scappa dal circo un Lama,ritrovato sulla statale 106 jonica

Un divertente fuori programma nel tardo pomeriggio a Montepaone lido,un Lama del supercirco  Embell Riva presente in città per una serie di spettacoli,approfittando del cancello aperto del suo recinto,ha pensato bene di approfittare della presenza sulla costa jonica e di fare quattro passi per vedere il tanto decantato panorama,un attimo,solo un attimo, e al Lama,non sembrava credere ai propri occhi,il cancello aperto e lui libero, l’animale si metteva a correre verso la periferia e da qui verso la statale 106 jonica inseguito dagli inserviente del circo,mentre numerose le persone che assistevano al divertito fuoriprogramma,tifavano per il Lama che anche se per poco, aveva riacquistato la sua libertà. La lunga corsa terminava poco dopo preso la piazzola del distributore carburanti ESSO sulla statale 106 jonica,dove agli automobilisti in coda per effettuare il rifornimento non sembrava vero di assistere gratis ad uno spettacolo fuoriprogramma,gli inserviente riuscivano poco dopo  a catturare l’animale e riportando nel suo recinto ma quello che tornava in gabbia era adesso un Lama felice, anche se per poco tempo aveva visitato uno dei posti più belli della Calabria,come il golfo di Squillace.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

L’associazione internazionale AIFO incontra l’associazione AMA Calabria presso il Centro Diurno di Montepaone lido

La solidarietà ha fatto visita al Centro Diurno del centro di salute mentale di Montepaone lido, la missionaria  Coordinatrice dell’Associazione internazionale AIFO   dr.ssa Rosamma  Antony Thottukadavil. L’AIFO è un’organizzazione non governativa fondata nel 1961, ispirata dal  messaggio d’amore e di giustizia di Raul Follereau  con l’obbiettivo di impegnarsi  per l’educazione globale,  per i  diritti degli ultimi e per combattere la povertà nel mondo. “La presenza nella nostra struttura del Centro di Salute Mentale,queste le parole di Rosa Conca presidente AMA, della dr.ssa Rosamma è stata  coinvolgente ed emozionante, lusingati da una visita inaspettata  rivolta all’ Associazione AMA Calabria  che da 10 anni, con la sua attività quotidiana ,si è assunta l’onere di contribuire con le proprie  risorse economiche a sostenere il Centro diurno di riabilitazione psicosociale,divenendo pertanto punto di riferimento del comprensorio. “E’ stata una testimonianza di solidarietà,continua Rosa Conca, sia per i giovani ospiti del centro diurno che per l’Associazione AMA Calabria a cui ha riconosciuto il faticoso percorso di volontariato in un contesto regionale difficile.“Sono stati tanti i messaggi della testimone di solidarietà,  continua Rosa Conca,forti nel contenuto e nelle espressioni, in particolare si è soffermata nel  principio condiviso che  ad ogni persona va restituita la sua dignità e che si debba porre al centro di ogni percorso di recupero la persona cui è rivolta l’azione,inoltre ha avuto parole  di apprezzamento per l’attività svolta dall’associazione  AMA a cui ha riconosciuto l’importanza e le finalità perseguite. “E’ stato un incontro che,conclude Rosa Conca presidente di AMA, ci ha ricaricato e stimolato a  continuare per mantenere sempre alto il nostro impegno,sia pure nel nostro contesto e con  la gestione di azioni  progettuali mirate alla disabilità mentale.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

al piccolo teatro d’arte in scena”il partito dei mangia mangia”.

