SIMPOSIO D’ARTE CONTEMPORANEA LA LUCE NELLA BAIA DI CAMINIA

Rosa Spina in collaborazione con il Direttore Mario Iannelli, con la compartecipazione di Arteuropa Avellino, ha organizzato il Simposio d’Arte Contemporanea “LA LUCE NELLA BAIA DI CAMINIA”, presso il Complesso turistico Ristorante ” La Cabana”, locale incastonato nella Baia di Caminia adagiata su di un lembo di costa Jonica calabrese, posto incantevole elencato tra i più bei luoghi d’Italia. Presenti gli artisti, ANGIUONI ENZO Avellino – AMBROSONE AUGUSTO Avellino – CANEVA GIANCARLO Cividale del Friuli – COSTA MARIELLA Roccella Jonica- CEFALY RAIMONDO Cortale – FERUGLIO CLAUDIO Udine- GUARINO NICOLA Avellino -IACCHEO EDOARDO Verona -LIBERATI GIUSEPPE Chieti – LEGATO MIMMO Cosenza – MARAN GIANNI Grado – SPINA GIUSEPPE Cosenza- SPINA ROSA Catanzaro.Maestri che hanno maturato importanti percorsi formativi raggiungendo ottimi traguardi sia sul piano tecnico sia creativo. Gli stessi, negli anni, hanno esposto presso prestigiose gallerie e spazi pubblici importanti, a livello nazionale e internazionale. L’arte ha plasmato la loro anima e trasformato la loro esistenza in una ricerca continua della bellezza. I Maestri realizzeranno un dipinto, esprimendosi con la propria cifra stilistica, “La luce nella baia di Caminia”. L’UNESCO ha proclamato l’anno 2015 l’anno internazionale della “Luce”: International year of light. La sfida è accrescere la conoscenza sul modo in cui le tecnologie promuovano lo sviluppo sostenibile e forniscano soluzioni alle sfide globali (energia, istruzione, comunicazioni, salute, agricoltura). L a luce ci aiuta a vedere e comprendere meglio l’universo, influenza l’uomo e la natura, è sinonimo di purezza, è la protagonista assoluta nel mondo dell’arte.La Baia di Caminia è la location perfetta: al mattino la luce affiora dal mare ed offre spettacoli di straordinaria bellezza che gli artisti cercheranno di cogliere e trasferire sulle loro tele. La sfida è quella di accrescere la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui LUCE/MARE/NATURA agiscono nella nostra vita. Inoltre è prevista una escursione a Squillace, Città fra le trentacinque, iscritta all’Associazione Italiana Città della Ceramica, AiCC di Faenza. Gli artisti, alcuni di loro anche esperti ceramisti, decoreranno una scultura in terracotta. Alla cerimonia finale di Sabato 13 giugno 2015,  gli Artisti  hanno presentato le opere realizzate durante il simposio.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

L'APPELLO PER UMBRIATICO DEI TURISTI SOVERATESI E PALERMITESI SUL TAVOLO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

