>Montepaone- ausiliari del traffico con bici elettriche.

>
Arriva la bella stagione,e con questa si riempie di turisti la città di Montepaone,di conseguenza aumenta il traffico veicolare,subito in servizio gli ausiliari del traffico ma con una buona notizia in più,a pattugliare e controllare gli automobilisti ci saranno gli agenti con le biciclette elettriche in dotazione al comune di Montepaone,vigilare sì,ma con il rispetto per l’ambiente.



Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – Rubrica viaggio nei borghi: Montepaone centro storico

>

Continua il nostro viaggio,nei borghi intatti calabresi,questa volta tappa a Montepaone centro storico,il nostro accompagnatore in questo viaggio nella storia,è il docente dell’istituto salesiano Saverio Candelieri,un vero e profondo conoscitore della storia locale,Montepaone è una ridente cittadina in provincia di Catanzaro con una popolazione di 4.454 abitanti e con un territorio di 16,95 Kmq. Confina con i comuni di Soverato, Montauro, Gasperina. Arroccato su una collina a circa 360 m.sl.m affacciandosi sullo scenario limpido del Golfo di Squillace si erge il centro storico. È parere di tutti gli storici calabresi che Montepaone sorse sulle rovine dell’antica Aurunco, verso valle, non lontana dall’attuale centro storico. Certo è difficile stabile con precisione la fondazione di Aurunco e tra le ipotesi formulate vi è anche quella che vuole Aurunco come gemmazione degli Aurunci laziali arrivati fin qui e stanziatisi nella piana compresa tra l’attuale Montepaone Lido e Pietragrande, accanto alla piana di Sajnaro o Sanguinario (confinante, a sud, con il torrente Beltrame). Si narra che qui si affrontarono, in una sanguinosa battaglia, Annibale e i consoli romani Marco Claudio Marcello e Tito Quinzio Crispino durante la seconda guerra punica. Lo storico Giovanni Domenico Tassone ci porta notizia di un documento nel quale si parla dei beni attribuiti alla Certosa di Serra San Bruno e afferma che: “Quel casale, ossia la terra di Monte Pavone, 
un tempo Arunco fu dato in successione e che in seguito gli abitanti si trasferirono in un luogo più elevato per difendersi dalle incursioni dei Turchi”. Altre testimonianze ci vengono dalle scritture del Giovanni Fiore che nel 1514 scrive: «Un uomo vecchio, qual vantava un’età d’anni cento fece una deposizione al Regio Fisco nella quale affermava che l’oggidì Monte Pavone fosse l’antico Adunco». Ed è probabile che l’antica Aurunco trasferitasi più a monte, abbia mutato il proprio nome in Montepavone, con riferimento, molto probabilmente, alla «bellezza della positura». Si incomincia ad avere notizie di Montepaone a partire dal XII secolo quando era annoverato tra i possedimenti di Santa Maria d’Arsaffia. Nel 1094, infatti, il conte Ruggero il Normanno cedette al monastero di Santo Stefano del Bosco tre villaggi: Arunco, l’odierno Montepaone, Montauro ed Olibano, l’odierna Gasperina. Di quel mondo monastico sopravanzano i ruderi dell’antico complesso di San Nicola de Potamo legato al nome di Basilio Scamardì santo monaco italo-greco che a Montepaone ebbe i natali ricordato in calendario il 4 novembre . Dal XII sec. in poi si parlerà di Montepaone e non più di Aurunco o Monte Pavone .Questo assetto si protrasse fino al 1486 quando il generale di Calabria Federico D’Aragona assegnò il feudo di Montepaone ai coniugi Giacomo Carbone e Citarella Ritondo. Nel 1497 fu assegnata al principato di Squillace. Nel 1506 passò nelle mani di Galeotto Caraffa per essere infine alienato in favore della certosa di Serra san Bruno fino al 1806. Interessante per determinare la veridicità della storia di Annibale, potrebbe essere il ritrovamento, nell’ottobre 1951 dopo un alluvione, in una voragine apertasi nel letto del fiume Grizzo, una grande anfora d’argilla contenente un