Continuano, con grande successo di presenze,le manifestazioni al piccolo teatro d’arte di Montepaone lido,in scena la commedia”il partito dei mangia mangia”scritto da Rocco Chinnici presente in sala ,la compagnia teatrale davolese ha fatto divertire il folto pubblico con una commedia in due atti che ha visto mettere sul palco un tema quanto mai sentito,la politica intesa come elezioni in un piccolo centro,nasceranno una serie di inconvenienti che coinvolgeranno tutti  gli esponenti del candidato a sindaco,ma anche il parroco e altri attori,le promesse elettorali,le bugie e le mezze verità proprie della politica vengono fuori sapientemente raccontate,il tutto per uno spettacolo che riesce a coinvolgere i presenti,anche grazie alla sapiente la regia di Antonietta Procopio che ha colto l’occasione per ringraziare il presidente del piccolo teatro d’arte,Edoardo Servello e il numeroso pubblico che ha assistito alla due giorni. La Compagnia teatrale davolese è composta da 10 membri, 9 attori (Mariarita Arena, Maria Mirarchi Luca Pittelli, Salvatore Pittelli, Francesco Procopio, Mariantonia Procopio, Salvatore Procopio, Rosalba Ranieri, Adriana Zangari)  che si destreggiano sul palcoscenico per interpretare i personaggi di commedie brillanti dietro la regia di Antonietta Procopio. La compagnia nasce come gruppo spontaneo di attori non professionisti circa 11 anni fa, quando si impegna a portare in scena un’opera di Leonida Repaci, “Puru i pulici hannu a tussi”, l’anno seguente, dopo il successo riscosso,  presenta la commedia brillante “ Si capitassi a tia” dello scrittore siciliano Nino di Maria. Da allora ha  portato in scena  una commedia ogni anno, fino a quando la scoperta delle opere del Maestro Rocco Chinnici e l’incontro con il Maestro fa nascere un sodalizio inatteso fino al 2011, anno in cui la Compagnia ha  presentato la commedia brillante “Amara a cu capita”, poi  , l’anno seguente, “Marito impotente..comare fetente” .  L’ultimo lavoro, “Il partito dei mangia mangia” , presentato a Davoli borgo il 17 Agosto 2013, ha riscosso molto successo,  e, se richiesto, a tutt’oggi la compagnia è lieta di riproporlo. La specialità della compagnia è il genere di commedia brillante, quello che il nutrito stuolo di spettatori attendono ogni estate nella piazza di Davoli borgo, appuntamento fisso e attesissimo visto il numero elevato di presenze.

[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

I maratoneti Pino e Stefano Sestito sugli scudi a Barletta

Continuano a mietere successi Pino Sestito e Stefano Sestito,rispettivamente padre e figlio di Soverato,ancora una volta in alto i colori della Calabria,questa volta di scena a Barletta nella gara intitolata all’indimenticabile Pietro Mennea. Domenica 23 Febbraio si è svolta la 1° edizione della mezza maratona di Barletta, gara podistica sulla distanza di 21 km, con partenza e arrivo allo stadio Puttilli, sulla pista dedicata all’indimenticabile Pietro Mennea. Tra i 1500 atleti che hanno preso parte alla competizione pugliese segnaliamo la presenza dell’atleta soveratese Stefano Sestito, classe ’93, tesserato per la Violetta Club, arrivato 12° assoluto e 1° della sua categoria (20-23 anni) percorrendo i 21 km in 1:15’02. 49° piazza per il 57enne Pino Sestito, padre di Stefano, 2° di categoria, con il rispettabile tempo di 1:21’06.38° posizione, nella classifica femminile, per la montepaonese Lucia Napoli che ha concluso la gara in 1:46’06. Grande soddisfazione per i nostri atleti di casa, che li vedremo partire il prossimo 6 Aprile ai campionati italiani di Maratona a Milano!

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

Risoluzione contratto casa accoglienza profughi cooperativa Chirone

Il comune di Torre di Ruggiero,aveva dopo regolare contratto affidato in gestione una struttura comunale situata in via del principe,adibita a struttura accoglienza profughi della cooperativa “Chirone”,ma una serie di inadempienza comprese quelle legate al pagamento del canone hanno fatto sì che il comune di Torre di Ruggiero procedesse a revoca. Ma non solo,sono stati effettuati sopralluoghi tecnici da parte della Regione Calabria Dipartimento 10 Settore Politiche Sociali di Catanzaro ,con cui è stato accertato che la struttura è risultata non conforme alla normativa vigente in materia, come si evince dal verbale trasmesso con nota 251/2014,depositato agli atti di questo Comune,sulla scorta di questo  la Prefettura di Catanzaro in riferimento all’ispezione espletata con i rappresentanti della Questura di Catanzaro e della Compagnia dei Carabinieri di Soverato, ed di un’ulteriore ispezione effettuata , comunica di aver avviato il procedimento finalizzato alla risoluzione della convenzione stipulata con la Cooperativa Social “CHIRONE” . La Prefettura di Catanzaro ,comunicava la risoluzione contrattuale con la Cooperativa Sociale “CHIRONE”,mentre il responsabile dell’ufficio di ragioneria del Comune di Torre di Ruggiero ,ha certificato che la Cooperativa Sociale “CHIRONE” al 31/12/2013 è morosa del pagamento del canone di € 4.495,00,ma non solo questo a seguito di ulteriori controlli pervenuti al Comune verbali di ispezione igienico-Sanitario dal quale si evince che la struttura in oggetto ” non possiede i requisiti minimi strutturali tali da renderla idonea per lo scopo,e  che l’art. 13 del predetto contratto vigente tra le parti contiene clausola risolutiva e revoca della concessione , previa diffida , per le cause tassativamente in esso indicate;e  più precisamente , le opere all’interno della struttura , secondo quanto accertato dall’Ufficio Tecnico Comunale sarebbero state eseguite in modo difforme rispetto al progetto;considerato che attualmente la struttura è completamente chiusa e non funzionante e priva di ospiti a causa del comportamento contro legem della Cooperativa Sociale“CHIRONE”;e che attualmente non vi sono lavoratori dipendenti;e che la Procura della Repubblica di Catanzaro, ha acquisito tutta la documentazione relativa alla Cooperativa CHIRONE;considerando che attualmente la struttura è priva di concessioni autorizzative. Il comune di Torre di Ruggiero,notifica preventivamente attraverso specifico atto di diffida alla Cooperativa Sociale “CHIRONE” la volontà del Comune di ricorrere alla clausola espressa ex art. 1456 del codice civile quivi contenuta , diffidando contestualmente la stessa a restituire al Comune l’immobile di proprietà comunale libero di persone o cose entro e non oltre giorni 15.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

