Montepaone – premiato a Roma,il poeta e scrittore Antonio Vecchio

Viva la soddisfazione in città per il premio letterario ricevuto a Roma da Antonio Vecchio residente a Montepaone,scrittore di liriche e poesie,un premio(attestato di merito e medaglia) al Concorso Letterario Nazionale “Scriviamo Insieme” patrocinato da “Roma Capitale” con la poesia “Solitudine senza tempo”; questa stessa, era giù stata precedentemente selezionata e segnalata nel concorso “In cerca d’autore” indetto da “Poeti e Poesie”. Altra sua lirica, “All’amica perduta”, è selezionata nel concorso “Storie di tutti i giorni” indetto dal “Caffè Letterario La luna e il Drago” ed immessa in antologia. Tratta dalla sua raccolta “I canti dell’anno”, viene scelta e pubblicata la poesia “Aprile” nella rivista curata da “La via dei poeti – Montparnasse Cafè”. Altre sue due liriche: “Sognando l’infinito” e “Nell’infinito”, sono state selezionate nel primo evento poetico letterario nazionale, nella giornata mondiale della poesia, intitolato al grande Poeta recanatese Giacomo Leopardi ed inserite nella relativa raccolta antologica. E’ in attesa di altri eventuali riconoscimenti legati a manifestazioni e concorsi vari Antonio Vecchio è nato e risiede a Montepaone (CZ). Già da piccolo, lungo il percorso scolastico, si scopre amante della letteratura e dell’arte in genere, prediligendo musica, narrativa e poesia. Inizia così a dilettarsi/cimentarsi in queste forme artistiche divenendone sempre più appassionato cultore e, per la poesia, si accosta soprattutto allo stile classico. Persona molto sensibile, possiede capacità introspettiva ed evocativa di sentimenti e tradizioni familiari/culturali in genere, elevando inoltre ad universali propri moti interiori e di pensiero. A fine 2008, esce in veste editoriale la sua prima silloge “Le dimensioni dello spirito” (Calabria Letteraria Editrice) riscuotendo buon apprezzamento. La sua poetica, ricca di espressioni autentiche e supportata dal desiderio di scandagliare e veicolare pensieri, emozioni e sentimenti, compenetra l’umanesimo in genere, offrendo anche notevoli spunti di verità in mezzo a tante finzioni, sempre con equa prudenza e spessore analitico nella selezione degli eventi e dei relativi aspetti. Altre sue raccolte sono già pronte per la fase editoriale. Ha partecipato ad alcuni eventi letterari, riscuotendo soddisfazione e riconoscimento con alcune sue liriche che hanno trovato spazio nelle relative antologie, risultando selezionate dalle giurie tra quelle più meritevoli.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Gasperina – i veri fatti del terremoto 1783

Presto i gasperinesi e non solo potranno conoscere in modo dettagliato come andarono i fatti relativamente alla storia del terremoto del 1783. Lo ha annunciato lo storico Giuseppe Pisano, nei giorni scorsi, al parroco don Carmelo Fossella in occasione di una delle “Passeggiate Notturne tra Montauro e Gasperina” che si stanno svolgendo tutti i sabati fino a metà luglio. Pisano è in possesso di un corposo numero di documenti inediti che erano conservati presso l’archivio privato Mirarchi di Isca. Lo studioso soveratese ci fa sapere che Gasperina a quel tempo era un centro molto popolato, difatti gli abitanti prima del terremoto risultavano essere 2391. Otto persone (2 uomini, 3 donne e 3 ragazzi) persero la vita “per le rovine” causate dal tremendo sisma. Le prime scosse del 5 e del 7 febbraio non fecero grossi danni alle abitazioni, solo la chiesa restò “notabilmente offesa”. La popolazione, dopo il terremoto del 28 marzo 1783, fu costretta a lasciare l’abitato e a vivere “in campagna, esposta alle intemperie in capanne di frasche” e solo pochi poterono costruire “baracche di tavole” per come recita una lettera del sindaco Gaetano Spadea indirizzata al Re rappresentato dal Vicario Generale Pignatelli datata 4 maggio 1783. Si registravano in Gasperina a quel tempo la chiesa Parrocchiale e la Cappella di San Giovanni; la chiese filiali di S. Caterina, S. Giuseppe e di S. Maria dei Termini. In una lettera datata 21 marzo 1783 a firma del curato vicario Giovanni Manno si attestava che in Gasperina vi erano ben 41 sacerdoti e 9 chierici. I prodotti principali del territorio erano: “grano bianco, granone, fave, fagioli, olio, seta e fronda”.Tante altre notizie in merito verranno date dal professore Giuseppe Pisano nel corso di un incontro che dovrebbe tenersi in Gasperina entro l’estate.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

