Stalettì don Roberto visita le famiglie con la tradizionale benedizione delle case

Anche quest’anno, puntuale come sempre, don Roberto Corapi inizia nella Comunità di Stalettì, la visita nelle famiglie, con la tradizionale benedizione delle case, tradizione che ormai si sta perdendo in altri paesi. Subito dopo Pasqua, perché secondo don Corapi, la stessa acqua benedetta proprio la notte della Veglia Pasquale, deve entrare nelle case di tutta la comunità, per benedire ogni famiglia.” Oggi, ha affermato don Roberto, la famiglia è attaccata dal demonio, la mia visita è quella di Gesù, che porta pace ed è bello riunirci intorno al focolare domestico per pregare. Oggi si prega poco o niente, è questo il vero dramma della società. Bisogna continua ancora don Roberto, benedire, entrare nelle famiglie, perché con la visita del sacerdote è Cristo stesso che entra per portare tanta grazia e benedizione. Quello che don Roberto ogni anno fa, con le benedizioni delle case, sta ad indicare proprio la chiesa che esce, la chiesa che è vicina a tutti ed è misericordiosa verso tutti.” Un lavoro il suo pastorale, molto attento ai bisogni della gente. Don Roberto oltre a Stalettì, vuole scendere nelle periferie, nelle campagne, per incontrare tutti , e poi vuole entrare anche nelle famiglie di Caminia dove ogni estate celebra per i turisti e quelli della zona di Copanello, perché anche li bisogna avere attenzione e vicinanza, per non escludere nessuno in questo gregge a lui affidato, che  guida con gioia,  con entusiasmo e tanto amore, da sacerdote secondo il cuore di Dio.

                                                                                                                                               Gianni Romano

Dialogo con Le Breton – venerdì 8 aprile ore 9 Sala Tricolore della Prefettura

Cosa significa essere adolescenti oggi? E come si costruisce quell’identità che dovrebbe segnarci negli anni a venire? C’è chi, come David Le Breton, ha dedicato tutta la vita a studiare i riti di passaggio all’età più bella, la giovinezza, ed a mettere per iscritto gli innumerevoli studi sull’antropologia in senso lato: e delle sue ricerche, che lo hanno portato negli anni a redigere diversi libri (“L’Antropologia del dolore” è forse il suo testo più famoso) ed un dizionario dell’adolescenza e della giovinezza completo delle varie voci che le caratterizzano, lo stesso Le Breton discuterà a Catanzaro il prossimo venerdì 8 aprile, a partire dalle ore 9, in un incontro nella Sala Tricolore della Prefettura che vedrà la partecipazione di studenti e di rappresentanti istituzionali. Ad affiancare Le Breton, che è professore di sociologia all’Università di Strasburgo, nella sua disamina della fascia di età più delicata per la formazione identitaria della persona matura, sarà Pietro Grassi, che ha curato l’edizione italiana del dizionario tradotto dal francese. L’iniziativa, che porterà per la prima volta in Calabria l’antropologo di fama Le Breton, è sostenuta dal Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, dal CSV di Catanzaro e dall’Avis regionale. Si auspica che la stampa locale dia la giusta rilevanza all’evento.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Soverato dopo la vile aggressione ai vigili urbani la solidarietà del sindaco Alecci.

