"La buona scuola": avviati i percorsi tra il CSV e gli studenti delle scuole superiori

Per dare seguito alla legge 107/2015 sulla “buona scuola”, l’Istituto “De Nobili” si è rivolto al Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro per pianificare un percorso che favorisca la crescita professionale e personale degli studenti, al fine di acquisire competenze trasversali che, anche attraverso stage presso varie realtà associative, possano essere spendibili nella ricerca di un’occupazione. Ed il primo incontro “conoscitivo” con il CSV, per le terze classi dell’Istituto, si è avuto martedì scorso alla presenza della dirigente Maria Bordino, che ha sottolineato come l’esperienza dell’alternanza scuola –lavoro – della durata di duecento ore – sia da cogliere al volo, specie per ragazzi che hanno scelto le “scienze umane” come indirizzo di studio. E’ spettato a Giulia Menniti, referente dell’Area Promozione del CSV, far addentrare i numerosi studenti delle terze classi – per giunta attenti ed abbastanza interessati – nel mondo del volontariato, senza dimenticare di approfondire le tematiche legate allo Stato Sociale ed alla cosiddetta “Welfare Community”. Ad affiancarla nell’appassionante compito, svolto con competenza e con le dovute sollecitazioni – al quale ha contribuito Luigi Cuomo, presidente del CSV, con un breve saluto – è intervenuta anche la consigliera del CSV, Caterina Iuliano, la quale, traendo spunto dalla propria esperienza di volontaria di lungo corso, ha fatto leva sulle enormi potenzialità che il volontariato serve a tirare fuori, proprio perché orientato al sostegno della persona ed alla valorizzazione dell’umano. Non è un caso, d’altronde, che senza il non quantificabile apporto dei volontari, l’Italia di certo si troverebbe ancor più in affanno: anche riguardo alla definizione di “Welfare State” – nata per eliminare le disuguaglianze sociali e per garantire servizi nel rispetto dei più elementari diritti –  il nostro Paese, ha chiarito la Menniti, non è al passo con i tempi, viste le accresciute condizioni di marginalità e di esclusione sociale che non possono essere risolte in via meramente assistenziale e materiale. I nuovi esclusi dalla società, i nuovi poveri, chiedono infatti risposte certe e non temporanee, atte solo a tamponare la situazione di inadeguatezza, di solitudine e di impoverimento nella quale si trovano ingabbiati: e proprio in quanto appartenenti alla comunità, i nuovi esclusi devono poter essere messi nella condizione di diventare parte attiva del percorso di cambiamento che li vede protagonisti. Ed ecco che per dare risposta ai più disparati bisogni, e per far da pungolo nei confronti delle istituzioni deputate a dare soluzioni, interviene il popolo dei volontari, vere e proprie sentinelle della società, al quale tutti, in modo libero e gratuito, possono aderire: il volontariato, infatti, è scuola di solidarietà perché intesse relazioni, forma cittadini responsabili ed attivi ed è luogo di partecipazione perché propone idee nell’interesse della collettività. Nei prossimi incontri con l’assessorato alle Politiche Sociali, il Consultorio familiare, il Sert e varie associazioni, in programma fino a maggio, gli studenti avranno così modo di avere una visione più dettagliata del vasto mondo sociale che ingloba un po’ le esigenze di tutti.

                                                                                              Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

Montepaone il sindaco Migliarese sull’ospedale di Soverato.