PETRIZZI: CENTO ANNI DI STORIA IN UN LIBRO DI TOTO’ GIORLA

Eravamo diversi e, forse, anche migliori di oggi perché in quegli anni l’amicizia era sincera e a ciascuno di noi bastava un niente per essere felice: un bicchier di vino, una strimpellata di chitarra, una scampagnata appena fuori paese”.È la prima considerazione di Totò Giorla, autore del volume “Petrizzi, come eravamo”, pubblicato in questi giorni dalle Edizioni Ursini, che raccoglie più di 250 foto degli ultimi 90 anni. Il libro, tuttavia, non è un testo di soli ricordi; è soprattutto il risultato dell’amore filiale di Giorla nei confronti del paese che gli ha dato i natali, dal quale non si è mai allontanato, se non per motivi professionali.“Il motivo primario di questa pubblicazione – aggiunge l’autore – è stato quello di suscitare interesse intorno alle radici storiche d’un tempo andato e di trasmettere alle nuove generazioni quanto i nostri concittadini degli anni passati hanno saputo costruire all’interno di questo paese con quotidiana dedizione, nel segno di un’amicizia e di un dialogo a tutto campo”.E così, Totò Giorla attraverso una serie di foto raccolte nell’arco di un trentennio, ricorda personaggi illustri come il medico-colonnello Antonio Aracri, oculista della Casa Reale, il barone Diego Marincola, il dottor Luigi Tucci, medico di famiglia e poeta amato da tutti, il farmacista Achille Fera, uomo di grande abilità oratoria e di sincera passione politica, ma anche Colombino Giorla, don Francesco Ursino, stimato docente di italiano e latino, gli arcipreti don Domenico Sinopoli e don Bruno Samà, tanto per citarne alcuni. Giorla tuttavia non si limita a ricordare solo i concittadini più illustri, ma ripercorre la storia del paese citando altri “personaggi”, certamente meno noti al di là dei confini del territorio, ma molto cari ai petrizzesi. Tra questi: don Luigino Pirrò, i maestri Gianni Battaglia, Peppino Curcio, Pietro Giorla, Pietro Caristo, il barbiere Pepè Condò, e Nicola Santopolo. “L’autore – scrive Fulvio Castellani introducendo il volume – ha raccolto attorno a sé una ricca documentazione legata all’ambiente, alla storia, alle usanze, alle bellezze architettoniche, ai profumi di ginestra e di zagare, all’antica roccia di Petrizzi, al fiume Beltrame, alle spesse mura che circondavano il borgo, alle due porte che immettevano al paese (dopo l’alluvione del 1962 è rimasta soltanto la porta ‘e jusu), alle grandi opere granitiche che marchiano di sé molti angoli dell’antico borgo, alle fontane, al territorio montano costiero che dal Golfo di Squillace sale alle Serre, alle famiglie che hanno dato lustro al territorio e a quanti hanno vivacizzato, con la loro presenza attiva, tradizioni e pagine di un grande diario d’amore per la propria terra d’origine, dando alla stessa notorietà e lustro. Un libro, insomma, – pubblicato in elegante veste grafica da un altro attuale illustre “petrizzotu”, l’editore Vincenzo Ursini – che è un archivio a viso aperto e che certamente costituirà motivo di ulteriore orgoglio per la comunità. È un mosaico di piccole grandi realtà, di microstorie e di sfumature policrome che vanno ben oltre lo spazio temporale e che si proiettano a richiamare a sé, magari con il gruppo in gola, quanti vi si ritrovano e si rivedono com’erano in anni ormai archiviati e quanti, di rimando, cercano in quelle immagini ciò che erano i “petrizzoti” allorquando il progresso sfrenato di ora viveva soltanto nell’immaginario collettivo.

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Montepaone – museo civiltà contadina e antichi mestieri a cura dell'associazione “Ri…vivi…amo Montepaone.

