>Montepaone – rotatoria pericolosa.

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Sono numerose le segnalazioni fatte al comune di Montepaone,per la pericolosa rotatoria,costruita da poco tempo in seguito alla nuova lottizzazione di via don Luigi Sturzo,una rotatoria costruita da privati e realizzata unitamente al completamento di aree standard,come marciapiedi ed altri lavori occorrenti alla nuova zona lottizzata ed interessata a costruzioni di civile abitazione,ma quello che lamentano i numerosi residenti è che manca assolutamente la segnaletica che dovrebbe fare circolare le macchine in senso rotatorio,ma così non è ,in assenza della apposita segnaletica,questo nonostante siano già decine gli incidenti successi proprio grazie a questa assenza di informazione stradale.Pericoloso è l’accesso veicolare,anche in virtù del fatto che anche lo scuola bus comunale,deve necessariamente percorrere questo tratto di strada che inizia dal centro commerciale e arriva fino alle nuove zone urbanizzate e già densamente abitate.

Articolo di Gianni Romano

>Montepaone – consiglio comunale

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Si è tenuto alla presenza del sindaco Massimo Rattà,il consiglio comunale nella consueta sede della delegazione comunale di Piazza San Francesco di Paola,un consiglio comunale caratterizzato dalla solidarietà espressa in aula sia dalla maggioranza che dal gruppo di minoranza,per il grave atto intimidatorio che ha visto coinvolto un funzionario comunale,con il ritrovamento sulla sua autovettura,di una testa mozzata di capretto con un biglietto recante minacce di morte,e sull’incendio sulle cui cause scatenanti sono in corso indagini da parte degli inquirenti per il rogo che ha distrutto l’autovettura del segretario del partito della rifondazione comunista,Antonio Staglianò, “Apriamo con la vicinanza e la solidarietà al nostro dipendente comunale e al segretario del partito di rifondazione comunista, Antonio Staglianò per i brutti episodi che abbiamo appreso dai giornali,queste le parole dell’assessore Annamaria Madonna, il nostro pensiero va sopratutto alle famiglie,continua Madonna,voglio pensare che questi atti, che condanniamo fortemente siano una bravata sicuramente non hanno nulla a che fare con la politica.”Ma il tema era quanto mai di attualità,ormai sono decine le autovetture che a Montepaone lido sono vittima di incendi per cause in corso di accertamenti,ed in questa ottica anche il gruppo di minoranza presente ai lavori consiliari,davano il loro contributo,per un tema come quello della sicurezza che mette d’accordo tutti,maggioranza e minoranza che con unità di intenti chiedono rafforzando la richiesta già fatta da anni dalla maggioranza di un presidio stabile di forze dell’ordine. Si passava quindi all’ordine del giorno con la lettura e la discussione dei punti oggetto di trattazione in aula,e passando ai punti all’ordine del giorno arriva un buona notizia per la città, con un contributo di 44mila euro da investire per le pompe di sollevamento del datato impianto di depurazione che saranno installate in località Casinello,e tanti sono stati i gravi problemi accaduti in quella area,come spesso lo sversamento stradale di liquidi fognari non ancora trattati,a causa del blocco delle pompe delle stazioni di sollevamento,il troppo carico di lavoro estivo,rende la condotta e le pompe non idonee a svolgere il compito per cui sono state posizionate all’origine,e su questa scorta il gruppo di minoranza si è astenuto dal votare questo punto,secondo loro le due pompe interessate sono insufficienti a fronte delle quattro occorrenti,e difatti nel periodo estivo,quando il flusso turistico è molto presente, si è verificato spesso il blocco di qualche pompa.A riconoscerlo sia il sindaco Massimo Rattà ,che il responsabile dell’ufficio tecnico comunale,Francesco Ficchi,che hanno ribadito in aula che continueranno a chiedere alla regione Calabria il finanziamento per il progetto già presentato per la creazione di una rete alternativa,bisogna ricordare che alla condotta fognaria montepaonese,ad oggi sono cinque i paesi contermini collettati,cosa questa che naturalmente crea collassi continui all’impianto di convogliamento. Si è discusso dello sportello Unico per le attività produttive di Montepaone, tra le tre opzioni disponibili,il comune sceglie di associarsi in forma libera mantenendo alto il potere decisionale e di controllo dal comune capofila che sarà Soverato. Si passava alla relazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno,l’adeguamento e l’avvio delle pratiche per il regolamento dell’albo pretorio,cosa questa che impone agli organi amministrativi l’adeguamento alla legge 69/2009,per la istituzione dell’albo pretorio on line.


Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – riunione consiglieri provinciali.

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Ancora una volta Montepaone lido, si conferma come punto di aggregazione politica,e al centro del vasto comprensorio del soveratese. Presso la delegazione municipale situata in piazza San Francesco di Paola,si è tenuto un incontro tra consiglieri provinciali del basso jonio per discutere di varie problematiche,tra queste è stata analizzati dai consiglieri provinciali presenti,Massimo Rattà che di Montepaone è anche sindaco,Marziale Battaglia,Enzo Bruno,Pino Madia,Leo Pisano,Cosimo Femia e Riccardo Bruno,la relazione illustrativa che la prefettura di Catanzaro ha elaborato per la ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi provinciali,questo ai sensi dell’articolo D.L. 25/1/2010,recante interventi urgenti concernenti gli enti locali,convertita in legge n°42/2010,in considerazione che nella provincia di Catanzaro i collegi passeranno dagli attuali trenta a ventiquattro.

Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – al via i lavori per la strada di collegamento San Angelo – Bricà.

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Aggiudicati e pronti per l’inizio,i lavori di completamento della strada di collegamento da località San Angelo a quella di Bricà,a darne notizia il primo cittadino Massimo Rattà,dopo regolare gara di appalto,è risultata vincitrice l’impresa “Immobiliare Nobel srl”,di Longo Nicola,amministratore unico,con sede a Cesena.I lavori in oggetto riguardano il completamento del ponte e della strada di ricongiungimento tra le località adiacenti il fiume “Grizzo” la strada una volta ultimata permetterà finalmente la viabilità tra due zone che al momento sono impossibilitate al traffico veicolare,un fermo naturale causato dall’assenza del ponte,cosa questa che ultimata renderà le due località marine fruibili da numerosi residenti.L’importo dei lavori è di 199 mila euro,il responsabile del procedimento dell’ufficio tecnico è Saverio Russo,mentre sarà a cura dell’ingegnere Caruso Adele Sisina e dell’architetto Migliano Felice Francesco la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza.

Articolo di Gianni Romano

>Montepaone – presentato a Verolanuova(BS)il libro di Salvatore Montillo.

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La soddisfazione del sindaco di Montepaone ,avv. Massimo Rattà.