Non tarda ad arrivare la risposta dell’amministrazione comunale verso il gruppo di opposizione,”Non trovando alcun argomento valido e appropriato per attaccare l’Amministrazione, la minoranza rimprovera al Sindaco di non essersi unito all’interminabile sequela di comunicati sul riassetto della rete ospedaliera voluto dai Commissari della Sanità Calabrese,queste le parole di Migliarese,”Anche su questo argomento, come in tanti altri, la minoranza ha realizzato il solito buco nell’acqua. Ricordiamo loro, continua Migliarese,infatti, che nel corso del Consiglio comunale aperto convocato dal Sindaco di Soverato l’Amministrazione di Montepaone è stata presente con i suoi rappresentati. “Ed ancora. Mentre loro erano impegnati nella redazione continua di comunicati contorti, il sindaco di Montepaone era presente all’insediamento della Consulta dei Sindaci voluta dal PD, ove il Presidente della Regione Oliverio ha invitato il Governo Nazionale ad intervenire per rimodulare il provvedimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Altro che logiche di partito,continua Migliarese, Continueremo a essere presenti fisicamente all’assemblea dei sindaci del prossimo 16/03 a Soverato. Un incontro di natura tecnica, e quindi riservato ai soli amministratori, per discutere di sanità e nello specifico del decreto 30/2016 del Commissario Scura. “L’amministrazione Comunale di Montepaone inoltre è pronta ad agire, in sinergia con gli altri Comuni interessati, per difendere il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini. E’ pronta ad agire con azioni concrete e non con parole. E’ pronta a valutare ogni iniziativa, finanche intraprendere eventuali azioni giudiziarie che dovessero essere proposte a difesa del presidio Ospedaliero di Soverato. La nostra sensibilità ,continua Migliarese,sul tema della Sanità è già dimostrata in molteplici occasioni. Sul tema del diritto alla Salute nessuno può darci lezioni. Rammentiamo che una delle primissime decisioni di questa consiliatura è stato il diniego allo spostamento della farmacia da Montepaone Centro alla frazione marina, per garantire a tutti i cittadini in modo eguale l’erogazione di servizi fondamentali. “In questo caso loro hanno gufato nel silenzio (zero note stampa in difesa della farmacia sita nel Centro Storico) in attesa di un nostro fallimento. Tuttavia,continua Migliarese, non hanno potuto far altro che assistere da spettatori imbronciati al grande successo della squadra amministrativa Montepaone Riparte. Noi parliamo con i fatti non con gli articoli sui giornali.”Avendo il diritto di far conoscere la propria opinione su un tema tanto importante, resta tuttavia incomprensibile la scelta della minoranza di polemizzare strumentalmente con l’Amministrazione, su un tema dove tutti dovrebbero remare dalla stessa parte senza distinzione di colore politico. E’ forte,conclude il sindaco Mario Migliarese, il sospetto che l’inutile e macchinoso attacco sia dovuto alla volontà di qualche esponente dell’opposizione di accreditarsi presso qualche partito politico al quale vorrebbe aderire.”