Continuano le iniziative dell’associazione culturale” Ri…vivi…amo Montepaone, “una associazione che grazie alle sue continue iniziative tiene vivi gli usi,costumi e ricordi della storia,impedendo che si possa dimentica del bello che esiste nei borghi antichi come il centro storico di Montepaone,e proseguendo nell’attuazione della propria programmazione, intende allestire una mostra museo di oggetti che testimoniano la civiltà contadina e vecchi mestieri,allo scopo il comune di Montepaone vista la richiesta dell’associazione con cui  ha chiesto l’autorizzazione all’utilizzo di alcune sale di Palazzo Cesare Pirrò,possibilmente i locali in uso alla parrocchia, posti al piano terra  si chiede inoltre l’autorizzazione all’utilizzo del campo sportivo sito in località “Ciaramidìo”, dal 20 luglio al 20 agosto2013  in quanto intende organizzare un torneo di calcetto, (II memorial). Il comune di Montepaone autorizzava l’associazione  che grazie alle sue continue manifestazioni stanno portando nel centro storico,significative presenze. L’Associazione Culturale “Ri Vivi Amo Montepaone” nasce nella primavera del 2011 e si costituisce nel mese di Ottobre dello stesso anno.L’organismo è apartitico e accoglie tutti i cittadini desiderosi di difendere e di affermare la loro identità e le loro radici; e  che condividono  l’ interesse di  valorizzare e promuovere il patrimonio culturale.Il Presidente, Marianna  Migliano, insieme  al Direttivo e ai soci tutti, si prodiga nella promozione di attività, manifestazioni ed eventi che mettono in risalto saperi e  luoghi di interesse del centro storico, offrendo anche spazi di impegno, di confronto e di aggregazione fra i cittadini intenzionati al recupero della vita sociale e culturale del paese.L’innovazione principale di questo organismo culturale è  la ricerca e l’analisi delle risorse del territorio, mettendone in luce i valori dal punto di vista culturale, storico, naturalistico – ambientale, artigianale e delle tradizioni, per  sensibilizzare e contribuire a formare, sia nel pubblico che nel privato, comportamenti nuovi capaci di sfruttare al meglio le risorse locali. Le numerose iniziative svolte finora sono la testimonianza dell’ impegno profuso dai soci e la verifica degli  obiettivi programmati. L’Associazione vuole essere, inoltre, un punto di riferimento per quei numerosi concittadini che abbiano delle idee o dei progetti  finalizzati a produrre e trasmettere cultura; consapevoli che questo paese vanta personalità impegnate nell’arte, nella poesia, nella musica e altro.

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nelle librerie “l’Italia che (non) va”scritto dal colonnello Salvatore Grenci

È uscito a cura della Falco editore,il libro “l’Italia che (non)va,scritto dal colonnello Salvatore Grenci,originario di Guardavalle ,ma residente da anni a Torino,dove opera come giudice di pace,un punto di vista alquanto privilegiato il suo che raccoglie in questo libro fatti,misfatti,luoghi di malaffare,mafia corruzione e tanta,ma tanta malapolitica,come ribadisce più volte Grenci nel suo libro,nonostante anni di malaffare niente è cambiato e se possibile anzi è peggiorato,scandali che esplodono giornalmente e che rischiano di assuefare il cittadino dai continui intrecci,mafia,stato,politica,ma invece come tende a dimostrare Grenci la attenzione deve necessariamente restare alta,anzi come dice lui possibilmente parlare a voce alta e farsi sentire quando è il caso. Ma in questo corposo libro Salvatore Grenci ne ha per tutti,cittadini toccati nei suoi capitali,anni di bugie sui conti della penisola,con i rimedi alquanto maldestri del governo italiano,per passare poi alle auto blu,alle scorte,alla P3 e alla P4,ai falsi poveri e ai falsi invalidi,cè poco da stare allegri leggendo questo libro,ma lo scopo di Salvatore Grenci è quello di fare aprire gli occhi e la mente al lettore di turno,Grenci tocca molte tipologie di malaffare,dai rifiuti,alle regioni ,alla tanto bistrattata sanità,un autentico colabrodo,i processi con ritardi endemici,ma ancora magistrati infedeli e magistratura ordinaria. Ma Grenci dice anche che non tutto è contaminato dal malaffare,non si può certo fare di tutta l’erba un fascio,ma Grenci ribadisce anche che l’Italia in tutte le classifiche europee e mondiali occupa i primi posti per negatività e gli ultimi per le (poche)posività,questo sicuramente è un dato di cui non andare fieri,ma Grenci non si vuole ergere a paladino con ricette miracolose,lui dall’alto della sua posizione essendo un colonnello ha un punto di vista privilegiato sul paese sempre più preso dall’imbarbarimento,parte forte il libro citando addirittura il Quirinale,una serie impressionanti di numeri e cifre,considerando che di norma il bilancio del Quirinale è segreto per prassi consolidata mentre alla casa bianca, il bilancio si legge tranquillamente dal salotto di casa su internet. Grenci poi si addentra in iter amministrativi e legislativi  con molti tentativi di riforme citati con dovizia di particolari,passando poi per la composizione dei governi,con formazioni,schieramenti e solite promesse da marinaio. Tagli alle spese inutili ma che inutili non sono, spese sociali,pensionati ,sanità,come colpire l’anello debole del sistema,una ricerca specifica sulle spese folli per il post terremoto da cui emerge che si spendono non si sa come 123 milioni di euro,ma Grenci non poteva non parlare di crisi economica tutt’altro che risolta,anzi come dice lui non è assolutamente alle nostre spalle e i timidi segnali di ripresa si vedono all’orizzonte. Un libro forte che appassiona e che conta ben 608 pagine,questa è L’Italia che (non)va,come dice Salvatore Grenci,l’importante è saperlo,conoscere,alzare la testa e la voce quando necessario.