trascorsi sei anni dall’omicidio di Vincenzo Bonifacio,ancora nessun indennizzo alla famiglia

Con oggi,sono trascorsi sei lunghi anni dal brutale omicidio della guardia giurata Vincenzo Bonifacio il cui corpo venne poi rinvenuto bruciato insieme alla sua autovettura di servizio,ma ad oggi nonostante siano passati sei anni,alla famiglia Bonifacio,la vedova e i tre figli maschi non viene riconosciuto nessun indennizzo e nessuna pensione,eppure Bonifacio era stato prelevato a forza e poi ucciso durante il solito lavoro di vigilante,uscito la mattina era andato come di consueto a ritirare gli incassi dei supermercati per conferirli al caveau dell’istituto di vigilanza,tutti i giorni,ma non quello,Vincenzo Bonifacio non fece più ritorno,da allora un continuo braccio di ferro tra la famiglia Bonifacio e il tribunale di Catanzaro,mentre sia L’INPS che L’INAIL non vogliono riconoscere nulla neanche una dignitosa pensione ala famiglia, i tre ragazzi sono costretti per mantenersi a lavorare in un autolavaggio,mentre la vedova rimane a casa tra mille problemi,nonostante l’azione legale sia cominciata da tempo,ancora nessun ente previdenziale riconosce un euro ad un caduto nel suo lavoro,anche se L’INAIL ritiene che Bonifacio sia stato ucciso prima dell’orario di servizio,poco conta sull’orario,contano i dati di fatto,una persona è stata uccisa nell’espletamento del suo lavoro e come tale la famiglia ha il sacrosanto diritto ad essere indennizzata. Ancora aperte le indagini per l’efferato omicidio di Vincenzo Bonifacio, guardia giurata, scomparso nel corso del suo servizio ,il 15 febbraio 2008, il cui corpo senza vita venne ritrovato in località “Gionti” o “Tre comuni” nel territorio di Cardinale, il 24 febbraio dello stesso anno. Un ritrovamento agghiacciante: la sua auto di servizio – una Fiat Punto – era stata data alle fiamme e all’interno del cofano vennero ritrovati pochi resti carbonizzati. I successivi esami eseguiti dal medico legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giulio Di Mizio, oltre agli accertamenti dell’ Ateneo “Umberto I°” di Napoli effettuati con la comparazione del dna dei familiari, confermarono che i poveri resti ritrovati erano quelli di Vincenzo Bonifacio. Ma da allora più niente: le indagini in corso di competenza del sostituto procuratore in forza alla Direzione distrettuale antimafia, Vincenzo Capomolla, non si sono ancora concluse. E proprio per tale ragione i familiari di Bonifacio non potranno percepire nessun indennizzo. L’Inail, l’Istituto nazionale infortuni sul lavoro, senza la chiusura indagini non potrà erogare nessuna pensione ai familiari. Anche il legale della famiglia Bonifacio, sta cercando di trovare il bandolo della matassa che dia contezza dei fatti e un giusto indennizzo ai familiari. La moglie Francesca, i figli Francesco, Benito e Giuseppe vivono con l’unica entrata certa: una piccola pensione sociale  di appena 400 euro, utili solo a pagare l’affitto di casa. Una casa che la famiglia Bonifacio è stata costretta a prendere in fitto, perché la casa di edilizia popolare data loro dall’allora sindaco di Soverato Raffaele Mancini, era assolutamente inidonea per abitarci. L’appartamento infatti risultava senza sanitari, senza infissi e in uno stato totale di degrado da non poterci vivere, a tal punto che la casa in via Caduti a Soverato superiore, è stata a malincuore restituita all’Amministrazione comunale. Era stato allora che gli amministratori, avevano promesso di interessarsi per un’altra abitazione, ma per ora senza nessun esito. Anche la richiesta di lavoro almeno per un solo familiare è stata per il momento disattesa. «Ma spiega il fratello di Vincenzo Bonifacio, Giuseppe – come può vivere una famiglia composta da quattro persone con solo quattrocento euro al mese, se poi, alla fine, questa somma viene interamente assorbita dal pagamento dell’affitto dell’appartamento?». Ma i problemi si sommano, i tre figli di Bonifacio, Giuseppe, Benito e Francesco lavorano in un autolavaggio. Per tutto questo, la famiglia di Vincenzo Bonifacio vorrebbe incontrare il sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, e spiegare tutti questi disagi. Per spiegare che senza una chiusura indagini che dura ormai da più di sei anni, l’ente previdenziale non potrà chiudere questa complicata vicenda, ed erogare il giusto vitalizio di un lavoratore che è morto in servizio, perché quando è stato prelevato e portato nel bosco di Cardinale, dove successivamente fu ucciso e il suo corpo dato alle fiamme, Vincenzo Bonifacio era in servizio. Dunque, una vittima sul lavoro, ma ancora non per l’Istituto previdenziale. E intanto la famiglia di Vincenzo Bonifacio vive in modo precario.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Nel Vittoriosa Stars (calcio serie A Maltese) un po' di Calabria.