Dopo l’aggressione da parte di un venditore extracomunitario contro due componenti della polizia municipale,”colpevoli”solo di avere fatto il loro lavoro,nell’espletamento di mirati controlli nell’area mercatale in occasione della grande fiera di Galilea,si regista la piena solidarietà del sindaco Ernesto Alecci,”La presente per comunicare la vicinanza dell’Amministrazione comunale nei confronti dei due vigili urbani, sig.ri Muraca Nicola e La Rosa Raffaele, aggrediti da alcuni venditori ambulanti durante un consueto servizio di controllo.” La città di Soverato può contare al momento solamente su 4 vigili urbani ed un ausiliario del traffico. “Quest’ultimi ,continua il sindaco Alecci,garantiscono con grande sacrificio e spirito di abnegazione servizi ed attività che dovrebbero essere svolti da almeno il doppio del personale. “Purtroppo negli anni,continua Alecci, il numero dei vigili urbani è andato diminuendo a causa di incomprensibili scelte politiche a seguito delle quali gran parte del personale in servizio alla polizia locale è stato trasferito all’interno degli uffici comunali con  mansioni differenti. Si è passati così da circa 14 vigili urbani agli attuali quattro. “L’Amministrazione,continua Alecci, sta lavorando per trovare nuove soluzioni che presto dovrebbero consentire un potenziamento del servizio di polizia locale. “Quanto accaduto ai due vigili urbani è grave e mette in evidenza la necessità di concentrare più attenzione al presidio territoriale al fine di garantire maggiore sicurezza e rispetto della legalità. “A tale proposito è stato convocato un incontro presso palazzo di Città, assieme alle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia stradale, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia Locale) per coordinare un’immediata ed energica attività di prevenzione,conclude il sindaco Ernesto Alecci.”

                                                                                                                          Gianni Romano

Soverato – i fratelli della porta accanto”L’Opera Salesiana “Beato Michele Rua” di Soverato ospita sei profughi”.

I fratelli della porta accanto,i profughi,tanti,tantissimi,migliaia,con molti problemi,fuggono dalle guerre,fuggono dai loro paesi,fuggono da tutte le brutture di questo pianeta. Compiono traversate in barconi di fortuna,tanti sono quelli che non c’è la fanno,fuggono per la vita e invece trovano la morte,tra questi donne e bambini,ma una volta giunti sulla terraferma il problema non cambia sostanzialmente,qualche nazione ha deciso di chiudere le frontiere,altre invece hanno creato una sorta di cuscinetto,dove non si può andare ne avanti ne indietro,in mezzo a questo, la sofferenza e l’incertezza  sono  palpabili,ed in tutto questo la chiesa non poteva restare certo indifferente. Da alcuni giorni, aderendo alla  richiesta urgente della Prefettura di Catanzaro, l’Opera Salesiana di Soverato,  mediante la Caritas parrocchiale,  accoglie sei migranti di nazionalità nigeriana , sbarcati a Lampedusa e recuperati in mare da una nave della Marina Militare italiana. Si tratta di tre giovani madri con i rispettivi  figli di sette, due e un anno e mezzo,   che temporaneamente, hanno trovato rifugio e protezione nei locali dell’ex canonica,  in attesa dell’esame dell’istanza di riconoscimento della protezione internazionale da parte della Commissione Territoriale di Crotone. La permanenza in città delle mamme e dei bimbi, avrà termine non appena l’Ufficio immigrazione della Prefettura di Catanzaro avrà trovato per loro un’idonea sistemazione  in un centro di accoglienza della nostra provincia. Al diffondersi della notizia  dell’arrivo dei migranti, all’interno della comunità soveratese è  immediatamente scattata una vera e propria gara di solidarietà, che ha consentito di reperire in poche ore, indumenti, beni di prima necessità e quanto necessario ad offrire loro assistenza e conforto. L’Opera Salesiana di Soverato,  come auspicato da Papa Francesco, ha ritenuto di non poter rimanere  indifferente  al grido di aiuto e di disperazione di tanti fratelli provenienti da terre dilaniate dalla guerra, dalla fame  e che vivono il dramma dell’immigrazione come  unica speranza di salvezza.  Di fronte a questa tragedia epocale nessuno va lasciato solo .  E soprattutto,  la comunità cristiana non può rimanere impassibile e far venir meno il proprio impegno verso i più fragili e bisognosi.

                                                                                                                                  Gianni Romano

Soverato giustizia negata,nonostante le sentenze a favore ad oggi non sono ancora state eseguite,Fratelli Micò” una vera ingiustizia.