Viva soddisfazione nella comunità montepaonese,per la presentazione del libro “Verolanuova tra passato e futuro”,una cittadina industriale in provincia di Brescia,il libro scritto dal giornalista professionista Salvatore Montillo,nato proprio a Montepaone e partito alla volta di Brescia per lavoro,con una laurea in filosofia in una tasca e nell’altra la tessera da giornalista diventata poi da professionista con la sua attività presso la televisione”il sole 24 ore” e lo stesso giornale con le pagine degli enti locali,ed economia.Il libro,presentato dal comune di Verolanuova(BS) in un auditorium pieno fino all’inverosimile,ripercorre in uno spaccato del tempo dagli anni 50 inizio della depressione economica,fino ai giorni nostri,dove la sfida industriale diventa vincente,diventando la zona del bresciano il vero motore economico italiano,ed in questo grande è professionale è stato il lavoro di Salvatore Montillo che è riuscito a ripercorrere tappe,sentire gli industriali dell’epoca,gli amministratori di ieri e di oggi,per capire e divulgare quali le potenzialità di una terra come quella della provincia di Brescia vocata al lavoro.Cosa narra il libro di Montillo,un racconto analitico fatto di date significative da parte di chi,come gli amministratori dell’epoca,capirono prima di altri quali e quanti passi erano da eseguire da subito per fare uscire Verola dalla povertà endemica di una zona di campagna,diventando quella che è oggi,la parte ricca della provincia di Brescia,con industrie affermate e conosciute in tutto il mondo,tante le parole di apprezzamento per il libro scritto da Salvatore Montillo,nell’auditorium,da parte del sindaco di Verolanuova,Carlotta Bragadina,dall’assessore provinciale Stefano Dotti,dall’assessore alla cultura Paolo Colosini e dal dirigente scolastico Giancarlo Bornati.Ed ancora la soddisfazione del funzionario nazionale del ministero del tesoro Angelo De Vito,presente alla presentazione del libro di Montillo, e pienamente soddisfatto del libro,un libro dicevano in molti che spiega la strategia vincente per come da realtà depressa sia diventato quella che è oggi sotto gli occhi di tutti,una città vocata al lavoro con alte professionalità riconosciute,è il caso dell’industriale Gianfranco Nocivelli una realtà con ben 22 mila dipendenti con 28 stabilimenti sparsi in tutto il mondo,ma la soddisfazione maggiore è stata quella espressa dal sindaco di Montepaone avvocato Massimo Rattà, per un cittadino di Montepaone che è riuscito a farsi strada nonostante il periodo di crisi che investe tutta la penisola,con la sua grande professionalità,del resto anche nell’auditorim erano state spese parole toccanti”Salvatore Montillo è un giornalista professionista venuto da lontano,intelligente ed in grado di scrivere un libro che ha raccontato di una terra non sua, e che pure gli appartiene per l’umiltà e la severità con cui ha scelto di documentare il tutto con analisi mai prive di verifica”un pezzo di storia bresciana,ma con il cuore della terra calabrese,lontana, ma sempre presente nei pensieri di Salvatore Montillo.

Articolo di Gianni Romano
 

>Montepaone: Il Comune di Montepaone vince la causa contro un’utente della strada

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INSIDIA STRADALE: NON SEMPRE E’ RISARCIBILE IL DANNO

Importante pronuncia del Tribunale di Chiaravalle C.le in materia di risarcimento danni causati da insidie stradali con la quale ha stabilito che non tutti gli incidenti causati dalla presenza di buche sull’asfalto sono risarcibili ma solamente quelli che presentano determinati requisiti.La vicenda ha origine dalla chiamata in giudizio innanzi al Tribunale di Chiaravalle C.le del Comune di Montepaone da parte della sig.ra A. T..Tale chiamata in giudizio veniva motivata dal fatto che l’Ente convenuto, omettendo di effettuare la regolare manutenzione su una strada di sua proprietà, aveva provocato la caduta dalla propria moto della signora A.T..Per effetto di tale caduta la stessa lamentava danni fisici e per tale motivo chiedeva la condanna del Comune di Montepaone. Tale assunto veniva contestato dall’Ente convenuto che con il proprio legale di fiducia avv. Marino SANNIA metteva in evidenza che nel caso concreto non sussistevano i presupposti per poter ottenere il risarcimento richiesto e cioè la non visibilità e la imprevedibilità del pericolo.Aderendo alla tesi sostenuta dall’avv. SANNIA il dott. Francesco ROSSINI ha stabilito, rigettando la richiesta della sig.ra A.T., che il Comune di Montepaone non ha alcuna responsabilità nell’accaduto.Tale sentenza riveste particolare importanza alla luce del fatto che i Comuni troppo spesso sono chiamati in giudizio per questioni simili ed altrettanto troppo frettolosamente, magari per la superficialità con cui viene affrontata la questione, subiscono condanne, superficialità da cui il dott. ROSSINI, giovane magistrato da poco insediatosi al Tribunale di Chiaravalle C.le, è rimasto immune.

Articolo di Gianni Romano

>Montepaone- la vicenda del Giardino dei Sensi,diventa un film-documentario per la Papero-fundacion”L’altro lato de “Il Giardino dei Sensi”.

