muore in casa,lo trovano dopo due mesi

Dramma della solitudine,muore in casa a causa di un malore e lo ritrovano dopo due mesi in avanzato stato di decomposizione,l’uomo V. D. di anni settanta di Catanzaro ma domiciliato nel villaggio Lo Pilato di Caminia alta del comune di Stalettì,pensionato dopo una vita da infermiere professionale presso una casa di cura di Catanzaro,viveva  da solo non essendo sposato, in una villetta a schiera,nel periodo invernale il villaggio è poco frequentato,i familiari non avendo sue notizie da due mesi si recavano presso la sua abitazione trovandola chiusa. Allertavano i vigili del fuoco di località Caldarello di Soverato,che intervenivano con il capo squadra Ennio Donato,ma era necessario tagliare la serratura del cancello e successivamente sfondare il portone di casa, ma all’interno dell’abitazione l’aria era irrespirabile,i vigili del fuoco  hanno dovuto fare uso di maschere con il respiratore,nella zona notte situata al piano rialzato,sul letto ancora in pigiama l’uomo in avanzato stato di decomposizione,un malore improvviso non gli aveva dato scampo,neanche il tempo di telefonare per chiedere soccorsi. Sul posto successivamente si recavano i carabinieri della stazione di Gasperina competente per territorio agli ordini del maresciallo capo Domenico Misogano,non era necessario fare intervenire il medico legale in quanto il medico di guardia di Stalettì aveva redatto il decesso avvenuto per cause naturali,la salma veniva consegnata ai familiari giunti da Catanzaro per organizzare  le esequie.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

randagismo diffuso anche al parco giochi

Sono molti i cani randagi che da giorni stazionano a Montepaone lido,non solo in via decentrate ma spesso e volentieri anche dove sono presenti i bambini e le loro famiglie,è il caso del parco giochi situato nella centralissima piazza San Francesco di Paola accanto alla delegazione municipale,queste rende logicamente difficile la convivenza tra cani e bambini che alle prese con il loro gioco ,correndo potrebbero essere inseguiti da questi cani,alcuni anche di grossa taglia. Immediata è stata la risposta del comando della polizia municipale che accertato i fatti,ha interessato di questo l’ASP e il canile convenzionato in provincia di Crotone, dove il comune di Montepaone paga migliaia di euro all’anno per il loro mantenimento,ma sembra proprio che Montepaone sia la parte terminale del fenomeno randagismo,infatti molti cani provengono dal comprensorio e si stabiliscono a Montepaone lido,grazie a qualche mano caritatevole che porge loro del cibo,ma questo invece acuisce il problema randagismo,anche la raccolta differenziata con la posa dei sacchetti aiuta questi cani a rovistare in cerca di cibo vanificando gli sforzi della raccolta porta a porta. Per randagismo si intende, in genere, la condizione degli animali domestici che sono stati abbandonati o smarriti, e che si trovano quindi a vagare per proprio conto. Più in generale si può intendere per randagio qualsiasi esemplare di una specie di animali,normalmente considerata da compagnia (in particolare cani o gatti) che viva per proprio conto, tipicamente ai margini della società umana, a prescindere che esso sia stato abbandonato o sia nato già in condizioni di randagismo, per esempio da genitori a loro volta abbandonati. Poiché il fenomeno del randagismo comporta anche problemi di sicurezza e di igiene pubblica, nei vari paesi esso è regolato da leggi specifiche e controllato da istituzioni preposte; tali normative e istituzioni possono definire il concetto di randagismo in modi più specifici. Per esempio, la Legge 14 agosto 1991, n. 281 applica solo ai cani la definizione di randagio (classificando invece i gatti senza padrone come animali in libertà) e introduce una distinzione specifica fra cane vagante e cane randagio, riferendosi con quest’ultima espressione al caso di cani abbandonati che si siano abituati alla vita in condizioni semi-selvatiche, per esempio riunendosi in branchi.