La pacifica invasione del borgo di Umbriatico da parte di un folto gruppo di turisti provenienti da Soverato e Palermiti  dei giorni scorsi potrebbe avere scosso molte coscienze, persino quella del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il gruppo formato da una settantina di persone giunte in pullman e moto per visitare i tesori di questo borgo medievale straordinario (ma ancora poco conosciuto) al termine della visita al paese aveva esposto un significativo e toccante striscione all’indirizzo del presidente della giunta regionale: “presidente Oliverio, valorizziAmo insieme Umbriatico”. Sono tante infatti le attrazioni in questo suggestivo e misterioso borgo fortificato dell’entroterra crotonese: dalla ex cattedrale con le sue reliquie legate a Cristo e Maria SS.ma e la sua Cripta segretissima alla chiesa di Santa Maria con il suo stupendo ed enigmatico affresco della Vergine Santa Incoronata; dalle tante grotte eremitiche presenti all’interno del centro abitato al palazzo della famiglia Giuranna (oggi sede municipale) il cui capostipite risulta essere un crociato etc. .Inoltre c’è da sottolineare che il 25 marzo prossimo (giorno coincidente con il Venerdì Santo) ci sarà un evento importantissimo che vedrà Umbriatico al centro della Calabria e non solo in quanto potrebbero verificarsi quei fenomeni già avvenuti in passato all’interno della reliquia della Sacra Spina di Gesù custodita nell’ex cattedrale. Le Sacre Spine di Andria (BA) e Umbriatico (KR) sono le uniche al mondo in cui si vedono riempirsi di sangue quando il Venerdì Santo coincide col 25 Marzo e ciò avviene mediamente due volte ogni secolo, difatti gli ultimi due episodi si sono verificati, in presenza di moltissimi fedeli e degli stessi parroci, nel 1932 e nel 2005. Dopo il 25 Marzo 2016 il successivo appuntamento è previsto nel lontano 2157. Un evento quindi da preparare a dovere (così come si sta facendo ad Andria già da tempo con l’intervento diretto della Regione Puglia) in quanto è previsto per quella data un afflusso enorme di gente proveniente da tutta la Calabria e non solo per assistere a questo evento prodigioso.Il sindaco di Umbriatico ha già inviato una richiesta di incontro al presidente Oliverio per chiedere un aiuto per l’accoglienza dei tantissimi fedeli e curiosi che invaderanno, nel marzo p.v., il piccolo borgo. Anche l’Accademia Templare di Cirò Marina, che con il coinvolgimento dello storico Giuseppe Pisano ha già realizzato una serie di iniziative sulla possibile presenza Templare a Umbriatico, spera in un definitivo salto di qualità di questo suggestivo borgo calabrese. E si spera anche che questo lodevole appello, fatto con il cuore da persone che pur non vivendo in questo luogo hanno dato dimostrazione di attaccamento e amore per la Calabria, venga accolto dalle istituzioni al più presto.

Gianni[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Nel 1° centenario della Grande Guerra L’Occhio del Pavone realizza il Convegno: Montepaone in guerra

In occasione della ricorrenza del 1° centenario della Grande Guerra (1915-2015) e, quindi, della chiamata in armi dell’Italia, che ha segnato i destini di intere generazioni, l’Occhio del Pavone realizza un’intensa azione di ricerca, studio, documentazione che si qualifica per il coinvolgimento e la partecipazione attiva di cittadini, famiglie, Associazioni, Enti, Istituzioni, gruppi giovanili e che trova un suo primo momento di diffusa socializzazione e pubblicizzazione nel Convegno realizzatosi sabato 20 giugno, alle ore 17:30, nella Sala Conferenze della prestigiosa Sede ANUTEL a Montepaone Centro.

Al tavolo dei relatori:

  • Massimiliano Cappuccino, L’Occhio del Pavone, ideatore e responsabile del Progetto Montepaone in Guerra;
  • Mario Saccà, Presidente Associazione Calabria in Armi, che ha relazionato su Catanzaro e la Grande Guerra: dagli inizi alla commemorazione dei caduti, e che ha concesso l’autorizzazione a trasportare nella sede ANUTEL cimeli della Grande Guerra per realizzarne l’esposizione;
  • Giuseppe Casaletto, artista, curatore dei WorkShop e creatore dell’opera Carnet;
  • Oreste Sergi Pyrrò, architetto, che soffermandosi sul contributo alla Patria della famiglia Pyrrò-Di Siena, ha richiamato l’attenzione sugli Ufficiali Cesare e Gregorio Pyrrò, di Montepaone;
  • Vincenzo Santoro, studioso di storia militare, che ha presentato la figura dell’aiutante di battaglia Vincenzo Santoro, di Montepaone;

Ad apertura lavori, il saluto del Presidente ANUTEL Francesco Tuccio, che, manifestando da subito apprezzamento per l’iniziativa, si è detto onorato di poterla ospitare nei locali dell’Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali di Montepaone.

Moderatore Sandro Betrò, responsabile Biblioteca Civica Cesare Pyrrò, volontario L’ARCA, che ha illustrato le fasi del WorkShop: Scenari della Grande Guerra: Una memoria…mai dimenticata, rivolto a gruppi di giovani studenti ma partecipato anche da adulti.