I fratelli Domenico e Rocco Micò decidono di rendere pubblico in un noto hotel cittadino,in un incontro moderato da Pietro Melia, e alla presenza del loro legale di fiducia,Massimo Alessandro Gualtieri,quello che per loro è un caso di giustizia negata o non applicata, nonostante sentenze  tutte favorevoli passate in giudicato,e li abbiano visti vincenti in tutte le varie fasi processuali . Tutto inizia quando i fratelli Micò,titolari  di una storica ricevitoria con annessi tabacchi e bar, aperto dal lontano 1950 e situato sul centralissimo corso Umberto,nel 1998 a seguito di problemi di natura economica vengono contattati da una persona che si dichiarava disponibile ad aiutarli sul piano finanziario, intervento utile per saldare le pendenze con istituti di credito,”un senso di bontà” dichiarano i Micò,ma questa persona  all’epoca chiedeva loro di preparare una cessione di azienda davanti ad un notaio del reggino,dicendo loro che avrebbero continuato di fatto a gestire l’attività lavorativa,”oggi dice uno dei fratelli Micò,capisco che persona era,difatti quando il credito con le banche non è stato onorato e iniziavano le vendite immobiliari dei nostri immobili,senza remora alcuna,continuava Micò,questa persona partecipava ,con un suo  tramite,all’asta giudiziaria aggiudicandosi l’appartamento della mia famiglia con mia madre costretta al rilascio dell’immobile,mentre lo storico locale passava di mano finendo di fatto nella piena disponibilità della persona che aveva deciso di aiutarli economicamente.”Inizia un lungo iter giudiziario per ottenere da parte dei Micò indietro il loro locale,visto che a fronte di un prestito di soli 80 milioni erano andati all’asta immobili e compendi per un totale di due miliardi di lire,arrivava la guardia di finanza e si nominava   da parte del tribunale ricorrente,un curatore amministrativo,iniziano le cause davanti al tribunale di Chiaravalle Centrale,in quella sede ,carte alla mano,si chiede la rescissione della cessione di azienda,anche la corte di appello del tribunale di Catanzaro ordina  la revoca, anche in merito alla restituzione dei soldi tutto questo portava il giudice dell’esecuzione,Orazio Ricca ad ordinare a tutti i soggetti coinvolti di rivulturare a favore degli istanti le concessioni e le licenze,tabacchi,bar,lotto e altro. “Si pone in essere si legge nel dispositivo,di  porre tutti gli atti opportuni e necessari al fine di dare compiuta esecuzione alla sentenza .191/09 in punto alla rescissione  del contratto di cessione di azienda e di restituzione di detta azienda ai Micò,e la restituzione sempre a loro favore di tutte le autorizzazioni amministrative,ordinando all’ufficiale giudiziario gli adempimenti  per il procedimento del caso.” Ma nonostante questa sentenza sia datata come quelle successive che hanno visto le tesi dei fratelli Micò vincenti su tutta la linea,ad oggi dopo 15 anni di cause,delusioni,aspettative disattese,non si riesce ad fare applicare un legge,forte,chiara e legittima,un sacrosanto diritto sancito dai tribunali in più sentenze,ridare ai Micò la loro storica attività lavorativa,cosa deve fare un cittadino per vedere esaudito un loro  intangibile diritto,sancito dai tribunali in più fasi?  Anche il funzionario dei Monopoli di stato inizialmente aveva dato il suo assenso alla voltura della rivendita necessaria per vendere i  beni del monopolio,tabacchi e altro,salvo poi,stranamente cambiare totalmente parere dopo soli quindici giorni,cosa è cambiato in solo due settimane,si chiedono i Micò? A giugno al tribunale di Catanzaro altra udienza, in quella sede i fratelli Micò confortati dal loro legale di fiducia Massimo  Alessandro Gualtieri,cercheranno ancora una volta di vedere ristorato le loro richieste.

                                                                                                                                 Gianni Romano

Gasperina installato il cannocchiale.