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Convegno sullo stalking ed il femminicidio dal titolo A VOLTE SI FA PRIMA A NON DIRE NIENTE

Comunicato stampa:

“In prossimità delle celebrazioni per la giornata dedicata alle donne, La Libera Associazione Culturale L’ARCA Montepaone ha organizzato il Convegno sullo stalking ed il femminicidio dal titolo A VOLTE SI FA PRIMA A NON DIRE NIENTE che si svolgerà Sabato 7 Marzo 2015, alle ore 18.30, presso la sede temporanea della Biblioteca Civica CesarePirrò, Edificio Scuola Primaria, Montepaone Centro. Come per tutte le iniziative promosse che affrontano tematiche delicate, di interesse sociale e culturale, anche per questa è confermata la partecipazione del C.S.V. (Centro Servizi al Volontariato) della Provincia di Catanzaro, marchio che garantisce qualità e visibilità ai nostri sforzi e al nostro costante impegno gratuito e spontaneo a beneficio della collettività. Il programma prevede: – Proiezione di un cortometraggio sul tema; – Interventi di – Giovanna Vecchio, Presidente L’ARCA/BIBLIOTECA CIVICA Cesare Pirrò; – Valerio Geracitano, sociologo e mediatore familiare; – Saverio Sica, comandante della compagnia dei Carabinieri di Soverato; – Stefano Morena, direttore C.S.V. (Centro Servizi al Volontariato) della Provincia di Catanzaro. A seguire – Dibattito. Modera Sandro Betrò, direttore BIBLIOTECA CIVICA Cesare Pirrò. Nel corso del Convegno: – Intermezzo musicale a cura di Enrico Iemmello.”

arca marzo 2013

Corso di “cucina sostenibile del mediterraneo: prodotti locali con sapori globali”

Si terranno a cura dello Chef di fama internazionale Antonio De Rosa, nei giorni 03 e 04 marzo 2015 – dalle ore 09,00 alle ore 18,00 circa – presso il Mirabeau Park Hotel di Gasperina ,un corso, riservato agli associati APC Cz, prevede la realizzazione dei seguenti piatti:Merluzzo al vapore affumicato con lenticchie alla curcuma, salsa di peperoni e aglio, Astice rosolato al burro di peperoncino con insalata di quinoa, mango e avocado, Filetto di branzino d’amo con carciofi in tre cotture e la sua salsa, Vermicelli con salsa di crostacei, cipolla fondente e lime, Risotto mantecato con burrata, capperi e limone con battuta di gamberi rossi, Polpo brasato con salsa di topinambur, purea di patate e verza, pancetta croccante, Filetto di salmone in salsa teriaki con tagliolini al pesto di arachidi e tagliatelle di seppia, Darna di ricciola con crosta di cipolle rosse di Tropea con zuppa di fave novelle, ricotta di bufala,‘nduja e verdure primaverili, Paella con pescatrice e spinaci, Baccalà confit con patate, porcini e tartufo nero, Filetto di sgombro farcito con bietoline e uva passa, cotto in foglie di limone, tortino di patate e feta, salsa di cipolle rosse di Tropea e pomodoro arrostito, Lombo di agnello cotto in olio aromatico con salsa di melanzane affumicate, insalata di ceci e aria al rosmarino, Scaloppa di Palamita cotta all’extra vergine, crema fredda di pane al cardamomo, cuscus di cavolfiore e pomodoro camone marinato,Lo scopo del corso è di aiutare gli associati, ad approfondire le conoscenze tecniche nel settore di cucina, quale premessa per una qualificazione professionale adeguata, contribuendo così alla diffusione della cultura gastronomica e quindi dei prodotti tipici calabresi. A conclusione del corso ci sarà la consegna di targhe e attestati per tutti i partecipanti.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

PROROGA SCADENZA PARTECIPAZIONE CONCORSO NAZIONALE LETTERARIO ARTISTICO “LA VOCE DEL CUORE CITTA’ DI MONTEPAONE"

“La Libera Associazione Culturale L’ARCA, informa che, ferme restando le condizioni previste nel bando, il termine ultimo di partecipazione alla VI edizione del Concorso Nazionale Letterario Artistico sull’amore, nell’accezione più alta del termine, LA VOCE DEL CUORE CITTA’ DI MONTEPAONE, è prorogato alla mezzanotte del 14 MARZO 2015”.

