Montauro – ha un nome e un cognome il Picasso di Calalunga,è un artista Brasiliano

Ha un nome e un cognome,il Picasso notturno di località Calalunga di Montauro,è un affermato e conosciuto artista brasiliano,Davi De Melo Santos,che con la sua arte sta abbellendo la località marina di Calalunga,dipingendo pietre e cassonetti per la RSU e sembrerebbe che, anche l’amministrazione comunale di Montauro sia intenzionata a commissionare un’opera che dia risalto al costruendo lungomare, vero biglietto da visita della nota cittadina turistica,e in un incontro tra l’artista Davi e il sindaco Pantaleone Procopio si sono gettate le basi per una proficua collaborazione artistica,Davi De Melo Santos inizia la sua storia con i graffiti nel 1998 a Belo Horizonte (Brasile), sua città natale. In questi anni ha realizzato lavori per grandi marche come Adidas, Green Peace, WWF, Fiat, Red Bull, entro grandi imprese. Ha lavorato come illustratore e designer per riviste di Belo Horizonte, creando copertine di cd, illustrazioni per libri e stampe per collezioni di alta moda, arrivando ad essere contrattato per la creazione di scenari per teatro, televisione e decorazioni di interni. Tra il 2009 ed il 2012 ha allestito le sue mostre: Personali a Catanzaro, Heidelberg (Germania) e Sao Paulo (Brasile), e Collettive a Bologna, Catanzaro, e Tivoli.Ha partecipato alla Biennale Internazionale di Street Art a Belo Horizonte 2008 e ad inizio 2013 ha realizzato alcune opere nella Biennale Internazionale di Graffiti Fine Art al Museo Brasileiro da Escultura di Sao Paulo in Brasile. In questi ultimi anni, a Catanzaro, ha lavorato insieme all’amministrazione comunale creando progetti di recupero per i ragazzi del carcere minorile ed al Centro  Polivalente di aggregazione giovanile della città. Ha allestito gli interni di una sala del Tribunale Minorile e di un’area della Biblioteca Comunale della città. Ha ceduto un’opera al Museo Diocesano di Catanzaro e sempre in città ha allestito una mostra personale all’interno del complesso del San Giovanni.  La scorsa estate ha dipinto due colonne al Parco Della Biodiversità , un dipinto monumentale di più di 20 metri d’altezza all’interno del progetto di recupero dell’area dello skate park . Al momento si occupa di grafica digitale e produzione di tele , possiede una piccola marca di street wear venduta in Brasile in negozi legati alla street art e partecipa al progetto di recupero della zona Aranceto con il Centro Catanzarese di Solidarietà.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – iniziato il percorso delle studentesse

E’ iniziato il viaggio didattico del gruppo di studentesse dell’UNISG. Grazie alla collaborazione della condotta di Slow Food Soverato-Versante Ionico,  il gruppo è potuto entrare in contatto con diversi esperti e produttori del territorio. Prima di spostarsi nella zona delle Serre il gruppo ha potuto visitare l’azienda Statti a Lamezia ed a Pizzo l’azienda Callipo, la produzione del tonno ed il nuovo progetto legato alla produzione del gelato. La prima parte del viaggio si è sviluppata nella zona delle Serre Calabresi. Il gruppo ha alloggiato a Torre di Ruggiero presso l’agriturismo Creta Rossa. Sono state visitate diverse realtà che rispecchiano il patrimonio culturale ed agroalimentare del territorio. Il gruppo si è svegliato presto al mattino per poter assistere alla lavorazione del pecorino e delle ricotte presso l’azienda Rotiroti, alla conclusione ha degustato la tipica colazione dei pastori, l’mpanata. Durante la giornata il gruppo si è spostato nella Lacina dove l’esperto apicultore Nazareno Circosta ha illustrato la produzione della pregiata melata di bosco. Per finire le studentesse hanno fatto una piacevole passeggiata per raggiungere i ruderi del castello della baronessa. Il Consorzio della Nocciola di Calabria ha accolto il gruppo con una cena composta da piatti dolci e salati tutti a base di nocciola.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

avviati presso la casa d’arte Visioni mediterranee di Montepaone i laboratori didattici per le scuole primarie