Un sogno realizzato,finalmente  è stato installato un cannocchiale panoramico sul piazzale antistante il Santuario Maria SS. di Termini che permetterà di ammirare tutto il golfo di Squillace.  Funziona a gettoni: € 0,50 per 150 secondi,Gasperina conosciuta come la terrazza sul mare jonio ha una vista impareggiabile,da questa terrazza con un colpo d’occhio si spazio da capo punta Stilo fino a Crotone passando per tre province,una posizione privilegiata quella di questa terrazza situata davanti al mare jonio del golfo di Squillace  e che, appare in tutta la sua millenaria bellezza,ed ora grazie all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gregorio Gallello,si potranno ammirare nei particolari anche i paesi,difatti questo potente cannocchiale di ultima generazione permetterà ai fruitori di spaziare nel blu,del mare jonio con i suoi paesi costieri.

                                                                                                                                                 Gianni Romano

Inaugurata la delegazione municipale di Soverato Superiore

I locali dell’ex mercato comunale diventano sede della delegazione municipale,un passo avanti per Soverato superiore che ha adesso un punto di riferimento per quanto riguarda i servizi al cittadino. Presente  l’amministrazione comunale con il sindaco Ernesto Alecci,e il parroco della chiesa matrice don Giorgio Pascolo che ha benedetto la struttura,auspicando che sia solo l’inizio di altre simili iniziative. Del resto come ha rimarcato il sindaco Ernesto Alecci già al suo primo insediamento era nata l’idea di realizzare questo punto comunale rivolto verso i cittadini residenti a Soverato superiore, “l’idea della delegazione municipale a Soverato Superiore era già in cantiere nella mia prima esperienza amministrativa parte con l’allora assessore Vittorio Sica – ha detto – che aveva spinto molto per realizzarla.  “Anche con la nuova amministrazione abbiamo sposato questo idea e – ha proseguito – siamo riusciti a realizzare questa sede che vedrà a turno gli amministratori presenti qui durante la settimana per accogliere le istanze dei cittadini ed ascoltare i problemi e, perché no, ricevere le critiche che ci saranno. Da aprile questa sede sarà operativa con tanto di orari affissi in bacheca per ricevere la popolazione. Questa sede avrà valore soprattutto per dimostrare vicinanza alla popolazione e perché da impegno preso in campagna elettorale era giusto dare dimostrazione di mantenerlo, al di là dei servizi che erogherà.” Ma non sono mancati ,vista la presenza della cittadinanza spunti sulla scuola di via Cardillo “i lavori sono ripresi,diceva Alecci,e si spera che entro l’estate possano finire,dando quelle risposte alla cittadinanza,”problemi di natura burocratica avevano fatto slittare il termine di consegna che doveva avvenire nel’inverno passato,ma si è discusso della tanto attesa navetta di collegamento tra Soverato e Soverato superiore,anche in questo caso la burocrazia ha messo di suo allungando i tempi,ma presto diceva Alecci anche questo utile servizio sarà attivo.