teschio umano appartenente ad un uomo importante ucciso in battaglia e decorato all’onore militare.Gli storici del periodo pensarono che il teschio fosse quello del console Marcello probabilmente per il fatto che a motivo della morte di molti soldati il fiume Grizzo assunse la denominazione di Milites e qualcuno ha pensato di poter ritenere che tra quei soldati ci fosse lo stesso console Marcello. Nel 1594 Montepaone subì un’incursione da parte dei Saraceni di Sinan Bascià Cicala che, convertitosi all’Islam, sottopose a funeste scorrerie, seondo le testimonianze dell’epoca, molti paesi sulla costa ionica. Una leggenda vuole che tra le altre ruberie i Saraceni, cercarono di trasportare anche la campana della chiesa matrice, ma quando la nave salpò a poche centinaia di metri dalla riva affondò. I violenti terremoti del 5 novembre 1659 e del 5 e 7 febbraio 1783 che portarono dstruzione e morte in tutta la Calabria non risparmiarono neppure Montepaone che dopo entrambi i terremoti riportò gravi danni calcolati allora in 3000 ducati. Particolarmente violento fu, inoltre, il terremoto dell’8 marzo 1783, accompagnato da un terribile maremoto. Le cronache dell’epoca non registrano a Montepaone nè vittime nè danni. La popolazione montepaonese, riconduce l’unicità dell’evento al patrocinio della Vergine Immacolata, tutt’oggi festeggiata in questo giorno e titolare della chiesa parrocchiale, ricostruita dopo il 1783, e che al proprio interno conserva una tela del Seicento, raffigurante la Madonna del Rosario attribuita ad Ippolito Borghese, una bellissima tela raffigurante l’Immacolata in gloria con Laudi, arredi sacri ed ostensori in argento del settecento. Al Risorgimento italiano anche Montepaone diede il suo contributo nelle persone di Domenico Cundari e don Saverio Fera. Innumerevoli furono le personalità illustri che qui ebbero i natali, ma certamente la più rappresentativa è quella di Saverio Mattei, soprannominato il Beccaria calabrese, poeta arcadico, giurista, biblista, linguista musicologo, grande amico del Metastasio. I libri poetici della Bibbia e La chioma di Berenice sono le sue opere più rappresentative. Nacquero a Montepaone anche Gregorio Mattei, giacobino, figlio di Saverio e protagonista della Rivoluzione Partenopea insieme al cugino Luigi Rossi, poeta, morti a sacrificio della patria, Gregorio Di Siena, prete e letterato; Fra Serafino (Arcivescovo di Otranto), Francesco Antonio Spadea (Vescovo di Aquino e Pontecorvo), il già ricordato San Basilio Scamardì, Salvatorina Casadonte, eroica missionaria, morta a Cuevo in Bolivia e Mario Squillace, prete, giornalista e scrittore. Le case natali di questi illustri personaggi sono ancora conservate nel centro storico laddove in Piazza Immacolata, adiacente al sagrato della chiesa matrice e alla casa di Saverio e Gregorio Mattei vi è il secolare olmo, l’albero della libertà, testimone orgoglioso degli anni della repubblica napoletana del 1799. Poco distante sorgono i palazzi Pirrò, Rossi, e la chiesetta dell’Addolorata edificata sul luogo in cui sorgeva la più antica chiesa intitolata probabilmente a San Francesco di Paola. A 7 Km, verso il litorale ionico, si incontra la moderna Montepaone Lido. Fino a circa 30 anni fa, era chiamata Muscettola, ed era una piccolissima frazione composta da una stazione ferroviaria, un bar, un negozietto di generi alimentari, po
chissime case ed una chiesetta intitolata a San Giovanni Battista fatta costruire nel 1928 da Giovanni Catuogno, generoso possidente del luogo. La nuova moderna chiesa parrocchiale è anch’essa intitolata al Precursore e la sua festa si celebra il 24 giugno. Oggi, Montepaone Lido è un centro turistico dotato di valide attrezzature alberghiere e ricettive, meta privilegiata, nel periodo estivo di un gran numero di turisti italiani e stranieri.