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Basta guardare il documentario “L’altro lato de Il Giardino dei Sensi” per capire come un progetto audiovisivo, nato in un modo, finisca il suo percorso in una maniera insolita, inaspettata. E’ quello che è capitato all’emergente regista Luca Maria Michienzi con questo suo ultimo breve reportage. “La storia raccontata, ci spiega Michienzi, doveva essere incentrata sulla quotidiana attività estiva de “Il Giardino dei Sensi”, noto e frequentato cocktail bar della costa jonica catanzarese, situato a Montepaone Lido”. In questa porzione di costa è conosciuto il movimento notturno per coloro che vogliono passare le serate dei mesi estivi in giro tra locali, pub e discoteche. Proprio per questo, Michienzi si organizza con i gestori del locale, per girare un piccolo documentario da presentare al concorso “Il mio bar” (sul sito internet www.PamperoFundacion.it), con la finalità di mostrare il bel movimento di persone, l’alta professionalità dei gestori del bar e l’eccellenza dei servizi offerti nell’ambito della ristorazione e della somministrazione di bevande alcoliche. Ecco, però, che dopo un paio di giorni di riprese, il locale subisce uno stop da parte delle forze dell’ordine che, con un provvedimento d’urgenza, chiudono l’attività del locale, intendendo tutelare il riposo delle abitazioni circostanti. Le riprese non si interrompono. E quello che ne viene fuori, una volta montato il materiale filmico, è la pacifica protesta attuata dai gestori del locale che si vedono ingiustamente privare del loro diritto a lavorare nei giorni più caldi (è proprio il caso di dirlo) della stagione estiva. La riflessione di fondo, che si evince dallo short-doc, è indirizzata proprio alle questioni del turismo balneare di un territorio così naturalmente predisposto a offrire servizi turistici. Su cosa investire nel futuro? Su servizi rivolti al cittadino/turista che viene in vacanza esclusivamente per riposare oppure bisogna rivolgersi ad un turista più dinamico che ha voglia di divertirsi e godere dell’attività dei locali notturni? In questo senso il messaggio arriva forte e chiaro in quanto lo spettatore rimane colpito dall’incapacità normativa di tutelare da un lato i diritti dei privati cittadini e dall’altro i diritti di lavoratori che con onestà e alta professionalità si impegnano a garantire a turisti e cittadini servizi basati su criteri di qualità ed eccellenza. Il rischio di piccole e serie realtà commerciali è di imbattersi difficoltà insormontabili a volte per mano di chi, invece, dovrebbe avere tutto l’interesse di garantire uno sviluppo sostenibile per il bene del territorio”. Rimane l’iniziativa del concorso che vede il reportage caricato on-line sul sito www.PamperoFundacion.it fino al 30 novembre 2010, e disponibile per la votazione del pubblico che conosce le buone prassi de “Il Giardino dei Sensi” e che si sente di sostenere l’iniziativa di Michienzi. Ad oggi lo short-doc risulta essere il più votato e commentato tra tutti i video in gara. Segno questo dell’apprezzamento. Il racconto filmato si chiude con la pronta e ingegnosa iniziativa dei proprietari del bar che per non perdere il lavoro dei giorni più importanti del mese di agosto realizzano un paio di serate speciali proprio nella piazzetta antistante il locale (da qui il titolo che mette in rilievo il passaggio all’altro lato della strada e alle questioni che riguardano l’organizzazione e la gestione di una attività commerciale). Questa veloce soluzione ha garantito il lavoro ai dipendenti del cocktail bar e ha evitato di mandare in fumo la tanto attesa stagione estiva, che poteva rivelarsi, al contrario, disastrosa. Uno degli interrogativi che colpisce di più lo spettatore rimane, comunque, l’incapacità normativa di coniugare le esigenze dei privati cittadini e di chi, invece, svolge attività che garantiscono servizi in zone votate al turismo balneare concentrato nei mesi estivi. La vicenda de “Il Giardino” si conclude con il dissequestro da parte dell’autorità giudiziaria, e con il conseguente annullamento del provvedimento contestato ai gestori del locale. totale del pubblico per la qualità dei contenuti e delle immagini.