Una piacevole invasione di grembiulini azzurri ha colorato gli spazi della casa d’arte Visioni mediterranee di Montepaone, nella mattinata di venerdì 15 marzo. Un luogo certamente suggestivo per la sua splendida posizione panoramica, appena alle porte dell’antico borgo, che si sta proponendo da anni ormai, con le sue molteplici attività e iniziative, quale possibile modello di uno sviluppo sostenibile, fondato sui valori della cultura e della green economy. E che meriterebbe perciò, maggiore attenzione da parte delle istituzioni pubbliche.Con la visita delle classi II A e II B della scuola primaria di Montepaone Lido, quindi, sono stati avviati i laboratori didattici che intendono offrire una nuova e diversa possibilità di  interpretare ed esprimere la creatività dei bambini delle scuole primarie del comprensorio. I laboratori sono ideati e condotti dalla direttrice artistica Lara Caccia, esperta di didattica dell’arte e collaboratrice tra l’altro del museo MARCA di Catanzaro. Un approccio ludico e immediato, che porta i bambini ad interagire direttamente con le opere degli artisti contemporanei ospitati nella collezione permanente di Visioni mediterranee, attraverso i più diversi linguaggi di una pittura che a volte appare “difficile” agli occhi degli adulti, ma che si rivela invece capace di comunicare in maniera immediata con l’universo ancora libero dell’immaginazione dei più piccoli. Sono stati loro quindi i veri protagonisti del laboratorio di pittura, che li ha visti all’opera partecipi ed entusiasti nella libera interpretazione delle opere prescelte. L’artista catanzarese Mario Naccarato, la pittrice Elena Diaco Mayer, l’affermata artista umbra Ilaria Margutti e il giovane Giovanni Duro sono risultati alla fine i favoriti. Ed è ispirandosi ai loro quadri che i bambini della primaria di Montepaone Lido, sotto gli occhi attenti delle maestre che li hanno accompagnati e seguiti durante le attività, hanno realizzato le loro coloratissime opere, sperimentando così la possibilità di esprimersi in piccoli gruppi, in un’interazione vivace e creativa.Una mattinata di scuola decisamente diversa, che si spera possa diventare nelle prossime settimane una possibilità piacevole da sperimentare, per le diverse scuole del territorio.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