Articolo e film di Gianni Romano

>Montepaone – assessore all’ambiente Roberto Sestito

>

Arriva la bella stagione,e con questa si riempie di turisti Montepaone,prese letteralmente d’assalto le belle ed attrezzate spiagge,stabilimenti balneari pronti e disponibili a dare il meglio di sé,grande anche la ricettività di Montepaone che risulta ai primi posti per numero di posti letto,dell’intera provincia. Ma le priorità di una città sono molteplici,ed in questo la nuova amministrazione comunale in carica si sta distinguendo per volontà e voglia di fare,il nuovo sindaco Francesco Froio unitamente al presidente del consiglio Massimo Rattà ha individuato quali i problemi e quali i possibili correttivi,tra questi merita sicuramente “un posto al sole”il giovane ma già navigato politicamente assessore all’urbanistica e ambiente Roberto Sestito,dal momento del suo insediamento tanto è stato fatto,lui in prima persona si è recato sui posti dove erano presenti e maggiori le criticità,quali le pulizie delle strade,centrali e periferiche,la pulizia della spiaggia con un apposito mezzo pulisci spiaggia,fatto finalmente prima che arrivassero i turisti,e non,come spesso avveniva, durante o dopo,anzi come tende a ribadire l’assessore Roberto Sestito,questa pulizia dell’arenile si farà anche nel mese di agosto,ma ancora il posizionamento di appositi cassonetti per la raccolta di indumenti usati destinati ad associazioni di volontariato onlus. Il ripristino delle biciclette elettriche destinate al corpo della pulizia municipale,agenti che vigileranno sul territorio muniti di biciclette ecologiche,questo certo da parte dell’assessore al ramo è un segnale di massimo rispetto per l’ambiente,ma tanti sono i progetti in itinere che stanno cambiando il volto di Montepaone,la vastità del suo territorio spesso crea problematiche legate al suo controllo e monitoraggio,specialmente sul caso di improvvisate discariche abusive,ma il comune e l’assessore Roberto Sestito corrono ai ripari,individuata un’area dove smaltire gli ingombranti,l’area in questione è a Montepaone lido dove è allocato il dismesso depuratore comunale,grandi container verranno posizionati,per non permettere a nessuno di creare dispari a cielo aperto,certo siamo ancora all’inizio,ma visto il buon risultato c’è di che stare tranquilli. 

Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – torneo estivo di Taekwondo.

>

 Si è svolta a Montepaone Lido, presso la palestra della scuola media, la seconda edizione del torneo estivo di Taekwondo ITF-CSEN per bambini e ragazzi, organizzata dal Maestro Pantaleone Clericò in collaborazione con la Palestra Exedra. Circa 50 giovanissimi praticanti hanno preso parte alla manifestazione, rappresentando le palestre di 4 diversi comuni che hanno scelto la direzione tecnica del Maestro Clericò: il centro Taekwondo Gasperina dell’Istruttore Voci, l’accademia Arti Marziali di Cariati con gli Istruttori Grasso e Greco, La Palestra Exedra (con il beniamino di casa) l’Istruttore Giuseppe Siciliano e naturalmente l’asd Gymnasium di Montauro del Maestro Clericò e degli Istruttori Fabienne Aiello e Salvatore Paone.I giovanissimi Atleti hanno dato vita ad uno spettacolo entusiasmante e divertente al cospetto del folto pubblico intervenuto, che ha manifestato il proprio gradimento applaudendo continuamente i giovani campioni e dimostrandosi divertiti dallo spettacolo che gli stessi hanno offerto. Estremamente gradita la presenza del Dottor Francesco Denardo, presidente provinciale dello Csen (ente di promozione sportiva riconosciuto dal coni), che nel suo intervento ha ribadito i valori formativi dello sport di base, e la grande valenza di questo tipo di manifestazioni per la promozione della disciplina e per la crescita personale psico-fisica dei nostri giovanissimi praticanti.Dopo lo schieramento iniziale e l’esecuzione dell’inno italiano che ha emozionato tutti i presenti, la competizione ha preso il via con la gara di forme tradizionali; a seguire le gare di combattimento che hanno visto i giovani atleti affrontarsi con grande grinta, tecnica e soprattutto con il massimo rispetto delle regole e dell’avversario!Il momento sicuramente più simpatico e partecipato è arrivato alla fine, con i percorsi per i più piccoli (bambini di 6,7 e 8 anni) consistente in esercizi ginnici vari come slalom e salti di cerchi ed ostacoli, alternati a tecniche di rottura eseguite su vari bersagli.Alla fine le premiazioni; oltre agli attestati di riconoscenza per la collaborazione dimostrata all’istituto comprensivo, all’amministrazione comunale di Montepaone, al presidente dello CSEN, si sono susseguiti sul podio a ricevere le medaglie conquistate i vari atleti.Particolare premiazione con un Buono Vacanze di ELEDOFE al migliore atleta, il giovanissimo montaurese Fabrizio Bellocci (7 anni) che ha conquistato ben tre medaglie d’oro.