Il Workshop, attivato ad Aprile e conclusosi a Giugno 2015, è stato veicolo di approfondimento e sensibilizzazione sulla Prima Guerra Mondiale non solo con letture specifiche e cineforum ma anche attraverso ricerche e studi sulle immagini più significative dei luoghi interessati.

Il plastico, prodotto finale del percorso intrapreso, rappresenta, in modo ravvicinato, tre luoghi cardine, scelti tra i vari scenari di guerra:

  • il fiume Piave, luogo e confine simbolo dell’intera Guerra;
  • la città di Santa Maria la Longa (UD) sede di una pagina nera della storia militare: la fucilazione, a scopo di decimazione, di un gruppo di fanti della gloriosa Brigata Catanzaro;
  • le montagne del Carso, teatro di guerra e morte tra italiani ed austriaci intenti alla conquista o al recupero di qualche posizione o cima(in gergo militare).

Antonio Cappuccino, Arianna Maria Rattà, Felicita Tuccio, Francesco Ranieri, Gregorio Rattà Leonardo Presterà, Mattia Viscomi, Paolo Russo, Rocco Procopio, Valentina Spadea: questi i ragazzi che hanno lavorato, concretamente, al plastico, con l’autorevole guida e supervisione del Prof. Giuseppe Casaletto, sulla cui opera Carnet, torneremo con un approfondimento dedicato.

Carnet… quasi uno scrigno, che custodisce i simboli della propria identità, dell’appartenenza al proprio territorio, ben delineata dai soggetti scelti a rappresentarla: il fico e il luogo da cui si partiva per il fronte: a ficara do lampu; e poi, il Paese; la strada …

In chiusura, l’intervento del neo-eletto Sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, che nel porgere i saluti di tutta la Giunta, oltremodo presente al Convegno, si è congratulato per la lodevole iniziativa, accogliendo, positivamente, l’invito rivoltogli da Massimiliano Cappuccino sulla necessità di collocare su un’unica area i monumenti dedicati ai caduti, dislocati in spazi diversi anche se vicini, e di intervenire per correggere delle lacune circa l’assenza e l’inesatta indicazione di nomi e provenienza di alcuni di essi sulle lapidi marmoree commemorative site in Piazza Immacolata, Montepaone Centro.

Non sono mancati, a margine del Convegno, i ringraziamenti ad Autorità, Associazioni, cittadini, famiglie che si sono resi e che si renderanno disponibili a collaborare al progetto.

Gli intermezzi musicali sono stati curati dal giovanissimo musicista Gabriel Giannotti (piano e violino) del Conservatorio F. Torrefranca di Vibo Valentia.

Come in ogni cerimonia che si rispetti, un generoso e invitante buffet casalingo, con prodotti e preparazioni tipiche rigorosamente del luogo, è stata opportunità conviviale per confrontarsi e salutarsi dandosi appuntamento ai prossimi incontri in programma:

  • la mostra dedicata, da realizzarsi nel Centro Storico di Montepaone nel mese di Agosto;
  • l’emissione di cartoline celebrative, con annullo speciale di Poste Italiane, a cura dell’Associazione L’ARCA.

Nel triennio 2015-2018 si intensificheranno le collaborazioni con Enti, Associazioni, Istituti Scolastici, famiglie, al fine di un maggiore coinvolgimento nella realizzazione dell’iniziativa che a, fine triennio, troverà compimento con l’uscita di una specifica pubblicazione editoriale.

A questo punto, è d’obbligo una prima precisazione:

Montepaone in guerra, progetto di ampio respiro e originalissimo nella sua specificità, pensato nell’ambito delle iniziative a marchio L’Occhio del Pavone, ha ottenuto l’approvazione  dalla Struttura di Missione per gli Anniversari Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riconoscendone la valenza di ricerca storica, lo ha inserito a pieno titolo nelle manifestazioni a rilevanza Nazionale per il Centenario della Grande Guerra; è patrocinato dalla Prefettura di Catanzaro, dal Comune di Montepaone, dall’Associazione ANUTEL, dall’Associazione Calabria in Armi per la Patria;  è sponsorizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Montepaone e si realizza in partnership con L’ARCA-Biblioteca Civica Cesare Pyrrò.