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Montepaone – incendio distrugge completamente una villetta

Incendio in tarda mattinata  a Montepaone lido via  marina,proprio di fronte al nuovo lungomare di Montepaone lido ,un incendio causato sicuramente dalle fiamme sprigionatesi dalla canna fumaria  del camino accesso in questi giorni di freddo intenso,ha completamente distrutto una villetta residenziale  costruita negli anni settanta ,abitata da un anziano professore e dalla sua badante,solo il caso ha voluto che non ci fossero vittime, e solo il provvidenziale e fermo intervento dei vicini ha convinto gli occupanti a lasciare in fretta l’abitazione,giusto in tempo per vedere completamente avvolta dalla furia delle fiamme la loro abitazione che è a andata completamente  distrutta,come una roulotte e una autovettura ,il carrello per l’imbarcazione, tutto parcheggiato in giardino,tutto andato in fumo questo nonostante il tempestivo  intervento dei vigili del fuoco intervenuti  con il capo squadra Giovanni Fulciniti,e ben quattro autobotti la villetta è andata completamente distrutta dalla furia delle fiamme e dalla natura dei materiali presenti altamente infiammabili,paura anche per la presenza accanto all’abitazione di alcune bombole di gas,sul posto molti i curiosi anche a causa della grossa nube nera e densa che ha riempito il cielo per molto tempo,sul posto oltre i vigili del fuoco si portavano i carabinieri della compagnia di Soverato e una unità della guardia costiera di Soverato agli ordini del tenente di vascello Toraldo. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare molto per avere ragione delle fiamme,spegnendo l’incendio e mettendo successivamente in sicurezza tutta l’area.

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Montepaone – è Francesco Viscomi uno dei candidati a Sindaco.

Comincia a delinearsi lo scenario poltico delle prossime elezioni in vista delle amministrative di maggio,ora il comune è retto da due commissari stante le dimissioni del sindaco Franco Froio e di alcuni membri della maggioranza,ama ora l’atmosfera è palpabile e si comincia a mettere mani ad incontri e posizioni,tra partiti politici e membri della cosidetta società civile che hanno a cuore le sorti della città di Montepaone che deve necessariamente rialzarsi e correre .Si è consumato domenica pomeriggio un importante passaggio nello scenario politico montepaonese, in vista delle elezioni del prossimo maggio. Amici, simpatizzanti, attivisti e liberi cittadini si sono, infatti, ritrovati nei locali di un noto ristorante, a Montepaone lido, per discutere del presente e del futuro di questo territorio. Diversi i temi trattati nel corso dell’incontro, dalla gestione della cosa pubblica, ai servizi, alle politiche territoriali intercomunali, alle opportunità rappresentate dalle risorse comunitarie, alle idee progettuali sostenibili, alle prospettive di crescita offerte da un contesto sociale, economico e territoriale come quello montepaonese. Rinnovamento e partecipazione attiva sono stati i leitmotiv che hanno fatto da sfondo all’incontro, nel corso del quale è emersa forte la necessità di ricorrere alla competenza e alla professionalità per dare forza e impulsività all’azione amministrativa. Rinnovamento inteso non nel senso anagrafico del termine o come discontinuità con le partecipazioni a passate competizioni elettorali o ruoli di governo – come più volte rimarcato da molti -, ma come modo vero e nuovo di fare politica. Politica al servizio della gente, per la risoluzione dei problemi e la creazione di nuove opportunità. Si è parlato anche, e non poteva essere diversamente – visti i tempi ormai stringenti -, di candidature e liste. Alla fine della discussione si è così palesata la volontà di molti di investire Francesco Viscomi dell’onere di assumere la candidatura a Sindaco nella prossima tornata elettorale. Ma chi è Francesco Viscomi?Ingegnere, 42 anni, sposato, una bambina. Laureato con il massimo dei voti, dopo una breve parentesi di collaborazione con l’Università della Calabria, è stato coordinatore per l’attuazione del Piano di interventi ex Ordinanza Soverato, all’indomani della tragedia delle Giare, causa per la quale ha assunto l’incarico di consulente del team di periti nominati dalla Procura. Responsabile per il settore risorse idriche della linea di intervento regionale di matrice comunitaria per le programmazioni 2000/2006 e 2007/2013 e componente della Struttura per l’Alta Sorveglianza sui Lavori della Cittadella regionale e dei Nuovi Ospedali Calabresi, attualmente presta servizio presso il Dipartimento Lavori Pubblici. Dopo le elezioni comunali del 2006 e del 2011, che l’hanno visto possibile candidato a Sindaco, Francesco Viscomi, ingegnere, su incarico del dott. Froio ha fatto parte dello staff del Sindaco, mettendo a disposizione per il proprio Comune e a titolo gratuito, come lui stesso tiene a precisare, la propria professionalità. Queste le premesse e i primi importanti passi di un percorso che ci porterà dritti e spediti verso il prossimo appuntamento elettorale, con l’invito, rivolto in primis dall’ing. Viscomi, a tutti colori i quali hanno a cuore le sorti e il futuro di questo territorio, a confrontarsi in maniera seria e costruttiva.