Gianni Romano

Soverato al via il processo compostaggio

La soluzione per abbattere la quantità dei rifiuti e gestirli al meglio può essere fare il compostaggio domestico, perché con il compostaggio domestico, significa eliminare la frazione organica dei rifiuti di casa (quella che in sempre più Comuni viene raccolta porta a porta) facendo ciò che la natura fa da sempre, cioè riciclare la sostanza organica non più utile e restituirla in forma di humus. Con il compostaggio dei rifiuti organici si può: gestire meglio i rifiuti di casa producendone di meno. Inquinare di meno. Fare del bene al proprio orto e ai fiori. Ridurre le spese di smaltimento dei rifiuti. Ed in questa ottica,fortemente voluta dal sindaco  Ernesto Alecci e dall’assessore Rosalia Pezzaniti,lunedì la giunta comunale  delibererà  un nuovo processo in atto che porterà al porta a porta eliminazione dell’effetto “BORDO” – rifiuti depositati in città dalla popolazione confinante già dotata del sistema porta a porta, rup e responsabile del servizio A.P.E. arch Pietro Pileci, direttore esecutivo contratto ing. Nicola Gioffre’ ,allo scopo, si sta lavorando per la rimodulazione del contratto (la proposta da parte di MEA arriverà il 30 marzo 2016),proprio oggi scade il terzo anno di contratto ne mancano due e bisogna razionalizzare l’attività verso un miglioramento in alto del servizio ,con il  compostaggio  si compie  un primo passo anche se minimo. Premesso che si è attivato un processo di cambiamento sostenibile finalizzato al fattivo miglioramento del servizio rifiuti,ritenuto non più sostenibile proseguire l’impropria “raccolta indifferenziata”, sul cui tema è in corso puntuale approfondimento sia in merito alle modalità del servizio, sia per la fattiva rimodulazione del servizio stesso, nel rispetto dei patti contrattuali e in funzione delle migliorie proposte dalla ditta aggiudicataria del servizio.”Rilevata la necessità di promuovere già in partenza ,dice il sindaco Alecci,la riduzione dei rifiuti e nello stesso tempo la riduzione dei conferimenti in discarica al fine di consentire un risparmio dei costi di raccolta e smaltimento sostenuti dalle famiglie,si considera,continua Alecci, pertanto di dover favorire iniziative positive di sensibilizzazione, agevolando la propensione dei cittadini a differenziare i rifiuti, con ripercussioni positive sia sulla quantità che sulla qualità della raccolta differenziata, promuovendo la pratica del compostaggio domestico mediante l’assegnazione di compostiere in comodato d’uso – azione peraltro già inclusa, non avviata, nel progetto tecnico migliorativo proposto .” Allo scopo,continua Alecci,vista la proposta del Servizio A. P. E . recentemente istituito con l’intento di alzare la qualità e il funzionamento dell’azione amministrativa comunale  Iniziativa,continua Alecci, questa di sensibilizzare mediante evidenza pubblica per agevolare la propensione dei cittadini a differenziare,conclude il sindaco Ernesto Alecci.”Già presenti i modelli per la richiesta delle compostiere,cosa questa,senza costi aggiuntivi  per offrire ai cittadini volenterosi  il metodo di contribuire fattivamente a differenziare l’umido, riutilizzandolo come compost nel proprio orto, giardino o fioriere pubbliche, ottenendo così, per la propria quota parte, la riduzione dei rifiuti nella percentuale fra il 20 e il 40%.

                                                                                                                                                      Gianni Romano

Don Roberto e i giovani presentano il programma di Pasqua

Presentato a Stalettì, il ricco programma di Pasqua, alla presenza dei giovani e dei gruppi e associazioni parrocchiali da parte di Don Roberto Corapi ancorato alle tradizioni popolari. Un ricco programma che vede il coinvolgimento dei giovani, e dei gruppi. Si perché secondo Don Roberto, non si può lavorare da soli. “Abbiamo bisogno di tutti per vivere bene la Parrocchia, il senso della Comunità. Insieme per arrivare alla Pasqua con cuore rinnovato e convertito. “Bisogna ritornare a Dio, ha affermato Don Roberto, nel presentare, il programma e bisogna innamorarci di Lui per vivere da veri discepoli. Ritorniamo a Dio con tutto il cuore per vivere con spirito rinnovato la Pasqua del Signore. “Don Roberto, in una saletta gremita di giovani, chiede con forza la collaborazione dei giovani, che come ogni anno, diventano il motore di tutte le funzioni. “Ho bisogno di voi, ha gridato Don Roberto. Il ricco programma partirà con le Sacre Quarantore, tre giorni 17-18-19 Marzo, Gesù Esposto. “Don Roberto vuole anche quest’anno riproporre il Tabor. Saliamo anche noi sul Tabor con Gesù. Domenica delle Palme, un raduno presso il Convento con benedizione delle palme,  e sosta presso il Calvario per deporre i rami d’ulivo. Martedì Santo sarà la volta delle famiglie, coinvolte nella Via Crucis per le strade di Stalettì. Giovedì Santo, anche quest’anno nella Messa in Cena Domini, verrà rappresentata l’ultima cena, con l’arresto di Gesù alle ore 18,00, tutto organizzato dal regista Franco Romeo. Venerdì Santo, molto sentita è la chiamata della Madonna che Don Roberto preparerà con la sua  catechesi. Il giorno di Pasqua dopo la Solenne Celebrazione Eucaristica , la tradizionale “Cunfrunta” alle ore 11,15 presso il Viale di San Gregorio, ci farà vivere i Viaggi di Maria e di Giovanni alla ricerca di Gesù. Infine vi è da dire che anche quest’anno don Roberto verrà aiutato da un Sacerdote dell’Opus Dei che viene da Roma , in modo particolare per le confessioni e i tanti colloqui spirituali, che rinfrescano l’anima e il cuore dell’uomo, per farlo ritornare a Dio.

