>Montepaone – è morta nonna “Cicinuzza”,104 anni

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E’ morta all’età di 104 anni,Cecilia Antonia Gualtieri,per tutti nonna “Cicinuzza” a Montepaone centro storico,Cicinuzza era la persona più anziana di Montepaone che vanta numerosi centenari,per la qualità della vita dei piccoli centri, che aiuta ad arrivare a questo importante traguardo,al suo compleanno numero 100,era stata preparata una grande festa al comune con tanto di fiori,una targa e una grande torta,festeggiata oltre che dai suoi parenti,anche da molte persone della cittadina jonica,i funerali si sono svolti presso la chiesa matrice dell’Immacolata a Montepaone centro storico,la santa messa è stata celebrata dal parroco don Francesco Rattà.


Articolo di Gianni Romano


 

>Montepaone – palazzo Cesare Pirrò,lavori per 772 mila euro.

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Come ridare vita ai centri storici collinari,spopolati grazie alle migrazioni degli anni 70,paesi popolati solo da persone anziane e da giovani in fuga alla ricerca di una posizione economica tale da impedire questo viaggio verso terre lontane?Un modo è quello di ridare dignità a questi centri storici,creare condizioni lavorative, tali da portare sviluppo e che siano volano di benessere,ed un questa ottica a Montepaone centro storico è partito l’appalto per un importo di ben 772 mila euro,per ristrutturare l’antico e storico palazzo Cesare Pirrò,situato al centro del paese e sede del consiglio comunale,ora questo importante progetto riguarderà non solo il palazzo,ma bensì le aree di pertinenza con la allocazione di strutture che possano ospitare centri culturali,espositivi e di laboratorio,creando certamente una condizioni di possibile lavoro,per i giovani presenti. Bando di gara con la procedura aperta in applicazione del principio del prezzo,più basso. Codice identificativo gara 2810371782,a darne notizia il responsabile del procedimento Saverio Russo responsabile dell’ufficio tecnico comunale,e Vista la propria precedente determinazione n. 38, del 21/06/2011, di autorizzazione a contrarre, con la quale è stato approvato lo schema di bando di gara ed il relativo disciplinare per l’affidamento dei lavori di:RECUPERO PALAZZO CESARE PIRRO’ (CIG) 2810371782,Visto il «Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture», emanato con D.Lgs. 12/04/2006, n. 163 e successive modificazioni; Visto il «Capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici», adottato con D.M. 19 aprile 2000, n. 145 e successive
modificazioni, per le parti non abrogate;Oggetto dell’appalto,Luogo di esecuzione dei lavori Lavori di recupero Palazzo Cesare Pirro,Via Luigi Rossi, Montepaone – Catanzaro 5 6a – 7 Natura ed entità dei lavori -Caratteristiche generali dell’opera Importo dei lavori a base d’appalto € 750.000 ,00, oltre € 22.500,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Lavorazioni di cui si compone l’intervento (Art. 118, comma 2 del codice dei contratti). I lavori devono essere iniziati entro 10( Dieci) giorni dalla consegna. Termine ultimo per l’ultimazione dei lavori I lavori devono essere ultimati entro 240 giorni (diconsi duecentoquaranta giorni) naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna. Il disciplinare di gara contenente le norme integrative del presente bando,relative alla modalità di partecipazione alla gara, alle modalità di compilazione e presentazione dell’offerta, ai documenti da presentare a corredo della stessa ed alle procedure di aggiudicazione dell’appalto nonché gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza,il capitolato speciale di appalto e lo schema di contratto sono visibili presso Ufficio Tecnico comunale Settore Lavori Pubblici durante l’orario di ufficio. In relazione al disposto dell’art. 243-bis del Codice dei contratti, introdotto dall’art. 6 del D.Lgs. 20.03.2010, n. 53, le ditte interessate sono invitate ad informare, con le modalità ivi previste, questa stazione appaltante della presunta violazione e della intenzione di proporre un ricorso giurisdizionale.L’omissione della comunicazione costituisce comportamento valutabile ai fini della decisione sulle spese di giudizio nonché ai sensi dell’art. 1227 del codice civile.

Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – discariche abusive,parla il sindaco Francesco Froio.