L’Occhio del Pavone osserva, ricerca, analizza, rende conto; scava negli anfratti; obbliga a guardare nei cassetti, nelle scatole, nelle scartoffie; raccoglie testimonianze, prove; si documenta;  ricostruisce, fedelmente, da puzzle sparsi,  l’insieme.

E cosi, vite silenziose, solitarie, quasi annullate, finalmente, acquistano luce, vengono alla luce!

Gesti, intenzioni, ideali segreti, o meglio ignorati, non conosciuti, emergono in tutta la loro importanza.

Eroi discreti, semplici, silenziosi, hanno il loro giusto riconoscimento di protagonisti della storia.

Il nome del Progetto Montepaone in Guerra, viene spiegato, non è stato scelto a caso; esso sta a significare che, attraverso i suoi valorosi uomini, tutta la comunità montepaonese ha vissuto la guerra a distanza attraverso la corrispondenza postale, giornali, notizie giunte verbalmente da Catanzaro con un parente, un amico, un conoscente.

Il progetto, così strutturato, è volto alla ricerca e allo studio di documenti, cimeli, fotografie dei soldati montepaonesi, reduci e caduti, impegnati nel conflitto al fine di creare un quadro il più possibile esauriente del contributo dato dalla comunità di Montepaone alla Nazione in guerra; inoltre sarà un modo per indagare, a livello locale, su un periodo storico ben determinato, già segnato da diverse criticità.

Ne viene fuori, senza banali trionfalismi, un documento di ricerca storico-antropologica che è specchio della società del tempo.

Si potrebbe evidenziare che la storia, quella dei libri, quella ufficializzata, è come le statistiche; la narrazione storica ubbidisce a delle logiche e queste logiche mortificano, a volte, vissuti esperienziali che dicono molto dell’essenza dei popoli;  le statistiche sono quantificazioni; a volte non coprono la fenomenologia dell’universo sotto esame.

Non si può nascondere l’emozione, non si può non dire dei brividi a pelle d’oca, non si può celare la commozione che si è respirata.

Si, il pubblico si è emozionato e commosso nell’assistere alla ricostruzione puntuale della biografia di propri familiari e conoscenti combattenti al fronte nel periodo della prima guerra mondiale; biografie preziose per lo scenario che ne emerge anche in presenza di documentazione limitata, archiviazioni sommarie, informazioni inesatte, come ci tiene a sottolineare Massimiliano Cappuccino, ideatore e curatore del Progetto Montepaone in guerra che L’ARCA condivide in pieno. Straordinaria, poi, l’idea di coinvolgere i giovani nella modellizzazione di un plastico che ricostruisce minuziosamente un accampamento di guerra e le giornate di addestramento dei soldati.

Il progetto rappresenta per l’intera comunità la sua memoria storica, la presa di coscienza collettiva del significato reale della guerra per il concatenarsi delle vicende belliche e delle loro nefaste conseguenze, narrate attraverso i racconti e le prove documentali relative alle figure che vi parteciparono in prima linea; ne è chiara la finalità d’interesse pubblico; le ricerche mettono in luce vite e vissuti di uomini partiti per il fronte fedeli all’amor patrio anche se, in alcuni casi, pure obbligati, e poi piombati in un contesto lontano da qualsiasi immaginario; soldati impegnati; soldati che ritornano sani e salvi o invalidi; soldati caduti sui campi di battaglia, in trincea, o deceduti in prigionia.

Alcuni si estraevano i denti per non partire al fronte, questa una delle verità emerse dalla ricerca.

Ai cittadini, alle giovani generazioni, vengono trasmesse storie minute, ma fini, di ciò che è avvenuto in quegli anni, di come i soldati venivano arruolati, qual’era il loro livello d’istruzione, le loro caratteristiche fisiche, la loro estrazione sociale; i legami di parentela; il loro mestiere; tutte informazioni che non rischiano la deformazione di interpretazioni personali, di condizionamenti culturali e politici perché le fonti, quelle poche disponibili, si basano su certificati, registri, diari, testimonianze dirette e affidabili anche se parziali. Del resto si sta indagando su uno spicchio di realtà che interessa tutta la comunità e che aiuta a scoprire le piccole, grandi, realtà ignorate dalla Grande Storia. E’ questa la sfida che consegna il Progetto Montepaone in guerra; una sfida non facile da affrontare ma che stimola il piacere di indagare su chi si è e su come si era; di capire per conoscersi e rispettarsi, nel proprio piccolo, sempre di più; di non ignorare o dimenticare; di  rifiutare qualsiasi forma di aggressione, violenza, attentato alla vita.