Soverato juniores in finale regionale

Ancora una finale,ancora una volta le giovanile del Soverato Davoli approdano al calcio che conta,questo grazie alla bella vittoria della semifinale tra il Soverato Davoli e  la Polisportiva Lamezia ASD con il risultato finale di 4 a 1 per la squadra dei cavallucci marini,dopo la bella affermazione sul campo di Fronti e valida per qualificare alla fase finale il Soverato Davoli che incontrerà  il 15 marzo cojn inizio alle ore 15.00 a  Catanzaro lido la formazione della MKE. La formazione era composta da Costantino,Corapi P. Gualtieri D. Cimino,Staglianò,Bertucci,Greco,Barbieri,Borrelli,Procopio,Bressi,Tupu,Notaro,allenatore Ernesto Greco,dirigente accompagnatore G. Scalamandrè,i marcatori,Tupu,Cimino,Bressi e Procopio. Ancora una volta grande merito alla società jonica un settore giovanile che invidiano in molti e ancora una volta una finale da disputare al meglio per portare in riva allo jonio un trofeo importante come quello di campioni regionali juniores.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

COMUNICATO STAMPA – NO AL RIDIMENSIONAMENTO DELL'OSPEDALE DI SOVERATO

E’ certamente preoccupante il silenzio del sindaco Migliarese riguardo ad un tema di fondamentale importanza quale quello del ridimensionamento del presidio ospedaliero di Soverato per il quale il decreto n. 30/2016  ha previsto la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia, di cardiologia, nonché il declassamento di radiologia, pediatria, anestesia, oncologia e del laboratorio analisi.  Una scelta scellerata, quella del commissario nominato dal governo, che sembra non aver preso assolutamente in considerazione né le specificità del nostro territorio né le esigenze della nostra popolazione, con particolare attenzione alle fasce più deboli. Tutto nella logica di una presunta eliminazione degli sprechi, senza offrire alcuna prospettiva di implementazione di servizi,  per effetto di un miglioramento del contesto economico che ne dovrebbe conseguire. Un ospedale come quello di Soverato, attorno al quale gravita tutta l’area del Basso Ionio, con un utenza non certo trascurabile, avrebbe meritato un’attenzione particolare nell’ottica del miglioramento di quei servizi che ad oggi paiono carenti. Senza incorrere  in facili strumentalizzazioni , crediamo sia giunto il tempo di una corale e forte azione di protesta  al fine di dare sostanza alla contestazione di un atto così ingiusto e lesivo del fondamentale diritto alla salute. La gestione commissariale di un settore così importante per la vita dei singoli e delle nostre comunità sempre più ai margini,  rappresenta  il fallimento di una politica e di un sistema che non perde occasione per rivelarsi in tutti i suoi limiti: scegliere di tagliare servizi e basta non serve a nulla e risulta essere una scelta inaccettabile rispetto a presidi di qualità e comunque indispensabili per un territorio come il nostro. L’auspicio che ne deriva è quello che si possano unire le forze per contrastare, con fermezza, un modo di operare  che sta decidendo il futuro sanitario del nostro territorio complici le logiche di partito di cui sembrano essere ostaggio anche i nostri silenti amministratori.