[box type=”info”] a cura di Gianni Romano[/box]

Stalettì- 4^ Giornata di Solidarietà tra le Persone

Si è svolta in tutta la Diocesi di Catanzaro – Squillace la 4^ Giornata di solidarietà, che consiste nella raccolta alimentare presso i grossi centri commerciali. Il tutto è organizzato dalla Caritas Diocesana con quelli di Lamezia Terme , in collaborazione con l’Emporio Solidale “Boccone del povero” e il Banco alimentare di Catanzaro. La macchina di solidarietà, si è spostata dalla Comunità di Stalettì e di Gasperina al Centro Commerciale le Vele di Montepaone Lido , con alcuni volontari e con altre comunità in tanti punti vendita della zona. Don Roberto Corapi Parroco di Stalettì non poteva mancare con i suoi giovani, accompagnati da lui stesso per tutto il giorno. “Sono segni d’amore ha affermato don Roberto e di civiltà. Dobbiamo promuovere giornate come questa. Ringrazio la nostra Caritas Diocesana che fa un bel lavoro e una bella missione  per i poveri e i bisognosi. Tutto questo è segno di una Diocesi la nostra, insieme alle altre, attenta ai bisogni della gente.”Io ho voluto aderire con i miei giovani e i giovanissimi di 3^ Media, perché a mio avviso fin da quest’età dobbiamo educarli al volontariato.”” Queste giornate servono a sensibilizzare tutte le persone per vivere di carità e di amore, con gesti concreti di solidarietà.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Il progetto familiare infranto e la via della riconciliazione