Articolo e film di Gianni Romano

>Montepaone – grande successo di presenze per il concerto dei “MATTANZA”.

 

Piazza San Francesco di Paola in pieno centro a Montepaone lido, si è riempita di suoni e di colori in occasione delle celebrazioni a riuscita festa di San Giovanni Battista,patrono della cittadina jonica, la Libera Associazione Culturale L’A.R.C.A. di Montepaone, con il sostegno del CSV(Centro Servizi al Volontariato) della provincia di Catanzaro, ha organizzato il 2° Festival di Musica Etnica con il concerto  – CU NON HA NON E’ – dei MATTANZA.
Dal palco il concerto del gruppo dei “Mattanza”ha dato vita ad una serata fatta di balli e di gente che ha partecipato con grande allegria all’evento.Mattanza, dallo spagnolo matanza, strage, derivato da matar, uccidere,il gruppo dei “Mattanza” con il leader Mimmo Martino,ha dato vita ad un concerto ricco di suoni e di cultura,La matanza denunciata dalle note e dai ritmi dei MATTANZA è quella della cultura, della storia, delle tradizioni. Una mattanza che deve essere evitata con ogni mezzo, perché, come recitano a conclusione di ogni concerto “un popolo senza storia è come un albero senza radici. È destinato a morire”. Dal 1976 i musicisti che compongono i MATTANZA (nome ufficiale dal 1997, scelto da Mimmo Martino, cantante e leader del gruppo) lavorano per valorizzare la cultura popolare, attraverso un linguaggio musicale nuovo e accessibile a tutti. La loro strumentazione prevalentemente acustica pone l’accento sull’etnocidio in atto ormai da decenni: i concerti, caldi e pieni come solo il Sud sa essere, trattano tematiche specifiche del Mezzogiorno, riscoprendo testi, filastrocche, proverbi, poesie e ninne nanne altrimenti sconfitte nell’oblio dell’impoverimento culturale. La storia dei MATTANZA è come l’individuazione delle radici: faticosa, fatta di piccole scoperte e di grandi ricerche. L’incontro con il professor Luigi Lombardi Satriani fece concretizzare la costituzione del “Gruppo di Ricerca Popolare Tommaso Campanella”. Paese dopo paese, concerto dopo concerto, la ricerca iniziava a dare i propri frutti: dai ricordi degli anziani prendevano vita altri testi che andavano ad arricchire il repertorio.A caratterizzare i MATTANZA è l’irresistibile crocevia di suoni e liriche che attingono dalla tradizione popolare calabrese con tutta la potenza della saggezza antica, ma con la freschezza di una nuova concezione musicale, solo in parte etnica, molto di più visione ellittica di atmosfere sonore e paesaggi melodici. Dopo l’uscita di “Razza Marranchina” nel 1997, frutto di esperienze diverse legate alla storia non scritta della Calabria, il gruppo inizia un’intensa attività “live” dalla quale scaturirà anche il progetto “Cantu da Passioni”. Nel 2003 i Mattanza tornano in studio per produrre “Nesci Suli”, disco/manifesto di altissimo impatto emotivo, summa dell’originalissimo rapporto con la tradizione popolare e la raffinatezza dei suoni e delle composizioni. Due brani di questo lavoro saranno in seguito inseriti nella compilation “Etno 1”, voluta dagli ideatori della fortunata trasmissione radiofonica Rai Radio1 “Demo”. Si auto producono “Viaggio” nel 2005 e la IWM pubblica una loro raccolta “Il Meglio…” nel 2010. Capaci di performance dal vivo di altissimo spessore, i MATTANZA ricevono diversi riconoscimenti, tra cui il premio Anassilaos 2004 per la musica, già assegnato a Manuel De Sica e Riccardo Muti. Ospiti al “Lamezia Demofest” organizzata da Demo in collaborazione con Ruggero Pegna nel luglio 2006 vengono premiati con l’ “Etnodemo Award” come miglior gruppo etnico della trasmissione “Demo” di Radio1 Rai, ideata e condotta da Michael Pergolani e Renato Marengo. Questi alcuni dei festival e delle rassegne di cui sono stati protagonisti: “Festival dello Stretto” Reggio Calabria (2002); “Cous Cous Fest” San Vito Lo Capo (TP) (2002); “Suoni dal Mondo Etno-Blues” Canistro (AQ) (2003); “Kalàka Folkfestival” Miskolc (Ungheria) (2004, 2005); “Paleariza” Ammendolea Condofuri (RC) (2004); “Emigrantimmigrati” Paola (CS) (2004); “Taranta Power” Caulonia (RC) (2004); “Dombos Fest” kiskunhegyes (Serbia) (2005); “Canti, Cunti e altre Storie” Messina (2005); “Taranta Fest” Milo (CT) (2005); “Musica Etnica dal Mondo” Aci s. Antonio (CT) (2006); “Lamezia Demo Fest.