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Sindaco Dott. Francesco Froio

“Vorrei ringraziare vivamente tele jonio,e il Quotidiano della Calabria, ed i promotori del servizio televisivo mandato in onda qualche giorno fa sulla discarica abusiva in località bricà’,queste le parole del sindaco Francesco Froio, sarebbe anzi auspicabile che tale reportage venga riproposto piu’ volte in questo periodo, per sensibilizzare tutti i cittadini, residenti e non che puntualmente, ogni anno in questo periodo, e non solo in località Bricà , si rendono responsabili di tali assurdi episodi, che certo non fanno bene ne’ all’immagine, ne’ all’ambiente, ne’ al turismo ,continua Froio, di Montepaone. l’assessorato all’ambiente del comune di Montepaone già da tempo ha emanato due ordinanze: la prima nella quale si individuano tempi, luoghi, e modalità di conferimento dei rifiuti ingombranti, cioè materassi, elettrodomestici, mobili che vanno depositati solo di domenica sera, in prossimità dei cassonetti, in quanto la ditta provvede al ritiro degli stessi ogni lunedì mattina; la seconda nell’ ‘individuare nel vecchio depuratore in disuso, nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdì, il luogo di deposito di erba, e tutti i prodotti di pulizia di ville e giardini. nonostante ciò assistiamo quotidianamente alla violazione di questi basilari norme comportamentali e di rispetto,continua Froio, nei luoghi nei quali viviamo e dove in estate accogliamo i nostri ospiti. quindi e’ davvero auspica che queste immagini vengano riproposte spesso, in modo che, chi si rende responsabile di questi danni possa, nel vederli, vergognarsi delle proprie azioni. possa vergognarsi chi, come successo qualche giorno fa, noncurante del cartellone di divieto di discarica e colto in flagrante e richiamato da una signora dotata di spiccato senso civico, si e’ addirittura permesso, con arroganza e offeso in malo modo. ed e’ proprio al corretto senso civico della maggior parte dei nostri concittadini che ci appelliamo affinché segnalino alle autorità competenti (vigili, uffici comunali, carabinieri) qualsiasi episodio di mancato rispetto delle più elementari norme di pulizia e di igiene e di offesa al decoro della nostra cittadina. L’amministrazione comunale intanto,continua Froio, oltre alla azione di prevenzione con l’emanazione delle norme precedentemente citate ha messo in essere una serie di azione di controllo e di repressione con sanzioni anche pesanti per chi elude le norme esistenti,continua Froio, resta la constatazione e l’amarezza,in diverse occasioni espresse dal sottoscritto, che non ci può essere crescita fino a quando non si considererà gli spazi pubblici alla stessa stregua della propria dimora, fino a quando cioè non si comporterà per le strade, per le piazze,nei giardini, sulla spiaggia ,conclude il sindaco Francesco Froio,così come ci si comporta nella propria casa e nella propria famiglia.”

Articolo di Gianni Romano

>Montepaone lido – alla discoteca il “Tempio di atlantide” show della cantante INNA,unica tappa per centro sud. Migliaia di presenze.