La Calabria e i legami con Cristoforo Colombo

Si è tenuta, presso l’aula magna dell’istituto Alberghiero di Soverato, la conferenza dal titolo: “I legami tra la Calabria e le vicende legate alla scoperta dell’America e a Cristoforo Colombo” organizzata dall’Università popolare della Terza età di Soverato. Sono intervenuti Francesco Grisafi e Maria Palazzo, rispettivamente presidente e componente della suddetta Università e Giuseppe Pisano, autore di uno studio riguardante le connessioni tra la Calabria e la scoperta del continente americano.
Ha aperto i lavori della conferenza il presidente Grisafi, il quale ha “confessato” di conoscere poco questo argomento ma allo stesso tempo di essere curioso d’ascoltare una storia sconosciuta ai più ma certamente di grande interesse per la Calabria e non solo.
Successivamente è intervenuta la professoressa Palazzo la quale ha sottolineato l’importanza di parlare di questo argomento importantissimo che non può che riempire d’orgoglio tutti i calabresi. “Stiamo parlando della scoperta dell’America che ha rappresentato, per l’umanità, l’evento più importante, nel cammino della storia, dopo la nascita di Cristo, e poter dire che la Calabria con i suoi uomini di mare e non solo ha recitato un ruolo significativo rispetto a a tutto ciò credo sia un fatto importantissimo- ha detto Palazzo-”. Inoltre, Palazzo ha espresso il suo auspicio affinché gli enti calabresi e in particolare la Regione Calabria si adoperino in merito per incentivare le ricerche archivistiche – finora condotte solo da Pisano e sempre a sue spese – che potrebbero dare nuovo lustro alla Calabria e ai calabresi.
Infine, molto atteso dal folto pubblico presente, è intervenuto il professore Giuseppe Pisano il quale ha spiegato ai presenti le connessioni che la Calabria ha avuto rispetto alla vicenda della scoperta dell’America. Pisano, dopo avere descritto le novità riguardo alla storia colombiana, ha ricostruito la biografia del marinaio calabrese Anton Calabrès che si trovava sulla “Pinta”, la caravella di Colombo, nel primo viaggio di scoperta. Successivamente Pisano ha parlato di un altro personaggio calabrese di nome Angelo Manetti, proveniente dal paese di Aiello, che partecipò ad uno dei viaggi, non escluso il primo di scoperta, di Cristoforo Colombo. Pisano ha voluto sottolineare l’importanza di questo personaggio in quanto risulterebbe che la sua famiglia, che nel ‘500 fu feudataria di Aiello, era molto legata ai Cybo, la famiglia di papa Innocenzo VIII, il papa cui, secondo uno studio effettuato di recente dal colombista Ruggero Marino, risulterebbe essere stato il vero artefice del viaggio di Cristoforo Colombo. Inoltre Pisano ha parlato di un probabile apporto dato da altri due grandi calabresi: il contemporaneo San Francesco da Paola e Gioachino da Fiore.
Infine Pisano ha messo in evidenza alcuni legami tra la Calabria e le famiglie Geraldini e Pinelli, le quali, secondo gli ultimi studi, avrebbero recitato un ruolo di primo piano riguardo al primo viaggio di Cristoforo Colombo.
Da registrare la presenza di numerosi personaggi che rappresentano il Gotha della cultura locale e calabrese tra cui il latinista Lorenzo Viscido e il direttore del periodico “La Radice” Vincenzo Squillacioti.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone: Iscrizioni a scuola on line, da lunedì attivo uno sportello al comune.

Partirà lunedì la rivoluzione che cambierà le modalità di iscrizione nelle classi iniziali di ogni ciclo di studi, per le altre tutto ciò avverrà in maniera automatica. Le domande dovranno essere inoltrate sono on line e dovranno pervenire alle segreterie scolastiche entro e non oltre il 28 febbraio. Un cambiamento che agevolerà le pratiche burocratiche ma che in tutta Italia è accompagnato da polemiche che mirano a sottolineare la difficoltà di quelle famiglie che non possiedono o non riescono ad utilizzare un personal computer. Da Montepaone arriva così una soluzione proposta dall’assessore Tina Montillo che ha predisposto un servizio comunale per superare i limiti delle nuove disposizioni. <<Da lunedì -spiega l’assessore- ovvero da quando si apriranno i termini per le iscrizioni on line, sarà attivo presso il nostro comune uno sportello che sarà a disposizione delle famiglie che hanno intenzione di iscrivere i bambini nelle scuole del paese e che non possono farlo via internet. Dopo aver verificato la disponibilità del personale in servizio al nostro comune, sempre sensibile alle iniziative in aiuto alle famiglie, attiveremo il servizio che permetterà di inoltrare attraverso il nostro comune le domande. Bisognerà fare riferimento all’ufficio socio scolastico e demografico dove la signora Ornella Siciliano il lunedì e il mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 sarà a disposizione per aiutare chi ha bisogno ad iscrivere il proprio figlio nelle nostre scuole. Il servizio sarà attivo fino al 28 febbraio.>> Si ricordano agli interessati che, secondo le disposizioni ministeriali sarà possibile presentare una sola domanda. Nel caso in cui le richieste dovessero superare il numero dei posti disponibili si procederà sulla base dei criteri di precedenza definiti dalle rispettive scuole e dai vari consigli di istituto.