                                                                                                                                                Gianni Romano

Stalettì: Via Crucis nelle famiglie

Nella sua omelia il parroco di Stalettì don Roberto Corapi ha avuto parole di conforto e di vicinanza per le vittime a causa dell’attentato terroristico di Bruxelles,che ha causato 34 morti,la preghiera e la conversione queste le parole del Signore,mentre al centro dell’altare una grande croce in legno costruita per l’evento dai giovani del paese,sempre vicini a don Roberto Corapi e alla fede con le sue tradizioni. Si è svolta nella comunità di Stalettì, la Via Crucis Tradizionale nelle famiglie,coinvolgendo quest’anno una zona diversa del paese le “Logge”, voluta fortemente da don Roberto Corapi, per meditare insieme alle famiglie la via dolorosa in questi giorni di riti e di tradizioni. Tutto inizia in Parrocchia alle ore 21,00 dove   alla presenza di tanti giovani don Roberto ha iniziato con la prima stazione,  e ha sottolineato l’importanza di stare con Gesù sempre. Rivolgendosi alle famiglie ha gridato l’impegno che devono assumersi dinanzi a Gesù per essere sempre di più focolari d’amore. La via della Croce, è la via dell’amore e della gioia, ha ribadito don Roberto, essa è un movimento del cuore dell’uomo incontro a Cristo e ai fratelli. È un cammino di conversione, penitenza e gioia. Seguiamo Cristo, vi prego, percorriamo l’itinerario del dolore che sboccia con la Domenica della Risurrezione. Il centro storico era avvolto nella nebbia tutto questo rischiarato dalla luce delle fiaccole ha creato un effetto molto particolare e sentito. Le stazioni si sono svolte presso 12 famiglie scelte da Don Roberto e per concludere con la 14 stazione ha pensato di farla nel Convento di San Gregorio, proprio per esprimere sempre di più la comunione tra due realtà che devono portare  a Cristo. In questa sera, anche noi siamo stati con Gesù sulla Via Dolorosa, con le famiglie. Si è respirata davvero in questa zona di Stalettì, l’aria giusta di preghiera e di raccoglimento, per entrare poi nel Cenacolo il Giovedì Santo e assistere con i discepoli all’Ultima Cena e alla lavanda dei piedi, inizio di un Triduo che a Stalettì è diventato un appuntamento ricco di tanta fede e di tradizioni popolari.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Gasperina – 25 aprile 2016: 70° anniversario della liberazione-CONCORSO

Il Comune di Gasperina, in occasione del 70° anniversario della liberazione dal regime fascista e dall’occupazione delle truppe tedesche, con il patrocinio dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Comitato provinciale di Catanzaro e dell’ICSAIC (Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), indice un concorso interdisciplinare:“Attualità degli ideali della Resistenza:la libertà, la giustizia sociale, la democrazia”Regolamento del concorso che si propone di promuovere la creatività degli studenti e dei giovani nella diffusione degli ideali della Resistenza: la libertà, la giustizia sociale, la democrazia, attraverso una pluralità di linguaggi, da quello letterario, a quello artistico e a quello musicale.Il concorso è rivolto agli studenti di ogni ordine e grado (compresi gli universitari) residenti a Gasperina o frequentanti scuole presenti nel comune di Gasperina e a tutti i giovani sotto i trent’anni residenti a Gasperina (possono partecipare coloro che alla data del 27 marzo non abbiano compiuto trent’anni).Ogni partecipante (singolo oppure gruppi di max. 5 persone) potrà presentare una sua opera, scegliendo tra l’ambito letterario, artistico oppure musicale. Sono ammesse al concorso:) Elaborati scritti – massimo 10 fogli (formato A4) dattiloscritti. Componimenti poetici – massimo 3 fogli (formato A4) dattiloscritti. Opera di pittura: formato massimo 70 x100. Opera grafica: formato massimo 70 x100 e) Opera di scultura: formato massimo 50 x 50 x 50) Opera multimediale: massimo 1 cd-rom da 45 minuti che dovrà essere leggibile su un normale PC con i programmi del pacchetto Office di Windows 1998 e successivi, dovrà essere inoltre di facile consultazione; o DVD da 45 minuti max. Opera fotografica: massimo 15 fotografie, Video – massimo 45 minuti;i) Composizione musicale – massimo 15 minuti registrata su CD.La consegna dei materiali, inseriti in una busta chiusa o pacco sigillato, con la scritta “Attualità degli ideali della Resistenza: la libertà, la giustizia sociale, la democrazia”, dovrà pervenire improrogabilmente (non fa fede il timbro postale) entro le ore 12.00 di venerdì 27 marzo 2015 a: Comune di Gasperina – Via G. Spadea Pandolfi – 88060 GASPERINA (CZ)La premiazione degli elaborati vincenti avverrà venerdì 24 aprile 2015, in occasione di una pubblica iniziativa che si svolgerà nella sala consiliare del comune di Gasperina.Saranno premiati i primi tre classificati.Al primo classificato sarà consegnato un premio in denaro o buono libri dell’importo di € 200,00.Al secondo classificato sarà consegnato un premio in denaro o buono libri dell’importo di € 150,00.Al terzo classificato sarà consegnato un premio in denaro o buono libri dell’importo di € 100,00.Art. 7 – Restituzione e proprietà delle opere Gli elaborati inviati per il concorso non verranno restituite e saranno conservate nella sede della biblioteca comunale “Saverio Grande” di Gasperina.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