F.to Giovanna Vecchio

Foto: Arch. Brunella Russo

volontari puliscono la spiaggia

Montepaone pulita,con questo motto un gruppo di volontari compresi il sindaco Mario Migliarese e vari esponenti dell’amministrazione comunale,ha ripulito l’arenile montepaonese. Appuntamento in piazza San Francesco,guanti di ordinanza,capienti sacchi neri,attrezzi per ripulire la spiaggia un bene prezioso di tutti anche in vista dell’arrivo dei numerosi turisti,raccolti diversi sacchi con materiali che con la sabbia e l’azzurro del mare jonio non c’entrano molto,materassi,reti,copertoni,lattine di bevande e bottiglie di vetro,e molto altro,l’importante è partire e educare il cittadino al mantenimento della cosa pubblica,l’amministrazione in questo ha già dimostrato di avere le idee chiare,Montepaone riparte,dalle piccole cose,ma che in fondo piccole non sono.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

comunicato stampa del movimento politico sole che sorge sulla relazione finale del commissario

Riceviamo e pubblichiamo:
“È con grande orgoglio e con egual rammarico che leggiamo il riassunto della relazione conclusiva dell’operato della dottoressa Laura Rotundo.
Orgoglio perché è chiaro anche ai più sprovveduti che i risultati di spesa ai quali si fa riferimento in tema di opere pubbliche sono stati raggiunti esclusivamente grazie al lavoro ed all’impegno profuso dalla vecchia amministrazione guidata dal dott. Froio a cui va il merito di essere riuscita a trovare tutti i finanziamenti ai quali la dottoressa, nella sua qualità di Commissaria, fa puntuale riferimento.
Rammarico perché, nonostante capiamo si tratti di una relazione tecnica e non politica ed essendo il Commissario per sua natura ovviamente super partes, avremmo comunque gradito per onestà intellettuale anche un piccolissimo accenno al lavoro svolto dai precedenti amministratori, che grazie alla loro bravura e competenza sono riusciti ad ottenere dalla Regione Calabria, non chiacchiere o vuote promesse, bensì decreti autorizzativi che hanno concretamente fatto affluire nelle casse del Comune tutte le somme spese nella stagione commissariale e dei quali la fine anticipata della consigliatura ha impedito di raccogliere i frutti in termini politici.
Sarebbe stato anche interessante sapere quanti nuovi finanziamenti sono arrivati al nostro comune nel lasso di tempo in cui a reggerne le sorti è stata proprio la dottoressa nella sua istituzionale qualita’ e per la costruzione di quali opere e soprattutto quali attivita’ sono state poste in essere per non rischiare di perdere importanti finanziamenti già ottenuti dall’amministrazione Froio quali, per esempio, i 120.000 euro ottenuti per la sistemazione della Chiesa Addolorata a Montepaone sup. od ancora i circa 300.000 euro per la video sorveglianza ed il controllo ed il monitoraggio dei punti strategici e sensibili del nostro territorio comunale.
Ci sentiamo comunque di ringraziare sinceramente la dottoressa Rotundo ed il sub commissario …… Per il lavoro svolto e per la serietà dell’impegno dimostrato in questa necessitata fase di transizione, nella consapevolezza e nella convinzione che mai analogo compito si è rivelato tanto agevole, visto lo stato dei conti pubblici in perfetto ordine per come , del resto, certificato nella medesima relazione e vista la grande mole di iniziative e progettualità già pianificate ed avviate.
Alla nuova amministrazione appena insediata, nel rivolgere l’augurio di un proficuo lavoro nell’interesse prioritario della nostra comunità, chiediamo che si metta immediatamente a lavoro per non perdere questo prezioso patrimonio che hanno avuto la fortuna ed il merito di ereditare e per scongiurare incresciosi ed incomprensibili episodi come quello che ha riguardato la cosiddetta piazzetta dei pescatori i cui finanziamenti già ottenuti sono andati irrimediabilmente perduti.”
[box type=”info”]     Firmato Movimento Politico   Il sole che sorge[/box]