[box type=”info”] articolo a cura di SABRINA AMOROSO tratto da Gazzetta del Sud [/box]

Montepaone – incontro con Cuteri, presentata la Guida alla Calabria Greca

In una fredda serata di dicembre, nella cornice accogliente e suggestiva della casa d’arte Visioni mediterranee a Montepaone, è stata presentata per la prima volta dalla sua uscita, la Guida alla Calabria greca dell’archeologo catanzarese Francesco Antonio Cuteri.
Ha introdotto e moderato l’incontro il prof. Massimo Iiritano, il quale ha esaltato la capacità del volume di essere uno stimolo alla “narrazione” dei miti e degli eroi che hanno attraversato la storia antica della nostra regione, in modo da rendere appassionante e suggestivo, per le giovani generazioni, la riscoperta e la valorizzazione del proprio passato e della propria identità. Un Magna Graecia che con questa operazione editoriale vuole uscire dal “cono d’ombra” in cui è stata relegate mostrare a tutti le grandi potenzialità di crescita che si celano ancora tra i ruderi delle più illustri città della storia greca. Cuteri ha voluto quindi ripercorrere gli itinerari più interessanti che sono emersi nello scrivere il suo lavoro, con particolare evidenza per i tanto percorsi omerici che si scoprono ambientati proprio tra le mura e nei sacri santuari di Sibari, Krimisa, Locri, Kroton, Terina.
La chiave di lettura del sacro, infatti, è risultata essere il punto focale attorno al quale è possibile ancora oggi evocare la grande suggestione della vita vissuta oltre 2.500 anni fa in questi luoghi.
Con uno stile leggero ma ben ponderato, infatti, l’esperto archeologo, protagonista dei più importanti rinvenimenti archeologici degli ultimi anni in Calabria, ha saputo tracciare un itinerario accattivante attraverso quella che era la vita, ora del tutto sepolta e dimenticata, che si respirava in quei siti. Storie di miti, riti, iniziazioni, scorci incantevoli di un paesaggio mistico e sacrale, che rendono finalmente interessante, soprattutto per i lettori più giovani e meno esperti, un’eredità storico-culturale altrimenti relegata all’aridità dell’erudizione e degli studi specialistici.
Non è mancato il riferimento allo straordinario ritrovamento recente di Monasterace, alla grande eredità di Paolo Orsi e alla costruzione del romanzo La collina del vento di Carmine Abate, di cui Cuteri è stato “consulente” per ciò che riguarda i dati storico-archeologici. Così come toccante e sentito è stato, da parte dei relatori, il ricordo della grande maestra di vita e di ricerca che è stata Emilia Zinzi.
[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Montepaone – bella manifestazione in onore di Gregorio di Siena

riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione Culturale “Ri…vivi…amo Montepaone”,
Con il Patrocinio di:
– Comune di Montepaone;
– Provincia di Catanzaro;
– Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace;
– Comune di Catanzaro, Assessorato alla Cultura;
– Biblioteca Comunale “Filippo de Nobili”, Catanzaro;

e con la Sponsorizzazione da parte  di:
-ANUTEL & BCC DI MONTEPAONE;