  I consiglieri del gruppo

“Impegno e solidarieta’ -Montepaone”

al teatro di Soverato: La storia del cav. Guglielmo, quando nessuno ci credeva

 “Guglielmo, quando nessuno ci credeva” è il titolo dello spettacolo scritto e diretto da Gregorio Calabretta, sulla vita di Guglielmo Papaleo, fondatore della storica azienda Guglielmo Caffè, che andrà in scena al teatro comunale di Soverato il prossimo 12 marzo. L’idea è di Marco Rubbettino, presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro, che nello spettacolo interpreta la figura di Papaleo. Saranno infatti gli stessi imprenditori a salire sul palco, affiancati dai professionisti dell’associazione Teatro Studio Mediterrano, per ripercorrere la vita di un uomo del sud, dagli anni ‘30 al 2003. I particolari dell’evento sono stati illustrati in conferenza stampa a palazzo di città alla presenza del sindaco Ernesto Alecci, del consigliere comunale con delega al turismo, cultura e spettacolo Emanuele Amoruso, del regista Gregorio Calabretta, dei giovani imprenditori Caterina Froio, Antonia Abramo e Antonio Ranieri. “Lo scorso mese di novembre, ha ricordato Amoruso, lo spettacolo ha già avuto un enorme successo al teatro Politeama di Catanzaro. Siamo orgogliosi di poterlo riproporre nella nostra città. E’ stata una serata emozionante durante la quale i giovani imprenditori hanno dato il massimo e siamo certi che anche in questa occasione il pubblico si emozionerà”. “Guglielmo Papaleo, ha affermato il sindaco Alecci, è sicuramente una figura di successo che deve essere da esempio per le nuove generazioni, soprattutto in una regione come la nostra dove i ragazzi sono sempre più amareggiati. Bisogna invece offrire ai giovani esempi virtuosi che li incoraggino a credere nelle loro potenzialità e in quelle della loro terra”. Concetto, quest’ultimo, ripreso dal regista Gregorio Calabretta che ha ribadito che si tratta di uno spettacolo che induce all’ottimismo. E’ stato Calabretta a scavare nei ricordi della famiglia Papaleo per poter raccontare al meglio la vita del cavaliere che da garzone di bottega è diventato un esempio per molti. I giovani imprenditori Froio, Abramo e Ranieri hanno poi ringraziato l’amministrazione di Soverato per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa. Gli stessi hanno messo in evidenza la particolarità dell’evento in cui gli imprenditori diventano attori con passione e determinazione. L’appuntamento è dunque per sabato 12 marzo alle ore 21.00, costo del biglietto 10 euro, il ricavato sarà devoluto in beneficenza (i biglietti possono essere acquistati presso la pasticceria Perri Soverato – Gusto Bar Centro Commerciale le Vele o direttamente al botteghino del teatro). Sempre sabato alle 10.30 lo spettacolo sarà proposto agli studenti delle scuole superiori, nell’ambito del progetto annuale di Confindustria “Orientagiovani”, per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

Comunicato stampa-CENTRO AIUTO DONNA

SIGLATA CONVENZIONE TRA ASSOCIAZIONE SOLIDALES E FONDAZIONE CITTA’ SOLIDALE

L’Associazione Solidales di Montepaone presieduta da Saverio Candelieri e Fondazione Città Solidale, diretta da Pietro Puglisi, hanno stipulato una importante convenzione per l’attuazione del progetto “Centro aiuto Donna”, un impegno che ribadisce l’attenzione manifestata dall’associazione montepaonese verso il fenomeno della violenza contro le donne e che ha registrato in questi anni la promozione di iniziative significative in tale prospettiva. La proposta del Centro aiuto Donna si collega alla legge regionale n° 20 del 21 Agosto 2007 secondo la quale la Regione Calabria promuove, coordina e stimola iniziative per contrastare la violenza sessuale, fisica, psicologica e/o economica, i maltrattamenti, le molestie e i ricatti a sfondo sessuale nei confronti delle donne  in tutti gli ambiti sociali, a partire da quello familiare.  <<E’ di assoluta necessità dare risposte a quelli che sono i problemi di violenza,maltrattamenti, abusi, violenze psicologiche e fisiche, atti persecutori che vengono consumati e perpetrati spesso in quelle che dovrebbero essere le tranquille mura domestiche- così Candelieri – e Solidales sosterrà tali obiettivi, impegnandosi nella promozione del progetto, nell’azione di sensibilizzazione,  informazione del territorio e promozione della rete, nella consapevolezza che la collaborazione con una realtà importante come Fondazione Città Solidale possa aiutare la nostra associazione, già radicata nel territorio ad offrire un servizio importante e dare maggiore forza al contrasto alla violenza sulle donne che ha necessità di azioni che vedano il sostegno delle istituzioni ad ogni livello>>. Il Centro offre a donne italiane e straniere (e ai loro figli) che subiscono violenza, nelle sue diverse forme, un sostegno temporaneo, al fine di ripristinare la propria inviolabilità e di riconquistare la propria libertà, nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato. Il tutto viene realizzato grazie all’ascolto telefonico al quale seguono colloqui di sostegno e consulenza. Il Centro offre uno sportello, dove si realizzano  attività e si offrono questi servizi quali colloqui preliminari e progettazione dei Piani di intervento individualizzati, consulenze specialistiche, azioni di mediazione linguistica – culturale, legale, sia civile che penale. L’accompagnamento e il sostegno all’inserimento lavorativo,  sono ulteriori garanzie offerte dal Centro che si impegna anche per l’accoglienza in struttura residenziale.

