Soverato (Cz) – Il commissario cittadino dell’UDC di Soverato Lorenzo Selena, interviene sulle dichiarazioni, apparse qualche giorno fa sui quotidiani, in merito al ricorso presentato al Tar della Calabria. “ Appare molto grave, il modo e l’ atteggiamento con il quale si cerca di sminuire un fatto,che se accertato, costituirebbe una vicenda di inaudita e grave rilevanza. Sarà pure una “questione di lana caprina”, è invece per me una questione di rispetto,di tutela dei cittadini e della città di Soverato . Vorrei ricordare,giusto per chiarezza espositiva e per informare chi per ignoranza non conosce le norme, che l’accettazione della candidatura deve essere sottoscritta e può essere sottoscritta esclusivamente dal candidato. Ebbene non è sulla base di un mio incompetente giudizio ma sulla base di una valutazione effettuata da un perito calligrafico che abbiamo deciso,in maniera unanime, di presentare il ricorso. Nessuno di noi, ha nelle proprie intenzioni, la volontà di investire la città di Soverato di un così pesante scandalo, ma non possiamo rimanere impassibili e immobili di fronte a questa vicenda. E’ vero che la lista “Verso il futuro” ha vinto le elezioni del 25 maggio ma se ciò che abbiamo denunciato fosse vero, si sarebbe trattato di una competizione falsata sin dal suo primo momento. E’ così che si vuole vincere? di sicuro non accetto che il mio partito,ove fossero accertati i fatti denunciati, abbia perso in una competizione sleale. Abbiamo a cuore la città di Soverato,questo il motivo che ci ha spinto a concorrere alle elezioni amministrative, per Soverato vogliamo Legalità, onestà,trasparenza e rispetto. Altro che vecchia politica! In ultimo è molto curioso che si parli della volontà popolare. Non siamo stati noi, in barba al voto dei cittadini, a determinare la caduta di un’ amministrazione con neanche 2 anni di vita. la volontà popolare, allora, non era altrettanto importante?

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Gapserina (Cz) – Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale  ha definitivamente pronunciando sugli appelli presentati dal comune di Gasperina,e  ha deciso a casa  i vigili vincitori di concorso e su questi erano stati subito chiari i ricorsi presentati al punto che si è arrivati alla sentenza odierna. Il  Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) definitivamente pronunciando sugli appelli presentati dal comune di Gasperina, annulla definitivamente il Concorso della Polizia Municipale del 2012. La Corte ha censurato il modus procedendi della commissione in relazione ai colloqui, in cui i commissari hanno ritenuto “lecito” riciclare sempre le stesse domande. I Giudici, si legge nel testo della sentenza, hanno affermato che: “seppure in astratto potrebbe non apparire in violazione del principio di trasparenza, garantendo in sostanza l’anonimato, in concreto, invece, qualora, come nel caso in esame, il numero delle domande è estremamente ridotto, finisce con il risolversi nella riproposizione di domande sempre uguali con evidente vantaggio dei candidati chiamati al colloquio per ultimi”. Ora tutti i vigili assunti dovranno tornare a casa e cercarsi un nuovo lavoro mentre il Comune chiederà i danni alla commissione esaminatrice per poi girarli per i risarcimenti ai ricorrenti.  Al momento il nuovo sindaco in carica Gregorio Gallello non ha inteso commentare questa vicenda.

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