ha celebrato il bicentenario della nascita di un figlio illustre di questa terra: il sacerdote e letterato Gregorio Di Siena.
Nato a Montepaone il 25 novembre 1812 e deceduto a Napoli nel 1887, fu, in particolare, uno studioso di Dante.
Dopo aver compiuto gli studi in Calabria si trasferì a Napoli, dove visse il resto della vita dedito agli studi e all’insegnamento.
Convinto assertore della causa unitaria italiana, ne sposò gli ideali fino ad essere sospeso a divinis.
Fu amico del Settembrini, del Fornari e di altri liberali napoletani.
È autore di diversi studi intorno al poema di Dante (Commento sopra la Commedia di D., Inferno, Napoli 1867-70; Dissertazione sopra l’intelligenza di un passo di D. [If I 114-117], ibid. 1876; Intorno a due passi che nella Commedia possono involvere contraddizione [If IV 19-21 e XX 27-30], ibid. 1881; La meteorologia nella D.C. in ordine alla Storia, alla Teologia e alla Ragion poetica, ibid. 1883; Del concetto filosofico e dommatico che informa nella D.C. gli ordini della punizione e dell’espiazione etc., ibid. 1885; Note alla Commedia di D. esposta in prosa e spiegata da L. De Biase, ibid. 1886; Lettera a Michelangelo Gaetani di Sermoneta, in Carteggio pubblicato da G.L. Passerini, 79), alle opere di Alessandro Manzoni (Alessandro Manzoni e Il Cinque maggio : studii filologico critici – Napoli : Berardino Ciao Librajo-editore, 1882), nonché autore di componimenti di natura politico-religiosa, elogi funebri, biografie e altri scritti, molti dei quali inediti e conservati presso archivi privati.
In questa sua formulazione, il bicentenario della nascita di Gregorio Di Siena, ha avuto lo scopo di promuovere uno studio approfondito di questo importante letterato le cui preziose testimonianze potrebbero negli anni e come in parte già accaduto essere dimenticate.
Proprio per questo motivo, i temi scelti sono ruotati lungo un ideale itinerario che, oltre a rispettare i contenuti originari del pensiero del Di Siena, si coniugano con la storia locale e con quella più generale unitaria e letteraria italiana di cui le opere del Di Siena sono, insieme, testimonianza culturale e narrativa.
L’incontro culturale ha visto la partecipazione di esperti e studiosi che hanno relazionato sulla vita e le opere, edite e non, del Di Siena, rimarcando il rapporto familiare e culturale con il suo paese d’origine, le sue idee politiche, i suoi studi e l’alto valore culturale e letterario delle sue opere, e la presentazione, per l’occasione, di due manoscritti inediti e altri documenti conservati nell’archivio privato della famiglia Pyrrò.
L’incontro si è svolto presso il la Sala Convegni di palazzo “Cesare Pyrrò” nel Centro Storico di Montepaone.
L’Associazione attraverso il progetto di questa ricorrenza ha voluto creare e stimolare la capacità di percepire, conoscere, studiare e rivalutare il patrimonio storico-culturale montepaonese e le figure di alcuni illustri personaggi, ma anche di formare e sviluppare attraverso lo studio di quest’ultimi, una propria identità culturale locale, cercando di produrre, documentare e trasmettere cultura. Dopo il Convegno, i presenti, si sono avviati presso la casa di Cesare Di Siena, dove è stata scoperta la targa ricordo del bicentenario donata dall’Amministrazione Comunale di Montepaone. A Fine serata, poi, i presenti si sono intrattenuti in un “modesto aperitivo” offerto dall’Associazione e preparato dalle abili donne Montepaonesi. L’associazione ringrazia per la partecipazione:

– Il Sindaco di Montepaone Dott. Francesco Froio;
– L’Ass.re alla Provincia di Catanzaro, Dott. Massimo Rattà;
– Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro, Dott. Antonio Reppucci;
– La Direttrice della Biblioteca Comunale di Catanzaro, Dott.ssa Mariateresa Stranieri;
– Donna Raffaela Pyrrò, pronipote di Gregorio Di Siena, che ha permesso per l’occasione l’esposizione di alcuni documenti facenti parte dell’archivio privato di suo padre D. Luigi Giuseppe Pyrrò – Di Siena.
– Il Gruppo di Minoranza al Consiglio Comunale di Montepaone “L’Aquilone”.
– La BCC di Montepaone nella persona di Maria Concetta Umbrello.
– Il Consigliere Comunale al Comune di Petrizzi, Maria Giorla.
– I Sacerdoti: Don Pietro Pulitanò e Don Gregorio Rattà.
– Il Presidente dell’Associazione “Solidales”, Saverio Candelieri.
– “S.O.S. Consum” nella persona dell’ Avv. Francesco Iirillo.
– Il B&B “Visioni Mediterranee” nella persona di Massimo Iiritano.
– Il Comando dei Carabinieri di Soverato.
– Tutti i presenti.