Don Roberto Corapi in udienza da Papa Francesco

È stato davvero un giorno speciale, quello vissuto a Roma dal Parroco di Stalettì, don Roberto Corapi, con l’udienza di Pap[box type=”info”] Gianni Romano[/box] a Francesco , un incontro davvero emozionante che si è trovato a vivere a tu per tu con il Pontefice. Don Roberto Corapi, racconta l’incontro con Papa Francesco molto emozionato , con gli occhi e il viso pieno di luce,raggiante, e pieno di gioia. “Ho vissuto  a Roma, l’udienza con Papa Francesco e ho voluto portare a lui le mie pubblicazioni, ma anche il libro sulla vita della Serva di Dio Concetta Lombardo come dono. Devo ringraziare Dio per questo incontro con Papa Francesco , perché davvero ho toccato con mano l’umiltà e l’accoglienza della sua persona.”Papa Francesco è davvero il Papa che ci voleva in questo periodo particolare della Chiesa e dobbiamo pregare per lui, affinché il Signore gli dia tanta salute per guidare la Chiesa.”Nell’incontro con Papa Francesco , don Roberto ci ha raccontato come il Papa è vicino ai Sacerdoti e prega tanto per loro.Ho visto un uomo di Dio, un santo Papa che chiede a tutti di pregare per lui. Anche a me ha affermato don Roberto ha chiesto preghiere, ed io ho affidato a Lui la mia vita Sacerdotale , la Serva di Dio Concetta Lombardo , il Beato Domenico Lentini, la Comunità di Stalettì e la mia famiglia. “In un Mercoledì di udienza generale , con migliaia di fedele accorsi da tutto il mondo , don Roberto Corapi, posto sul sagrato ha ottenuto per la sua semplicità e gioia nell’essere prete, il bacia mano a Papa Francesco.Un giorno davvero da non dimenticare, che rimarrà scritto, o meglio impresso nel cuore sacerdotale di Don Roberto per tutta la vita.”Un’ incontro con Papa Francesco , che porterà certamente frutti spirituali nella sua vita , ma anche nella sua Comunità di Stalettì. Incontrare il Papa e parlare con lui, è un qualcosa di indescrivibile , non si può descrivere, il cuore batte forte forte, ha affermato don Roberto,l’emozione scende nella tua vita, in quel momento , a mano a mano che si avvicinava  a me, mi è venuto soltanto di pregare , con la preghiera spontanea che nasce dal cuore. Poi mi sono consegnato a Lui, cosi come sono e ho sorriso tanto tanto presentandomi  e parlando del dono che gli ho fatto. Attimi davvero che sanno di eterno, momenti speciali e indimenticabili, di gioia come il volto mio e quello di Papa Francesco, quella gioia vera che nasce dall’incontro, l’incontro con il Signore Gesù.”

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

ad un mese dalla scomparsa una mostra ricorda Luca Paone

Ad un mese esatta dalla sua prematura scomparsa,una mostra organizzata dalla famiglia e dagli amici ricorda Luca Paone morto prematuramente all’età di soli 35 anni,allestita una mostra presso la sala consiliare della delegazione municipale di Montepaone lido,una esplosione di luce e di colori accoglie i visitatori,olio su tela,anfore e bassorilievi,chitarre costruite e dipinte proprio da Luca, una forma d’arte imperiosa che lo coinvolgeva a tal punto da essere molto prolifico,molte le sue opere esposte dai temi più diversi,volti di donna,paesaggi assolati della campagna calabrese,antichi portali,ma anche la costruzione in legno di velieri con tutta la velatura,ed ancora in terracotta,antichi faraoni,vasi e otri,Luca Paone spaziava con la sua arte nel bello e le rendeva  immediatamente fruibile,d’impeto si cimentava con quello che poi diventava un vero capolavoro. Ed in tanti hanno voluto omaggiarlo visitando la mostra per poi recarsi per la  celebrazione della santa messa nella chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone lido. La notizia della sua prematura morte aveva  sconvolto la comunità di Montepaone, Luca Paone fabbro di professione e pittore per passione, è morto per un infarto devastante a soli trentacinque anni. Luca lavorava con la sua famiglia nel suo laboratorio di fabbro, il ferro battuto in tutte le sue forme artistiche non erano un problema per lui, ma Luca Paone”il pittore silenzioso” come ricordano decine di post sui social era soprattutto un apprezzato pittore, aveva al suo attivo diverse mostre dove esponeva le sue opere olio su tela. Tanti i soggetti,dalla natura ai paesaggi assolati di una terra bella come la Calabria, volti e ritratti, ma felici, in un mondo tutto suo, era facile incontrarlo sul lungomare montepaonese con il suo inseparabile cavalletto,ma del resto Luca ha lasciato le sue opere,immortali come è immortale l’artista in tutte le sue forme.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