Da appena due mesi ricopre il ruolo di Direttore Generale, ed il calabrese,catanzarese DOC,Felice Bellini riscuote già consensi e risultati, dopo aver impostato una programmazione all’italiana.È questo il frutto immediato del suo impatto con la società di calcio maltese del Vittoriosa Stars Fc, che disputa il massimo campionato e cioè la BOV Premier League.Si sapeva da subito che l’avventura nella società della città turistica di Birgu, club ultracentenario essendo nato nel 1909, non era cosa facile. Ma Bellini, sfruttando la sua competenza, i suoi rapporti, i suoi contatti nel mondo del calcio che conta, sta cercando di pilotare da subito la squadra verso una salvezza tranquilla, per poi sferrare nella prossima stagione l’assalto alle prime sei posizioni che danno modo a Malta di disputarsi la poule scudetto ed i posti utili per i preliminari europei. Per intraprendere questa scalata, Bellini conta anche sull’apporto di due vecchie conoscenze degli sportivi calabresi. In campo, fiches puntate  su Federico Santaguida, attaccante ex Catanzaro e Vibonese in lega pro, mentre nel ruolo di Direttore Sportivo, la fiducia del dirigente calabres è riposta su Vincenzo Cosa, neo diplomato ds a Coverciano, nonché indimenticato bomber tra le altre di Cosenza, Vigor Lamezia, Rossanese e Castrovillari.In questo pur breve periodo, l’attività dirigenziale è stata di tutto prestigio, annoverando tra l’altro la prima presenza ufficiale di un club calcistico maltese nei saloni del calciomercato all’Ata Executive di Milano, dove il Vittoriosa Stars è stato presente ed operativo, nella sessione di gennaio, con Dg, Ds ed il presidente Erskine Vella, suscitando attenzione da parte di tutti i media nazionali oltre che ovviamente maltesi, e piazzando anche qualche colpo importante come l’acquisto del giovane e promettente difensore Torri dal Livorno.Sappiamo che gli italiani vivono di calcio, ed oramai è così anche al Vittoriosa dove si pensa veramente in grande. Ed a parte l’auspicato finale di stagione, dove si spera quanto meno di mantenere l’attuale posizione di classifica che vorrebbe significare salvezza tranquilla, si sta già programmando uno stage per il mese di giugno, dove verrà concessa a quei tanti bravi calciatori che in Italia sono penalizzati dalle regole su under ed età media, e che vi parteciperanno, la possibilità di strappare un contratto in serie A maltese per la successiva stagione. Se il buon giorno si vede dal mattino.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

approvato l'affidamento per la fornitura di arredi per allestire il museo della Grangia