Associazione Ri.vivi.amo Montepaone

 

[box type=”info”] la redazione[/box]

Montepaone – celebrazione del bicentenario della nascita di Gregorio di Siena

In data 24 Novembre alle ore 17.00 nei locali di palazzo cesare Pirrò a Montepaone centro,  l’Associazione RI. VIVI. AMO Montepaone presenta la celebrazione del bicentenario della nascita dell’illustre concittadino Gregorio di Siena dal titolo :

” L’uomo – il Sacerdote – il letterato “

[box type=”info”] la redazione[/box]

Montepaone – incontro con Giancarlo Carioti

Quando conobbi Giancarlo Carioti, nel 2008, attento amico del grande Pino Michienzi, lo definii,in un articolo un “architetto in pensione”, che conosce i fasti di una seconda giovinezza, ricominciando col teatro e la poesia. Con Pino infatti faceva Laboratorio, ed anche da attore. Poi, dopo il grande successo dello spettacolo, ci perdemmo un po’ di vista. Aveva allora 62 anni; me lo ritrovo, esterrefatto, oggi a 66 a parlarmi di un suo record personale, un vero Guinness dei Primati. Infatti, in 50 mesi, vale a dire dal luglio 2008 al settembre 2012, Giancarlo ha collezionato ben 10 premi internazionali e nazionali in materia letteraria. In primis lo hanno premiato i Napoletani dell’Istituto Italiano di Cultura, poi Interrete – Agenzia Letteraria della Tiscali – e l’Editrice Albatros, esattamente 6 volte nel Romanzo, di cui tre volte nello stesso (L’educazione sentimentale, Prospettiva Editrice), e poi nella Saggistica, nelle novelle, nella poesia e nel teatro. Inoltre gli amici di Napoli lo hanno insignito del ruolo di Scrittore benemerito (Maestro di letteratura) e gli hanno conferito un incarico universitario di Estetica presso la LIUPS (Università per Stranieri) di Napoli. Si aggiunga che Giancarlo Carioti ha scritto, sempre in questi 4 anni, 20 volumi e ne ha quasi pubblicati 15 con buoni editori di rango nazionale o mondiale, come Abelbooks, che lo vende tramite Apple e Nokia, anche in America. Insomma qualcosa di sconvolgente, per cui gli auguriamo un grande avvenire e siamo orgogliosi che un figlio della nostra terra, a più di 60 anni, abbia avuto il coraggio di ricominciare, diventando uno dei più conclamati intellettuali d’Italia.

Giancarlo come hai fatto in così breve tempo a conquistare simili successi?

Non so ci ho provato. Mi sono cimentato in alcuni concorsi e li ho vinti tutti.

 Perché sei il più bravo?

No ma sono tra i migliori!

Che sensazione fa, ricominciare a 60 anni?

Una sensazione esaltante, perché capisci che questa età è forse l’apice della vita, quella in cui fornire i contributi più esorbitanti;

 Ma non pensavi, o te lo eri ripromesso di riuscire?

No mai, non lo avrei mai detto. Ripeto ci ho solo provato, anche a diventare letterato e mi sono accorto di essere un buon professionista!

Ma cosa ti ha spinto a farlo? Voglio dire, a cimentarti?

L’aiuto grande, sotto il profilo psicologico che mi hanno dato certi amici importanti, come Pino Michienzi.

Ti manca molto?

Da morire. Pensa che ho desiderato di morire io al posto suo.

Ed ora che farai?

Credo che continuerò ad impegnarmi a vincere ancora!

Ed insegnerai all’Università?

Quanto tra breve.

Lasci la Calabria?

Non credo, voglio fondare qui una scuola di Arte Terapia, una terapia psichica attraverso l’Arte, per cui chiedo alla Regione di finanziarla. E’ un fine molto prestigioso, spero che gli Amministratori lo capiscano!

Te lo auguro!