Aranceto “On the street”

Più di dieci mesi di attività, all’insegna dell’allegria e della consapevolezza, animati da un solo intento: ripensare nuovi itinerari, verso la realizzazione di una società nuova; una visione che parte dal basso, per coordinare latitudini e longitudini di un moderno e più concreto significato d’identità popolare e culturale. Queste sono solo alcune delle prospettive in seno al progettoOn the street – Costruzione di percorsi di cultura e legalità”.  Alla vigilia del suo primo compleanno, ripercorriamo alcune delle tappe fondamentali di questo progetto, impegnato a diffondere un nuovo linguaggio e un diverso modello di società, in alcune delle aree periferiche più disagiate della città di Catanzaro, grazie alla testimonianza degli operatori e dei ragazzi coinvolti nelle attività di quartiere. La realizzazione di un percorso di educazione alla cultura e alla legalità, si avvale dell’esperienza del Centro Calabrese di Solidarietà, grazie alle attività artistiche e culturali del Centro Polivalente per i Giovani, la Cooperativa “Eureka”, ente capofila del progetto, l’Associazione “Solidales” e la Cooperativa “Edizione Straordinaria”.  Il primo episodio di questo piccolo report è dedicato al quartiere Aranceto: una delle aree più difficili del capoluogo, dove la normalità quotidiana è spesso messa a dura prova dalla violenza della miseria, ma soprattutto dall’indifferenza riguardo alle variabili socioculturali di un’intera realtà suburbana. “Il motivo che ci spinge a continuare in questo quartiere, spiegano gli operatori, è la continuazione con il precedente PON sicurezza, che ci ha permesse di stringere un legame forte con i ragazzi, specie i più piccoli, ma anche con gli adolescenti. In questa nuova fase, che ha richiesto un target più grande di età, le difficoltà sono maggiori, rispetto alle fasce più piccole; in più a una certa età e, data la natura del quartiere, i più grandi cercano relazioni diverse. Dobbiamo ancora curare meglio l’approccio primario con essi, ma anche la difficoltà nel trovare degli spazi adeguati, richiede la necessità di ripensare ambienti più consoni alle esigenze di fasce di età sempre più varie”.  Anche la continuità dei rapporti, identificata nelle differenti attività ludiche e sociali, sta alla base della costruzione di un rapporto profondo e duraturo ma ciò non toglie che questi ragazzi stiano ricevendo gli input fondamentali, per imparare altre forme di vita, oltre a quelle della strada: c’è chi sogna di giocare a calcio; chi si è avvicinato alle percussioni e ha deciso di studiare musica; chi semplicemente ritorna all’entusiasmo dei giochi di una volta, lontano da smartphone e tablet. Non si tratta di escludere una forma di conoscenza, per ritornare alle origini, ma di non escludere tutto ciò che il piccolo mondo in cui viviamo può offrire. On the street parte dalla strada, per portare sulla stessa, linguaggi che, nella precarietà non trovano sbocco, continuando nell’intento di costruire un nuovo/vecchio modello di consapevolezza di sé.