Nell’ambito del progetto “famiglia e modernità; sette dialoghi alla luce del sinodo straordinario dei vescovi”, promosso dall’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e attuato dal Movimento Apostolico, si è svolto alle ore 18.00 di giorno 19 febbraio, presso la Sala della Cultura “Vincenzo Calderazzo” della Provincia di Catanzaro, la conferenza “Il progetto infranto e la via della riconciliazione” tenuta dal biblista don Edoardo Palma. Don Gesualdo De Luca, assistente regionale del Movimento Apostolico, ha introdotto i lavori, evidenziando le ferite che le famiglie sopportano, la necessità per la comunità ecclesiale e civile di prendere a cuore le loro difficoltà, venendo incontro al desiderio di pacificazione che ciascuno porta nel cuore, come ci esorta papa Francesco. Proprio all’individuazione di vie di riconciliazione è stata dedicata la relazione di don Edoardo, che ha percorso il testo biblico, non fermandosi al solo senso letterale ma a quello sapienziale. La Scrittura infatti nelle prime pagine del Libro della Genesi ci offre il progetto del Signore sulla famiglia. Ma ci presenta anche la sua rottura a causa del peccato dell’uomo che introduce nella storia tanta sofferenza: omicidio, poligamia, non riconoscimento della dignità della donna, arroganza e violenza. È una situazione che ognuno di noi vive sulla propria pelle e che san Paolo, nella Lettera ai Romani descrive in termini lapidari: tutti gli uomini sono sotto il dominio del peccato; ogni uomo, fin dalla nascita è segnato da una natura fragile, incapace di compiere tutto il bene che Dio vuole. Alza pertanto un grido: “Chi ci libererà da questo corpo di morte?”. Ma subito dopo il grido si trasforma in inno di lode: “Siano rese grazie a Dio per il suo Figlio Gesù Cristo”. Grazie a Cristo infatti siamo “giustificati per grazia”. Per la fede in Cristo avviene il passaggio dal progetto infranto alla ricostituzione del progetto, dall’ira alla giustificazione, alla pace. La fede, secondo Paolo, è adesione piena e consapevole all’annuncio del vangelo: è fiducia ma anche obbedienza. Accogliendo Cristo come verità per la nostra vita quotidiana nasce la speranza.  Siamo di nuovo riconciliati. Col il peccato siamo usciti dal progetto, con la fede entriamo nella pace. Ma non ci può essere pace e riconciliazione senza la pace con Dio, rientrando nella verità perduta. Concretamente: la vita umana è segnata dalla sofferenza, dalla tribolazione. La fede ci dice come vivere la sofferenza, perseverando nella giustizia. Per Paolo ci possiamo “vantare nella sofferenza” perché genera in noi la dokimé  (le virtù provate): la sofferenza tempra l’uomo e lo rende affidabile (dokimoòs). È proprio questo che manca oggi: la prontezza per affrontare la sofferenza. Senza di essa c’è il naufragio nelle varie situazioni della vita, anche in quella familiare. San Paolo ci dice che solo in Cristo è possibile diventare affidabili e vivere le difficoltà della vita, divenendo capaci, nella potenza dello Spirito Santo, di essere come Cristo che imparò l’obbedienza dalle cose che patì e divenne perfetto nella sua umanità (cf. Lettera agli Ebrei). Il cammino della perfezione dell’umanità che ogni uomo, dall’antichità ad oggi insegue, si ha solo in Cristo, accogliendo il quale, grazie allo Spirito Santo, l’amore di Dio viene effuso nel nostro cuore. Lo Spirito ci fa vivere tutto l’amore possibile, che tutto spera, tutto sopporta (cf 1 Cor 13). Anche il progetto matrimoniale si può vivere se c’è l’amore di Dio. Ma l’amore va accolto per esserne trasformati. La via della riconciliazione appare chiaramente indicata: tornare a Dio attraverso la fede in Cristo, per vivere, mediante la forza dello Spirito Santo, tutta la potenza dell’amore nella storia, a cominciare dalla famiglia.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

 

I sindaci di Centrache e Palermiti firmano la convenzione centrale unica di committenza.

Il sindaco di Palermiti Francesco Aloisi e quello di Centrache Fernando Sinopoli hanno firmato la convenzione per la centrale  unica di committenza nell’ambito degli acquisti di beni e di servizi per i due comuni ,tra i primi nel comprensorio a firmare questo documento che regolamenta molte categorie necessarie al buon funzionamento della amministrazione comunale. Dal primo gennaio i Comuni non capoluogo di provincia, per acquisti di forniture e servizi, devono fare ricorso alla centrale unica di committenza (Cuc). L’obbligo per le gare concernenti i lavori pubblici scatterà a partire dal primo luglio 2015. Si tratta di una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, introdotta dal legislatore per razionalizzare la spesa pubblica. La ratio della norma è quella di eliminare taluni costi inutili connessi alla frammentazione tra i piccoli Comuni della fase procedimentale di acquisizione di lavori, servizi e forniture.Il d.l. n. 201/2011 (come convertito con modificazioni dalla l. n. 214/2011) aveva previsto tale obbligo modificando l’art. 33 del D. Lgs. n. 163/2006, aggiungendo il comma 3 bis, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti ricadenti nel territorio di ciascuna Provincia. Con le modifiche apportate dal d.l. 66/2014 (conv. L. 89/2014) e dalla L. 114/2014 (di conversione del d.l. 90/2014) l’obbligo si estende a tutti i Comuni non capoluogo di Provincia.Il comma 3-bis recita: I Comuni non capoluogo di provincia procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni … ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56. In alternativa, gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli Consip S.p.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento. Per i Comuni istituiti a seguito di fusione l’obbligo di cui al primo periodo decorre dal terzo anno successivo a quello di istituzione .L’ambito intercomunale funzionale all’istituzione della centrale di committenza sono, quindi, le Unioni di Comuni e speciali (“appositi”) accordi consortili tra Comuni, e quindi, secondo condivisa interpretazione, convenzioni istitutive di una centrale di committenza unica.

[box type=”info”] Gianni romano[/box]

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