Articolo e film di Gianni Romano

>Montepaone – annullo filatelico per i 150 anni unità d’Italia

>

 Domenica 26 giugno a Montepaone, la Libera Associazione Culturale L’A.R.C.A. ha promosso l’emissione di un trittico di cartoline celebrative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con annullo filatelico speciale, alla presenza di Vincenzo Nicoletti e Luigi Simone, funzionari di Poste Italiane. L’iniziativa dal titolo: I luoghi della memoria – Esserci per non dimenticare – L’OLMO di Montepaone: Albero della Libertà, ha riscosso particolare interesse e curiosità. Nello specifico, Giovanna Vecchio, Presidente L’ARCA, ha evidenziato che “finalità dell’iniziativa è quella di pubblicizzare e storicizzare l’evento per mantenere viva la memoria del Risorgimento Italiano, ovvero il sacrificio di uomini e donne, che con l’intrapresa comune, hanno valorizzato il nostro patrimonio di umanità, civiltà e cultura e a cui è segno di civile responsabilità rendere sempre omaggio per non dimenticare e per dire basta a guerre e sopraffazioni.Si è scelto come soggetto della cartolina filatelica l’OLMO secolare di Montepaone proprio perché, sopravvissuto alle intemperie, alle incursioni, alle infestazioni di parassiti e funghi, è ancora lì, fiero e maestoso, ad impreziosire Piazza Immacolata e a ricordarci che anche un borgo calabrese come Montepaone ha partecipato con i suoi eroi e martiri, personaggi illustri e gente comune, alla battaglia contro la tirannide e l’oscurantismo per l’affermarsi della libertà, del senso di appartenenza ad un’unica nazione, dei diritti di cittadinanza.Valori, questi, che oggi si ripresentano più pressanti alla luce anche delle dinamiche determinate dai flussi migratori, che impongono una riflessione seria sul rapporto in essere tra cittadino e stato e sulle misure orientate ad includere, piuttosto che ad escludere gli immigrati da quel sentimento nazionale in cui buona parte di noi ancora si riconoscono.L’Olmo di Montepaone è l’ultimo degli “Alberi della Libertà” sotto ai quali si celebravano i momenti più importanti della comunità; per i cittadini di Montepaone ha un’enorme valenza storico-sociale: esso rappresenta l’albero della libertà, l’emblema del passaggio dalla tirannia alla presa di coscienza collettiva dei diritti civili; dalla sottomissione all’affermazione della volontà popolare e della libertà di pensiero.Si tratta di alberi che vennero piantati nel 1799 dalle popolazioni per festeggiare la fine del potere dei Borbone. Per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia abbiamo sentito il dovere civile e l’obbligo morale di dedicare all’Albero della Libertà di Montepaone l’annullo filatelico anche per ricordare illustri patrioti e rivoluzionari montepaonesi: Gregorio Mattei e Luigi Rossi, entrambi giustiziati a Napoli, in piazza Mercato, pochi mesi dopo la nascita della Repubblica Partenopea; Gregorio Di Siena, sacerdote e poeta di ispirazione liberale, la cui coerenza di pensiero e azione con gli ideali del risorgimento gli costarono la sospensione a divinis dal suo ufficio sacerdotale”

