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Cosa spinge una persona,a fuggire dalla vita quotidiana,composta da una famiglia,un lavoro,amici,hobby,relazioni sentimentali ed affettive,e scegliere invece di essere suo malgrado uno spirito libero,un senza fissa dimora,che li porta a girovagare in giro per il mondo,vivendo una vita di stenti e dormendo sotto un ponte o nel caso di metropoli affollate,nelle stazioni ferroviarie?
Difficile spesso,come in questi casi, dare risposte logiche,di passaggio a Montepaone lido Patrizie Mathieu di anni 54 e di nazionalità Belga della città di Blanchenbergè,che suo malgrado ha scelto la vita da “clochard”,Patrizie è una donna di una bellezza sfiorita,bionda e con un paio di occhi azzurri dove traspare tanta serenità ,vestita un po’ retrò con una camicia leopardata e una gonna lunga con stivaletti gira con l’inseparabile carrello dopo ha posto tutta la sua vita,tutta in una valigia,Patrizie con tre figli maschi e una femmina,da anni è in giro per l’Europa,divorziata,con un diploma di estetica alle spalle,si mantiene con quello che trova in giro,vendendo vecchi giocattoli e vivendo di piccole offerte,ma il suo è uno sguardo fiero e dignitoso,non chiede niente a nessuno,lei arriva come nel caso di Montepaone lido,si posiziona in un angolo della piazza e mette in bella fila i suoi oggetti destinati alla vendita,con l’inseparabile gatto “Cichito”rigorosamente tenuto al guinzaglio e il cane “Cichita”che gli tengono compagnia nel loro peregrinare giornaliero,e subiti tanti curiosi attorno a Patrizie manifestando solidarietà,lei come dice quando può e quando glielo consentono dorme in piccole pensioni che accettano anche i suoi piccoli amici,diversamente da donna vissuta non rimane male ad un rifiuto,sicuramente ne ha vissuto tanti sulle sue spalle,ma dorme dove capita,le stelle e la luna complici di questo modo libero di vivere. La condizione di senzatetto (ma talvolta viene usato il termine inglese homeless, cioè persona senza casa o senza fissa dimora) abitualmente definita come barbone, è una situazione nella quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza. Questo le distingue dalle persone appartenenti ad una cultura nomade (come il popolo Rom, noti come zingari o tzigani) per le quali questa condizione (assieme alla vita in una comunità chiusa ed al collettivismo sociale) è un fatto normale e con una storia antica.Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto in quanto nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita.
Articolo e foto di Gianni Romano