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Montepaone – festa di fine anno al comprensivo

Una bella giornata di sole ha fatto da degna cornice alla riuscita festa dell’istituto comprensivo”don Mario Squillace”di Montepaone ,presente il dirigente scolastico Giovanna Esposito Vivino,l’amministrazione comunale di Montepaone e i docenti tante le presenze dei genitori che hanno riempito il cortile del comprensivo per assistere alla recita in cui hanno preso parte gli alunni che frequentano questa grande scuola,gli alunni di Montepaone lido,Montepaone centro storico e quelli di Gasperina hanno dato vita ad una mattinata ricca di musica e colori,premiando così il buon lavoro svolto dai loro docenti,in chiusura il discorso di ringraziamento da parte del  dirigente scolastico Vivino che ha avuto parole di elogio per tutti per l’ottimo lavoro svolto nel corso dell’anno scolastico.

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Montauro – passeggiate notturne

Si ripropongono le passeggiate  notturne tra Gasperina e Montauro,sulla rotta dei cavalieri Templari,ad organizzare il tutto come sempre Giuseppe Pisano affermato storico che nelle precedenti edizioni ha avuto un riscontro notevole per il numero elevati di partecipanti,ora questa interessante iniziativa si ripropone,del resto il fascino e la storia di Gasperina e di Montauro è nota a tutti,in modo particolare sarà ancora una volta Montauro centro storico interessato a questa visita,segni di storia riconducibili ai templari sono presenti a Montauro un pò dovunque. In prossimità della stagione estiva riprendono anche le visite guidate per conoscere i paesaggi e la storia del nostro territorio. Il “Legend wine bar” e il “Legend beach” di Soverato intendono infatti realizzare, sulla scia della buona riuscita dello scorso anno, una serie di passeggiate lungo un percorso (circa 6 km) ricco di storia, di testimonianze del passato e di leggende affascinanti tra panorami che guardano sul Golfo di Squillace.Il primo appuntamento è previsto per il prossimo 29 giugno. Un’affascinante passeggiata per salutare l’arrivo dell’estate con partenza in autobus alle ore 21.20 da Soverato in Piazza Matteotti con arrivo a Montauro per poi iniziare la passeggiata. E’ possibile inoltre unirsi al gruppo dei partecipanti raggiungendo Montauro anche con mezzi propri, per poi scoprire anche i misteri templari. Ad accompagnare per tutto il percorso i visitatori, ci sarà il prof. Giuseppe Pisano, che descriverà i siti visitati con le ricerche da lui effettuate.

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Montepaone – solenne processione del Corpus Domini

Celebrato con una solenne processione il Corpus Domini,la processione si è svolta lungo le principali vie della città di Montepaone lido,presente il parroco della chiesa matrice di San Giovanni Battista,don Bernardo Marascio,il sindaco Franco Froio,il corpo dei vigili urbani e i carabinieri della compagnia di Soverato,molto partecipata come sempre avviene in occasioni come queste,di fedeli e di gruppi di preghiera.La solennità del Corpus Domini (espressione latina che significa Corpo del Signore), più propriamente chiamata solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. In Italia si celebra la seconda domenica dopo quella di Pentecoste, mentre nel resto del mondo si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica .Il papa Urbano IV, con la bolla Transiturus de hoc mundo dell’11 agosto 1264, estese la solennità a tutta la Chiesa. L’anno precedente si era anche verificato un evento prodigioso presso Bolsena. La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività.