Articolo e foto di Gianni Romano
                       
 

>Montepaone – festa padronale di San Giovanni Battista,in concertala”Zona Briganti”.

>

Tante,tantissime le presenze a Montepaone lido per la festa di San Giovanni Battista patrono della cittadina marina,giostre,luminarie e bancarelle con prodotti tipici,locali pubblici presi letteralmente di assalto,per un assaggio della stagione estiva,ed in questo Montepaone si è ,come sempre,fatta trovare pronta in tutta la sua bellezza,grazie ad un comitato feste,si è riuscito come ogni anno a programmare una festa di livello,in piazza San Francesco di Paola dal palco,il concerto della “Zona Briganti”,il concerto live,si intitola “Balla ca te passa” il nuovo Tour di Zona Briganti promosso dall’Associazione Zona Briganti del Savuto – ZB Produzioni.Il successo avuto con l’esperimento musicale “Ritmu Novu” che combina le culture tradizionali del popolo Calabrese con generi che appartengono al mondo contemporaneo della World Music, ha proiettato il gruppo nella top-ten delle classifiche del circuito Mondadori Music.Il percorso intrapreso da Zona Briganti anni fa, sta iniziando a trovare riscontro nelle piazze e nel pubblico. Non importa l’età o i disagi sociali che quotidianamente fanno perdere il sorriso alle persone, non importa la preoccupante disoccupazione specialmente giovanile o il sentirsi sfruttato dopo una giornata intensa di lavoro, quando la sera si esce di casa, i protagonisti attivi del mondo amano rilassarsi il più possibile e trovano nella musica tradizionale un rifugio, uno scudo da tutti questi problemi e l’energia ritmica della musica di Zona Briganti si traduce nella frenesia del ballo rituale della tarantella, d’origine Calabrese ma ormai patrimonio del sud, capace di resistere per millenni a invasioni, sfruttamenti, umiliazioni, malesseri che il popolo calabrese e tutto il sud hanno subito nel corso della sua storia. .Oggi il vento sembra essere cambiato, si percepisce, sia nei giovani che negli adulti, la necessità di aggrapparsi a qualcosa che sentono proprio. Nelle inutili competizioni che nascono tra regioni della stessa nazione insorgono fazioni che non fanno altro che rallentare drasticamente un processo di unità nazionale iniziato 150 anni fa ma che ancora oggi non è arrivato a compimento.In queste battaglie tra nord e sud ecco che si fa strada la cultura, l’arte che si accolla una responsabilità immensa, si propone di ricucire le ferite lasciate dal passato, dalle numerose guerre civili che questa terra ha avuto mettendo pace ad antichi dissidi tra vaste aree dell’Italia, come quelle sorte nel 1800 tra Regno di Napoli e Piemontesi. Zona Briganti si fa interprete di un movimento che non ha confini territoriali, aperto allo scambio culturale con ogni regione del mondo. Da ogni cultura Zona Briganti cerca di trarne la massima conoscenza di tecniche, usanze, riti perché proprio questi elementi vanno a costituire la Cultura popolare,a Montepaone lido questo gruppo ha portato una ventata di musica popolare e di successi,che è riuscita a coinvolgere i tanti presenti in grandi balli collettivi,come la tarantella.
 