 

 

 

Ufficio Stampa: Fausto Bisantis

Progetto “On the Street

Via Lucrezia della Valle 117

Website: www.eurekaonthestreet.it

E-mail: progettonthestreet.cz@gmail.com

Coordinatore di Progetto:

Cristina Nisticò

 

IL M° MASSIMO SCALZO ANCORA A LEZIONE DAL GRAND M° YUAN ZUMOU.

Un altro seminario con il Gran M° Yuan Zumou,  ha visto coinvolto il M° Massimo Scalzo, direttore tecnico dell’Istituto Studi e Ricerca Wushu – Kung Fu di Soverato, in un ulteriore studio e perfezionamento del Kung Fu – Wushu ed in particolare sulle tecniche di presa, lotta e proiezioni, attraverso il progetto “Shou Bo”, branca del Kung Fu – Wushu che si occupa in modo ancora più approfondito del lavoro corpo a corpo, lavoro  tecnico che ha dato poi origine a tutte le discipline di Lotta  corpo a corpo orientali.Si è trattato di un evento di alto profilo tecnico che ha coinvolto praticanti intenti a migliorare ulteriormente questo particolare ramo del vasto repertorio tecnico del Kung Fu-Wushu, repertorio comprendente ogni tecnica e strategia di colpi di braccia, gambe, prese, lotta e proiezioni, caratteristica tecnica tipica e comune a tutti gli stili di Kung Fu-Wushu, parte integrante della millenaria tradizione marziale cinese, che può essere sviluppato al meglio solo attraverso uno studio approfondito e se si possiede già un bagaglio tecnico genuino di studio e buona padronanza dell’arte marziale cinese.L’evento ha visto impegnato il Maestro Scalzo ad  apprendere e migliorare ulteriormente concetti e nozioni tecniche e teoriche ancora più profonde e di alto livello, dove sono stati ancora preziosi ed importanti gli insegnamenti del Gran Maestro Yuan Zumou, un Maestro unico nel suo genere, 76 anni di età,                     “tesoro tecnico storico” vivente, un esempio di cultura, umiltà e concretezza esemplare, sicuramente uno dei più grandi esperti al mondo del settore, il quale confida anche nella passione e nel lavoro di ricerca e sviluppo da parte del Maestro Scalzo, grande ricercatore nel campo del Kung Fu – Wushu, per non far sparire un così importante e antico aspetto dell’Arte Marziale Cinese, che purtroppo sta andando sempre meno praticato per colpa di una pratica sempre più superficiale, che tende ad andare sempre più verso le mode del momento rispetto alla pratica di un’arte marziale, come il Kung Fu – Wushu, che richiede studio, perseveranza e umiltà, per dare i suoi veri frutti. Il Maestro Scalzo, tra l’altro direttore ricerca e didattica della storica accademia Nazionale Wushu-Kung Fu di Catanzaro Sala del M° Capo Scuola Alfredo Giuliano, sempre alla ricerca della formazione e del miglioramento, impegnato a tempo pieno nello sviluppo professionale del Kung Fu – Wushu,  si è messo subito ancora a lavoro per innalzare ulteriormente il suo livello di conoscenza, la qualità del suo centro studi soveratese e di tutto il Gruppo WASAC Italia, che grazie ai suoi incessanti aggiornamenti a contatto diretto con Maestri di altissimo livello, può garantire agli studenti più perseveranti e ai veri appassionati, avanzamenti e specializzazioni non comuni, che possono non avere praticamente fine.    Presso l’accademia di Catanzaro Sala, l’Istituto di Soverato e tutte le scuole del gruppo WASAC Italia,  infatti, è già da qualche anno che è possibile studiare e praticare in modo ancora più approfondito le tecniche di lotta, prese e proiezioni attraverso il progetto Shou Bo, durante  le normali lezioni e attraverso seminari mirati, andando ancora ad incrementare il livello d’eccellenza tecnica del gruppo con programmi sempre in evoluzione e miglioramento tecnico scientifico.

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