festa del Patrono di Montepaone Lido "San Giovanni Battista"

Il 23 ed il 24 giugno a Montepaone Lido, si svolgerà la Festa del Patrono di Montepaone Lido “San Giovanni Battista”. La Proloco di Montepaone, la nuova Amministrazione Comunale, la Parrocchia di San Giovanni battista, le Associazioni Montepaonesi e tutti i commercianti, per la prima volta, hanno unito tutte le loro forze in un’unica grande e sensazionale sinergia, affinché questa festa possa essere indimenticabile.  Allo stesso tempo è necessario un sostegno da parte di tutti i cittadini
per la realizzazione finale e la buona riuscita dell’evento.

Ecco il programma ufficiale:

SAN GIOVANNI BATTISTA 2015

Stalettì – incontro di calcio piccoli campioni

Una giornata di festa a Stalettì,ancora una volta il parroco delle iniziative e del sorriso,don Roberto Corapi colpisce nel segno,organizzata una giornata di fede  e di sport con la scuola calcio Piccoli campioni di mister Maurizio Torchia e la squadra dell ‘Accademy Davoli di mister Ciccio Esposito ex calciatore del Catanzaro,presenti molte persone,il sindaco Concetta Stanizzi,il presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno. In mattinata accoglienza presso la saletta parrocchiale,a seguire la santa messa con i giovani calciatori e le loro famiglie,i saluti del sindaco Concetta Stanizzi che ha ricordato la vicinanza dell’amministrazione comunale per simili eventi,l’intervento del presidente Bruno è stato improntato sul rispetto della legalità,”e ben  vengano diceva Bruno simili iniziative,non toccateci lo sport,ribadiva il presidente Bruno,il calcio pulito ,vero ,è questo con questi giovani ragazzi,è bello vedere oggi,concludeva Bruno tanta partecipazione da parte delle famiglie”. Dopo aver salutato con tanto affetto il Presidente della Provincia Enzo Bruno, ringraziandolo per aver aderito alla manifestazione , e il Sindaco Concetta Stanizzi, don Roberto ha percorso un Excursus storico, sul rapporto Chiesa-Sport citando diversi Papi da Leone 13° in poi, fino ad arrivare a Papa Francesco , ribadendo sempre di più che lo sport è una strada educativa. “Ci sono tre strade, ha affermato  don Roberto, tre pilastri fondamentali per i bambini , i ragazzi e i giovani : l’educazione scolastica e famigliare , lo sport e il lavoro. “Quando ci sono tutti e tre , scuola ,sport e lavoro, allora esistono le condizioni per sviluppare una vita piena  e autentica, evitando così quelle dipendenze che avvelenano e rovinano l’esistenza .La chiesa si interessa di sport, perché le sta a cuore l’uomo tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sulla formazione della persona , sulle relazioni, sulla spiritualità. Concludendo don Roberto, ha parlato di talenti a servizio dell’incontro tra le persone.”Nel pomeriggio tutti allo stadio “Grillone e Iiritano”,per la partita,animazione a cura dei Tarantajonica,un ricco buffet organizzato dalle famiglie e alla fine medaglie e targhe commemorative,a vincere è stato lo sport inteso come momento di vera aggregazione sociale,piccoli campioni si diventa,tra sport,fede e voglia di stare assieme.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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