Articolo e film di Gianni Romano  

>Montepaone – PROCESSO DI COSTITUZIONE DEL PARTENARIATO DEL G .A. C. MEDIO IONIO.

>

Nasce,nella sala consiliare della delegazione del Comune di Montepaone sita in Piazza S. Francesco da Paola in Montepaone Lido,la prima riunione del partenariato istituzionale e socio-economico per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno,Approvazione documentazione tecnico-amministrativa per la presentazione della proposta di candidatura;    Approvazione e sottoscrizione del protocollo di intesa per la costituzione del GAC(gruppo azione costiero) Medio Ionio, Assume la Presidenza della riunione il Presidente del GAL Serre Calabresi, Ing. Renato Puntieri. Funge da segretario verbalizzante il Dott. Gregorio Muzzì.Sono presenti allo scopo,il GAL Serre Calabresi, rappresentato dal Presidente Ing. Renato Puntieri, dalla D.ssa Carolina Scicchitano, responsabile amministrativo e finanziario del GAL, dall’arch. Guido Mignolli, Diretto Tecnico, Dott. Gregorio MUzzì, responsabile del monitoraggio e del controllo;il GAL Valle del Crocchio, rappresentato dal Presidente Dott. Franco Colosimo e dal Direttore Pantaleone Mercurio;l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, rappresentata dal cons. delegato Marziale Battaglia;-    il Comune di Catanzaro, rappresentata dal consigliere delegato dott. Ivan Ciacci;-    le Amministrazioni Comunali dell’area costiera della fascia ionica compresa tra il Comune di Botricello ed il Comune di Guardavalle;i rappresentati del settore ittico e loro associazioni;i rappresentanti del settore sociale,economico e ambientale.Il Presidente del GAL Ing. Renato Puntieri introduce i lavori facendo il punto sullo stato di attuazione della proposta di costituzione del GAC Medio Ionio che è ormai in fase di arrivo con la predisposizione ed approvazione da parte del partenariato del protocollo di intesa e della documentazione tecnica-amministrativa necessaria per la presentazione della candidatura. Il Presidente Puntieri, quindi, informa i presenti sui contenuti essenziali del protocollo di intesa e della proposta progettuale per la costituzione del GAC e propone all’Assemblea la candidatura del Presidente Franco Colosimo quale capofila del partenariato. Interviene l’Avv. Massimo Rattà, presidente del Consiglio Comunale di Montepaone,e consigliere provinciale, il quale porge il saluto dell’Amministrazione apprezzando la strategia del progetto che è finalizzata a rivalutare e valorizzare dell’aree costiere. Interviene il Presidente Colosimo che sottolinea la sinergia e la ottima collaborazione avuta con il GAL Serre Calabresi, ringraziando il suo Presidente per la proposta di candidare il GAL Valle del Crocchio quale ente capofila del costituendo GAC Medio Ionio ed assicurando il suo impegno personale e della struttura del GAL per la presentazione di una ottima proposta di candidatura in linea con le indicazioni del bando regionale .Seguono gli interventi dei delegati del partenariato istituzionale e socio economico che esprimono posizioni di apprezzamento per l’approccio di condivisione del processo partenariale, degli obiettivi e delle finalità del Piano di Sviluppo.Sentiti gli interventi dei presenti e dopo ampia e approfondita discussione, l’assemblea, all’unanimità dei presenti,con delibera di approvare la documentazione tecnico-amministrativa per la presentazione della proposta di candidatura;approvare e quindi, sottoscrivere, il protocollo di intesa per la costituzione del GAL Medio Ionio. Continuano le iniziative volte alla crescita del territorio creando allo scopo,iniziative in essere come questa.

articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – Torneo estivo della scuola calcio.