Articolo  di Gianni Romano

>Montepaone – Mathieu Patrizie

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Cosa spinge una persona,a fuggire dalla vita quotidiana,composta da una famiglia,un lavoro,amici,hobby,relazioni sentimentali ed affettive,e scegliere invece di essere suo malgrado uno spirito libero,un senza fissa dimora,che li porta a girovagare in giro per il mondo,vivendo una vita di stenti e dormendo sotto un ponte o nel caso di metropoli affollate,nelle stazioni ferroviarie?

Difficile spesso,come in questi casi, dare risposte logiche,di passaggio a Montepaone lido Patrizie Mathieu di anni 54 e di nazionalità Belga della città di Blanchenbergè,che suo malgrado ha scelto la vita da “clochard”,Patrizie è una donna di una bellezza sfiorita,bionda e con un paio di occhi azzurri dove traspare tanta serenità ,vestita un po’ retrò con una camicia leopardata e una gonna lunga con stivaletti gira con l’inseparabile carrello dopo ha posto tutta la sua vita,tutta in una valigia,Patrizie con tre figli maschi e una femmina,da anni è in giro per l’Europa,divorziata,con un diploma di estetica alle spalle,si mantiene con quello che trova in giro,vendendo vecchi giocattoli e vivendo di piccole offerte,ma il suo è uno sguardo fiero e dignitoso,non chiede niente a nessuno,lei arriva come nel caso di Montepaone lido,si posiziona in un angolo della piazza e mette in bella fila i suoi oggetti destinati alla vendita,con l’inseparabile gatto “Cichito”rigorosamente tenuto al guinzaglio e il cane “Cichita”che gli tengono compagnia nel loro peregrinare giornaliero,e subiti tanti curiosi attorno a Patrizie manifestando solidarietà,lei come dice quando può e quando glielo consentono dorme in piccole pensioni che accettano anche i suoi piccoli amici,diversamente da donna vissuta non rimane male ad un rifiuto,sicuramente ne ha vissuto tanti sulle sue spalle,ma dorme dove capita,le stelle e la luna complici di questo modo libero di vivere. La condizione di senzatetto (ma talvolta viene usato il termine inglese homeless, cioè persona senza casa o senza fissa dimora) abitualmente definita come barbone, è una situazione nella quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza. Questo le distingue dalle persone appartenenti ad una cultura nomade (come il popolo Rom, noti come zingari o tzigani) per le quali questa condizione (assieme alla vita in una comunità chiusa ed al collettivismo sociale) è un fatto normale e con una storia antica.Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto in quanto nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita.


Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone centro: raccolta firme contro il parroco