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Soverato -Il Liceo dei Salesiani vincitore al “Certamen Nazionale di Poesia Greca”

Il “Filottete” di Sofocle. È questa l’opera greca scelta per la seconda edizione del Certamen Nazionale di Poesia Greca indetto dal Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria. La prova, di durata cinque ore, si è svolta il 19 aprile 2013 nell’Aula magna del liceo reggino e ha visto competere tra loro oltre cinquanta studenti provenienti da diversi licei classici sul territorio nazionale. Il Certamen è riservato agli studenti delle ultime due classi di tutti i licei classici italiani ed l’unico concorso nel territorio nazionale di poesia greca. Il liceo Classico dell’Istituto Salesiano di Soverato ha partecipato con tre studenti della classe II.  Il programma del Certamen di quest’anno ha visto come primo momento l’accoglienza della scuola ospitante il pomeriggio del 18 aprile. Un nutrito gruppo di ragazzi, studiosi e curiosi ha poi assistito ad un incontro dal titolo “Filottete e Pitagora di Reggio”, tenuto dal prof. Daniele Castrizio, dell’Università degli Studi di Messina. Il giorno successivo, a partire dalle 9.00, si è svolta la prova. Venti versi tratti dal prologo del “Filottete”, che gli studenti hanno dovuto tradurre e commentare in maniera personale e del tutto originale. Il programma del Certamen ha visto poi il momento della consegna degli attestati. La Commissione giudicatrice, composta da docenti e ricercatori universitari, ha dato il suo responso e la mattina del 29 aprile, al termine di una lectio magistralis su “Filottete ed Efesto”, tenuta dalla prof.ssa Cannatà dell’Università di Messina e Presidente della commissione giudicatrice – sono state consegnate le borse di studio ai primi tre classificati. Tra i vincitori, Roberto Falbo, della classe II A, che è stato seguito dalla prof.ssa Chiara Froio. Soddisfazione per l’ottimo risultato è stata espressa dal Direttore dei Salesiani don Gino Martucci e dal Preside Saverio Candelieri, sempre più attenti ad una scuola aperta ad innovative esperienze didattiche e che con questo ulteriore successo sigillano un anno scolastico che ha visto gli studenti destinatari e protagonisti di esaltanti progetti educativi. Lo studente Falbo avrà inoltre l’opportunità di partecipare dal 28 al 31 maggio 2013 alla seconda edizione delle Olimpiadi Classiche, il più importante concorso nazionale di lingua e cultura classica, che quest’anno si svolgerà a Napoli.

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Montepaone – a Torino, un pezzo di paese con la mostra del maestro Antonio Raspa

Continua con successo,il percorso artistico del pittore Antonio Raspa meglio conosciuto come Tony l’artista,nativo di Gasperina e residente a Montepaone lido, da tempo trasferitosi per impegni professionali a Torino. Tony l’artista in questi lunghi anni ci ha abituato alle sue mostre di pittore,con oli su tela,su tavola e altre superfici,mostre a Londra,Parigi,nei paesi latini e oltre oceano. Grande l’eco del successo ancora una volta, per Raspa,la Strehiler international agency di Montecarlo,ad organizzare come sempre, la mostra del maestro Antonio Raspa alla the new gallery of art contemporary situata in 450 west sixth street a Los Angeles,la mostra è stata curata dal famoso critico d’arte Salvatore Sentina unitamente al noto gallerista italo americano Renè Strumia,già direttore della famosa galleria d’arte “black hills”di Atlanta. All’inaugurazione la presenza  prestigiosa del console Frank Lodato,le opere esposte sono state come sempre un centinaio,tra olio su tela,acquerelli,matite,sanguigni,olio su tavola,e ancora una volta il maestro Antonio Raspa stupisce per la capacità di raccontare attraverso le sue opere una Calabria antica,fatta di colori solari che ricordano i nostri avi,la sua è una tecnica unica,spazia dall’acquerello,alle più svariate tecniche pittoriche,dallo spatolato ai ritratti,agli spaccati di antiche centri calabresi,senza età,fermi ed aerei,come sospesi e in atavica attesa,Raspa riesce a catturare la attenzione del visitatore nelle sue tante mostre effettuate in giro per il mondo,la sua ultima sua mostra si è tenuta proprio in una famosa galleria d’arte sotto la mole Antonelliana,a cui ha preso parte un suo grande amico,il campione della Juventus e della nazionale cilena,Arturo Erasmo Vidal Pardo Santiago del Cile centrocampista della Juventus e della Nazionale cilena.

[box type=”info”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

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