Grazie.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Gasperina – postulazione diocesana per la beatificazione di don Francesco Antonio Caruso

L’apertura dell’anno pastorale di Catanzaro, è conciso con la chiusura della postulazione degli atti riguardanti don Francesco Antonio Caruso di Gasperina,e in molti hanno preso parte alla grande giornata di fede,nel duomo di Catanzaro,santa messa concelebrata da S.E. Mons. Vincenzo Bertolone e S.E. Mons. Antonio Cantisani,presenti molti parroci dell’intera diocesi,presente il sindaco di Gasperina Domenico Lomanni con l’amministrazione comunale unitamente a molti concittadini,giunti nel capoluogo con ogni mezzo per la giornata di festa,presente il parroco don Carmelo Fossella e il sindaco di Squillace Guido Rhodio,il postulatore diocesano don Roberto Corapi ha dall’altare, letto gli atti conclusivi riguardante la postulazione,ora tutto verrà sottoposto all’attenzione della Santa Sede,accanto all’altare una foto di Don Francesco Antonio Caruso e una bacheca contenente il cilicio e oggetti penitenziari,uomo di cultura e di fede don Caruso era molto austero. Una comunità in festa quella di Gasperina per la conclusione del processo diocesano della causa di canonizzazione del servo di Dio,don Francesco Antonio Caruso,su invito dell’arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone,è stato don Roberto Corapi parroco della chiesa matrice di Stalettì,il nuovo postulatore diocesano per la causa di beatificazione del servo di Dio,don Francesco Antonio Caruso,il parroco nato a Gasperina il 7 dicembre 1879 e ordinato sacerdote il 19 aprile del 1908,svolse il suo primo ministero come parroco di Sellia,poi dopo pochi anni fu nominato parroco della stella in Catanzaro e nella stessa città ricoprì anche l’ufficio di rettore e padre spirituale del seminario Arcivescovile e quello canonico penitenziere della Cattedrale,è stato anche fondatore della casa dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria per l’assistenza a ragazzi orfani,è deceduto a Gasperina il 18 ottobre 1951. Grande e immutato il ricordo a Gasperina,suo paese natio per don Francesco Antonio Caruso,nel lontano 1928 superando non poche difficoltà volle creare a Gasperina il terz’ordine Domenicano,formandone il primo nucleo ne affidò la direzione al Rev. Don Massimo Raspa e nominando priora Clementina Procopio,coadiuvato da Angela Papucci,erano molti i fedeli che volevano prendere parte all’ordine,ma don Francesco non era troppo facile nelle ammissioni,attendeva,selezionava,voleva che le associate fossero impegnate per davvero. Allo scopo don Roberto Corapi,come nuovo postulatore diocesano,ha dovuto raccogliere te stimonianze per accertare le virtù eroiche e la vita del servo di Dio,don Roberto Corapi in questi mesi ha collaborato con il tribunale ecclesiastico diocesano e in modo particolare con il promotore di giustizia padre Pasquale Pitari cappellano all’ospedale civile di Catanzaro,don Roberto Corapi in questi giorni ha già fatto visita ai nipoti di don Francesco Antonio Caruso,a Gasperina e Montepaone raccogliere testimonianze e la parola di Dio,un testimone prezioso nella causa è don Innocenzo Lombardo con il valido aiuto di don Carmelo Fossella primo postulatore della causa,alla fine della ricerca tutto il materiale raccolto da don Roberto Corapi verrà inviato alla commissione teologica che invierà il tutto al tribunale ecclesiastico per le opportune verifiche e successivamente si passerà alla ricerca di eventuali miracoli e la visione dei suoi scritti,editi ed inediti. Conclusa la fase diocesana con la relativa approvazione del tribunale ecclesiastico,il tutto verrà inviato a Roma alla congregazione per la causa dei Santi,e a questo proposito da don Roberto Corapi viene lanciato un invito ad intercedere presso Dio con la preghiera,una meditazione importante,su questo servo di Dio tanto si è scritto,due tesi scritte da Arabia e Lorenzo Dodaro da Catanzaro e un libro di S. E. Mons. Giuseppe Pullano “per Padre Caruso,la Santa Messa era l’atto saliente,più importante della sua giornata,era il sole che illuminava ed orientava la sua vita,era l’espansione del suo fervore che riboccava come da un vaso ricolmo di acqua,al getto di una sorgente pura .

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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