>

Continuano con grande successo di pubblico,le iniziative della scuola calcio dell’USD Montepaone calcio,una società in grande crescita con oltre duecento tesserati e un valido staffa che,come in questa bella iniziativa ha ancora una volta colto nel segno,fare divertire i bambini e le loro famiglie,per una bella giornata di sport.Fortemente voluto da Antonio Lombardo, e sapientemente organizzato da Dino Antonio Trocano, rispettivamente responsabile ed istruttore della scuola calcio dell’USD Montepaone calcio, sabato 18 e domenica 19 giugno scorsi si e’ svolto sul manto erboso dello stadio comunale di Montepaone lido,di via Mannis il 2° torneo progetto bambini destinato alla ctg. piccoli amici (5-8 anni).E sono state ben dieci, le squadre che hanno preso parte ai 20 incontri disputati: Audax, Cardinale calcio, Casciolino 2007, CZ Lido 2004, circolo parrocchiale Davoli, Kennedy J.K. Mole’ 1999, Montepaone calcio “a” e “b” (con i 50 tesserati solo per questa ctg.)  e Soverato FC.Nessuno ha vinto e nessuno ha perso,questo lo spirito del torneo,il bambino inteso come soggetto e non come oggetto,consapevole che i grandi devono dare certamente dei comportamenti responsabili,e così è stato,infatti alcuna classifica e’ stata stilata a fine torneo e le suddette squadre sono state premiate in egual modo con coppa e medaglie per tutti i partecipanti.Hanno premiato i circa 150 bambini impegnati nel torneo, i componenti della federazione italiana gioco calcio settore giovanile e scolastico,la delegazione zonale di Soverato ossia il delegato Gustavo Sangiuliano, il componente Rino Di Lorenzo ed il giudice sportivo Piero Marincola.Dopo la premiazione, per la gioia di grandi e piccini, ricco rinfresco offerto dai genitori dei bambini dell’ USD Montepaone calcio.Al termine grandi consensi, da parte degli oltre 500 spettatori tra addetti ai lavori e genitori, ricevuti dall’entourage della scuola calcio dell’USD Montepaone calcio per la perfetta organizzazione, per il divertimento offerto e per aver messo in risalto più l’aspetto ludico della manifestazione a discapito di quello agonistico.

 Articolo e foto di Gianni Romano

>Soverato – finale del torneo di calcio “OVER 30”vince la squadra del Ghiottone.

>

Vince per il secondo anno consecutivo il prestigioso torneo di calcio “OVER 30”,la squadra del ristorante – pizzeria “Il Ghiottone”di Montepaone lido,il torneo è organizzato dall’instancabile Pino Scalamandrè,per questa edizione targata 18,diventa dunque maggiorenne il torneo che si disputa al Campo di calcio,”Nunzio Marino”nei pressi del lungomare Europa,la squadra ha fatto vedere buone individualità come l’attaccante Saverio Tuccio,meglio conosciuto come l’uomo ragno,ma come tiene a sottolineare il capitano della squadra,Nicola Fiorentino è stata la vittoria del gruppo,a sollevare la prestigiosa coppa tutta la  squadra,ancora una volta e per il secondo anno consecutivo si è dimostrata più forte di tutti,andando forse anche contro i pronostici,un torneo che inizia a settembre e che si svolge nei fine settimana con la presenza di centinaia di appassionati al campo,la formazione del “Ghiottone”è composta dai calciatori, Amelio, Fiorentino N.Aprile, Aiello,Fiorentino,Fulginiti,SgròG. Tuccio,Sgrò E.,Giangrazi,Singlitico,Mancuso,Voci,Squillacioti,Montillo,Fiorentino P. Leotta,Crispino,Condito,Mercurio,Trocano,Scicchitano,appuntamento al prossimo anno e se dopo il detto,non c’è due zenza tre,staremo a vedere se la squadra del ghiottone,detentrice della coppa saprà riconfermarsi come la più forte.

Articolo e foto di Gianni Romano
1 168 169 170 171 172 211