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Un malumore continuo,diffuso sfociato in questi giorni con la raccolta di firme in una lettera contro il parroco della chiesa matrice dell’Immacolata a Montepaone centro storico,tra l’altro una delegazione si è recata di persona da S.E. Mons. Antonio Ciliberti per discutere di questa situazione che si protrae da tempo,”anni di mortificazioni all’ombra di una chiesa,si legge in questa lettera,che da centro di programmazione pastorale e cura delle anime,diventa il simbolo del parlare e disgregamento di un paese ricco di valori e tradizioni quale Montepaone centro storico,anni di andirivieni,continua la lettera, dalla curia vescovile di tanti che hanno gridato e continuano a gridare il disagio e la sofferenza di una comunità che vuole una serenità spirituale ormai perduta,una parrocchia continua,la lettera che riesce a resistere a tutte le intemperie,e soprattutto al suo parroco che ormai,si legge nella lettera ha consolidato la sua presenza da ben 27 anni,monopolizzando e rendendo il luogo di culto suo patrimonio personale,dimenticando che fuori di essa c’è una comunità che ha bisogno di amore,crescita nella fede e carità,don Pino Mazzolari,continua la lettera osservava che dovremmo amarci meno ma trattarci meglio.””Forse,continua la lettera ,non sanno presso la curia vescovile di Catanzaro,che se il popolo di Dio dovesse accorgersi che comportamenti non ordinati,da parte dei suoi ministri diventano inciampo alla fede dovrebbero essere riveduti e se reiterati o disobbediti dovrebbero essere sradicati per non indurre molti a smarrirsi,con quali conseguenze soprattutto nei giovani che hanno già uno smarrimento nella ricerca di una verità viva e non velleitaria,il pastore della nostra diocesi,continua la lettera,ha chiesto buon senso e auspicato un cambiamento per il parroco della nostra comunità di Montepaone centro,in merito a quello che sembrerebbe un problema di poco conto,ma che in realtà continua la lettera,in tanti anni sta distruggendo quanto di buono ancora conserva questa comunità,soprattutto nella presenza dei giovani che oramai stanno crescendo,prendendo insegnamenti dal parroco,che si è autoriconfermato per altri 25 anni per potere portare a termine il suo lavoro maniacale nel tenere pulita la sacrestia ,per poi chiudere i battenti e buttare le chiavi,lasciando chissà quali manoscritti,se dunque dall’interno dell’ambiente curiale,continua la lettera si è preferito mantenere il silenzio,a meno che gli spropositi non arrivassero a livelli insormontabili,continua la lettera,gli interrogativi del paese sono molteplici e ormai è un mormorare continuo,chi parla di protezione da parte di figure presenti in curia,chi di legami forti anche con altri vescovi,chi trova sbigottimento per questo silenzio e non agire da parte del vescovo che porta anche ad una repulsione verso la sua persona quale pastore della diocesi.””Come è evidente,continua la lettera la chiesa non ne esce bene da questa incredibile faccenda,forse auspicare un intervento dell’olmo centenario che rappresenta tutti i montepaonesi,l’albero della libertà,emblema del passaggio dalla tirannia alla presa di coscienza della collettività,la vicenda in questione ,conclude la lettera,continua ad aprire una ferita nel cuore e nella intelligenza dei credenti di Montepaone,che non sappiano se,e quando potrà mai rimarginarsi.”

Articolo di Gianni Romano

>Montepaone: ennesima discarica nell’alveo del fiume “Grizzo”.

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Ancora una volta l’alveo del fiume “Grizzo”a Montepaone lido,si presenta in tutta la sua pericolosità,difatti ancora oggi è oggetto di una pericolosa discarica che si sta autoalimentando in modo sempre più pericoloso,difatti nella discarica,è presente l’amianto sotto forma di numerose lastre di Eternit,che visto l’alto grado di tossicità ampiamente provata devono essere smaltiti da personale qualificato dell’ASL e ditta autorizzate e non,come in questo caso abbandonate nell’alveo di un fiume,dove oltre che il famigerato Eternit,sono presenti in gran numero carcasse di copertoni,gli immancabili frigoriferi,materiale da risulta,vecchi divani e un vasto repertorio di mobili usati,nonostante il comune di Montepaone abbia una convenzione con la ditta “Schillacium”che effettua la raccolta della RSU,che a titolo del tutto gratuito preleva le vecchie cose e gli ingombranti,evitando così il formarsi di autentiche bombe ecologiche come in questo caso,visto che a breve gli alvei dei fiumi da secchi rigagnoli,diventeranno micidiali corsi d’acqua in piena con tutto il loro carico di acqua e fango,ma con il letto dei fiumi ostruito da queste montagne di rifiuti,le esondazioni saranno all’ordine del giorno.Ma il pericolo maggiore è la presenza tossica di Eternit, I manufatti in cemento-amianto, tubazioni o lastre comunemente chiamati con il nome dell’azienda di Casale Monferrato che li produceva, non solo non si sono rivelati di vita eterna come il nome indicava, ma anche causa di gravi problemi per la salute dei lavoratori e per l’ambiente. La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto che normalmente sono legate alla malta cementizia. E’ ormai dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un ben preciso tumore polmonare (il mesotelioma pleurico). Per evitare inutili allarmismi si precisa che i maggiori pericoli di esposizione avvengono nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti viene meno la funzione del legante.I materiali rimossi sono considerati rifiuto pertanto devono essere conferiti in discarica autorizzata. Non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento.


Articolo e foto di Gianni Romano



 

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