"La buona scuola": avviati i percorsi tra il CSV e gli studenti delle scuole superiori

Per dare seguito alla legge 107/2015 sulla “buona scuola”, l’Istituto “De Nobili” si è rivolto al Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro per pianificare un percorso che favorisca la crescita professionale e personale degli studenti, al fine di acquisire competenze trasversali che, anche attraverso stage presso varie realtà associative, possano essere spendibili nella ricerca di un’occupazione. Ed il primo incontro “conoscitivo” con il CSV, per le terze classi dell’Istituto, si è avuto martedì scorso alla presenza della dirigente Maria Bordino, che ha sottolineato come l’esperienza dell’alternanza scuola –lavoro – della durata di duecento ore – sia da cogliere al volo, specie per ragazzi che hanno scelto le “scienze umane” come indirizzo di studio. E’ spettato a Giulia Menniti, referente dell’Area Promozione del CSV, far addentrare i numerosi studenti delle terze classi – per giunta attenti ed abbastanza interessati – nel mondo del volontariato, senza dimenticare di approfondire le tematiche legate allo Stato Sociale ed alla cosiddetta “Welfare Community”. Ad affiancarla nell’appassionante compito, svolto con competenza e con le dovute sollecitazioni – al quale ha contribuito Luigi Cuomo, presidente del CSV, con un breve saluto – è intervenuta anche la consigliera del CSV, Caterina Iuliano, la quale, traendo spunto dalla propria esperienza di volontaria di lungo corso, ha fatto leva sulle enormi potenzialità che il volontariato serve a tirare fuori, proprio perché orientato al sostegno della persona ed alla valorizzazione dell’umano. Non è un caso, d’altronde, che senza il non quantificabile apporto dei volontari, l’Italia di certo si troverebbe ancor più in affanno: anche riguardo alla definizione di “Welfare State” – nata per eliminare le disuguaglianze sociali e per garantire servizi nel rispetto dei più elementari diritti –  il nostro Paese, ha chiarito la Menniti, non è al passo con i tempi, viste le accresciute condizioni di marginalità e di esclusione sociale che non possono essere risolte in via meramente assistenziale e materiale. I nuovi esclusi dalla società, i nuovi poveri, chiedono infatti risposte certe e non temporanee, atte solo a tamponare la situazione di inadeguatezza, di solitudine e di impoverimento nella quale si trovano ingabbiati: e proprio in quanto appartenenti alla comunità, i nuovi esclusi devono poter essere messi nella condizione di diventare parte attiva del percorso di cambiamento che li vede protagonisti. Ed ecco che per dare risposta ai più disparati bisogni, e per far da pungolo nei confronti delle istituzioni deputate a dare soluzioni, interviene il popolo dei volontari, vere e proprie sentinelle della società, al quale tutti, in modo libero e gratuito, possono aderire: il volontariato, infatti, è scuola di solidarietà perché intesse relazioni, forma cittadini responsabili ed attivi ed è luogo di partecipazione perché propone idee nell’interesse della collettività. Nei prossimi incontri con l’assessorato alle Politiche Sociali, il Consultorio familiare, il Sert e varie associazioni, in programma fino a maggio, gli studenti avranno così modo di avere una visione più dettagliata del vasto mondo sociale che ingloba un po’ le esigenze di tutti.

                                                                                              Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

1 12 13 14 15 16 84