Con apposita delibera  è stato approvato il progetto preliminare dei lavori di “Restauro Conservativo ed utilizzazione del complesso monumentale della Grangia di S. Anna in Montauro,e con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato concesso un contributo di € 350.000,00 per l’esecuzione dei lavori di cui in oggetto, inerente al 3° stralcio di intervento – scavi archeologici, a dirlo il sindaco di Montauro,Pantaleone Procopio,”considerato  che l’intervento di cui in oggetto, riguarda specificatamente lavori di scavo archeologico, per cui ai fini dell’esecuzione dei lavori, così come è stato richiesto dalla specifica Soprintendenza, si è reso necessario affidare il servizio co -progettazione esecutiva e co-direzione lavori a figure professionali specializzati nel settore dell’Archeologia Medioevale e del Restauro,considerato continua il sindaco Procopio,che è stato rimodulato il quadro economico di perizia di variante tecnica e suppletiva approvato con deliberazione e senza variazione dei lavori, prevedendo nelle somme a disposizione dell’amministrazione, le figure professionali appositamente richiamate dal Ministero per i Beni e le Attività culturali – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria.”Ora continua Procopio,bisogna allestire il museo con l’allestimento mostra a pannelli, per esposizione materiali di restauro, provenienti dagli scavi archeologici del  Complesso Monumentale della Grangia di Sant’Anna;visto,continua Procopio,il progetto all’uopo redatto dall’Arch. Maria Rosa Agresta comprensivo dell’abaco di allestimento dell’arredo del Museo,si ritiene continua Procopio,pertanto, dover procedere all’affidamento della fornitura dell’arredo di allestimento Museo considerato  che l’importo complessivo della fornitura è inferiore a € 40.000,00 e che,pertanto conformemente a quanto prescritto dall’art. 125 Lavori, servizi e forniture in economia, l’affidamento della fornitura può avvenire direttamente, da parte del Responsabile del Procedimento e so decide conclude il sindaco di Montauro,Pantaleone Procopio,il preventivo di spesa fornito dalla ditta Falegnameria Artigiana di Agresta Antonio, e di conseguentemente, alla medesima ditta la fornitura dell’allestimento dell’arredo del Museo della Grangia di S. Anna, secondo il progetto redatto dall’Arch. Maria Rosa Agresta.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

il gruppo UDC,incontra il sindaco Franco Froio

Proficuo,l’incontro che il coordinamento cittadino dell’UDC ha avuto con il primo cittadino Franco Froio,invitato a questo confronto il sindaco non si è tirato certo indietro,decidendo di ascoltare le istanze portate avanti dall’UDC,”Il gruppo UDC di Montepaone, sentendo  il dovere di essere il portavoce di alcune  istanze dei  cittadini del nostro paese, ha chiesto ed ottenuto un incontro con il Sindaco Froio, queste le parole del coordinamento, per chiedere alcune risposte importanti,  su tematiche di grande rilevanza per l’intera comunità montepaonese.”Tra le molte tematiche a cuore,  oggetto degli  interrogativi, ci si è concentrati sulla questione ponte “Caccavari”, continua l’UDC,chiuso per i lavori da apportare,  a seguito dei danneggiamenti cagionati dall’ondata di maltempo risalente al Novembre 2013, e la cui chiusura ha provocato taluni disagi alla circolazione e anche naturalmente alle attività commerciali,  non facilmente raggiungibili dalla clientela.” E’ stato inoltre, continua l’UDC,affrontato il tema della  precarietà delle condizioni di alcune reti viarie, quello della vigilanza sul territorio,  per una proficua battaglia per la legalità, della bonifica e messa in sicurezza di zone del territorio, della raccolta dei rifiuti,della scarsa illuminazione in parti del paese ed ancora, della realizzazione di taluni progetti,  per la crescita d’immagine e per la attiva partecipazione sociale dei cittadini. “L’UDC, forza politica alternativa e d’opposizione all’amministrazione “Sole che sorge”, ritiene sia  cruciale  ottenere chiarezza sulle questioni del nostro paese, e spingere per un più deciso  interventismo; il partito e la gente di Montepaone, continua l’UDC,non pretende che venga tracciata una programmazione pluriennale  di sviluppo del paese,anche perché le prossime elezioni amministrative non sono poi così lontane per permetterlo, e forse perché in oltre dodici anni qualcosa in tal senso, si è certamente inceppato, ma unicamente, di prestare attenzione alle priorità dei concittadini e garantire l’efficace risoluzione di situazioni di criticità, che giornalmente si vengono a creare.”e risposte che il Sindaco ci ha fornito, continua l’UDC, sono state in parte rassicuranti ed hanno palesato la volontà di operare con maggiore celerità sulle vicende prima enunciate, ma il pensiero dell’UDC, resta quello di credere che, il bene dei cittadini non debba attendere tanto altro tempo ancora.”Ora ,conclude il coordinamento cittadino dell’UDC,la parola passa ai fatti, che poi   alla fine, sono quelli che   contano realmente.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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