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Iniziata alla grande la programmazione del “Tempio”mitica discoteca di Montepaone lido,tra le più grandi e quotate del mezzogiorno d’Italia,sabato giorno dell’apertura sul mega palco, la special guest live show”Inna” con lo spettacolo –the best dance singer in the word-la programmazione estiva continua giovedì 28 luglio con il “club dogo” e domenica 14 agosto con “Sean Paul,mentre per mercoledì 17 agosto è previsto “Lucendo”danza kuduro,la prima serata coincisa con l’esibizione di Inna ha dato il via al programma estivo del noto locale. Riguardo all’origine del suo nome d’arte”INNA”,racconta che durante l’ infanzia il nonno era solito chiamarla Inna, e per questo motivo scelse il suddetto appellativo. Si evince da sue dichiarazioni che l’amore per la musica le è stato trasmesso dai suoi familiari. [1] Da adolescente Inna ascoltava una grande varietà di generi musicali: dall’ electro-dance, il suo genere preferito, alla musica di Christina Aguilera e Beyoncé. Ha studiato presso il Liceul economic Mangalia (una scuola superiore di Mangalia, ora chiamato Colegiul economic Mangalia). Dopo il diploma si iscrive presso la facoltà di Scienze Politiche di Costanta. Alla fine del 2007, però, Elena Alexandra firma un contratto con la casa produttrice rumena Play & Win e inizia a registrare le sue prime tracce. All’inizio del 2008, si presenta con “Goodbye” e “Sorry” all’ Eurovision Song Contest 2008, ma nessuna di queste riesce a superare la pre-selezione. Hot e il successo (2008-2010)[modifica]Il 12 novembre 2008, Inna ha pubblicato il suo singolo d’esordio Hot, che è stato prodotto dalla Play & Win, un trio rumeno di musica da ballo e uno dei produttori musicali leader in Romania.
Il singolo ha avuto un forte successo al Romanian Top 100 così come ha raggiunto la posizione numero cinque nel dicembre 2008. E’ diventato anche un successo airplay nei Paesi Balcani, prima di raggiungere il successo in tutta Europa e Medio Oriente. Il secondo singolo, intitolato Love, è stato rilasciato il 12 marzo 2009 e ha raggiunto la posizione numero quattro della Romanian Top 100 nell’aprile del 2009, superando i risultati di “Hot”. Inna ha ricevuto la Nomination del primo premio della sua carriera agli Eska Music Awards nel 2009, essere stata nominata per la Miglior Cantante e per il Miglior Singolo. Il 15 aprile 2009, Inna ha firmato un contratto con una prestigiosa etichetta discografica Americana, la Ultra Records. Il 12 maggio, Inna è stata candidata quattro volte alla MTV Romanian Music Awards, come Best Dance, Best Debut,Best Show e il premio speciale per Borderbreaker. Prima del suo enorme successo nella primavera del 2009, ha collaborato con Inna il DJ Rumeno e produttore Bob Taylor e insieme hanno inviato la loro canzone Deja vu alla radio Mainstream il 2 giugno 2009. E’ diventato un altro top ten al Romanian Top 100, piazzandosi al numero sette, nel luglio 2009. E’ stato anche un importante hit di successo in Moldavia, Bulgaria, Russia e Ungheria. Il brano ha venduto oltre 40.000 copie durante quella estate. Il 6 agosto 2009, Inna pubblicò il suo quarto singolo Amazing, una canzone originale registrata da Anca Badiu. Successivamente l’8 agosto 2009 ha pubblicato il suo album di debutto intitolato Hot. La canzone Amazing è diventata la canzone più di successo della sua carriera nel suo paese d’origine fino ad oggi, raggiungendo la numero uno della Romanian Top 100 nel mese di ottobre 2009. Nel marzo 2010, Inna ha promosso un quinto singolo dal titolo 10 Minutes e rilasciato invece nella radio rumena il 23 gennaio 2010.

Articolo di Gianni Romano

 

>Montepaone: la provincia e il comune presentano il concerto dei NEW TROLLS.

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Presentata nel corso di una conferenza stampa,l’evento che si terrà il 5 agosto a Montepaone lido,in occasione del concerto dei NEW TROLLS,a darne la notizia il presidente della provincia Wanda Ferro,che riesce sempre a programmare prima,e realizzare dopo, eventi di notevole spessore come questo che porterà a Montepaone lido,migliaia di appassionati,presenti oltre a Wanda Ferro,il sindaco Francesco Froio,il presidente del consiglio comunale Massimo Rattà,l’assessore alla cultura Salvatore Galati,il capo gruppo della maggioranza Felice Siciliano e il noto promoter Tonino Trapasso,da più parti è arrivata la soddisfazione per un evento che permetterà ancora una volta di fare veicolare nell’intera regione il nome di Montepaone turistica e pronta a ricevere le migliaia di presenze,già in passato aveva dato prova di questo,con i riusciti concerti di Antonello Venditti(50 mila presenze)Caparezza(15 mila presenze) Tour Arancio(20 mila presenze)Francesco Renga(20 mila presenze)Katia Ricciarelli(15 mila presene)il Cantagiro (15 mila presenze),ancora una volta Montepaone diventa centro del comprensorio per le sue attività,ricettività e manifestazioni come questa di assoluto livello.La prima formazione del gruppo, nota semplicemente come Trolls, nacque a Genova nel 1966 da un’idea di Pino Scarpettini (tastiere) e Vittorio De Scalzi (voce e chitarra). Nel gruppo comparivano anche Ugo Guido (voce e basso), Giulio Menin (batteria) e Piero Darini (chitarra e voce). Col nome “I Trolls” il gruppo incise, per l’etichetta La voce del padrone, il 45 giri Dietro la nebbia (lato B Questa sera). Seguirono, sempre nel 1966, Cherish e Il mondo che vuoi e altre cover ma con una diversa formazione e senza De Scalzi.L’esordio dei New TrollsNel 1967 il gruppo cambiò nome in “New Trolls”, con una nuova formazione: Vittorio De Scalzi (voce e chitarra), Nico Di Palo (voce e chitarra), Giorgio D’Adamo (basso), Mauro Chiarugi (tastiere) e Gianni Belleno (batteria e cori). Secondo una leggenda (smentita da De Scalzi), questa formazione fu scelta sulla base di un articolo pubblicato su un giornale genovese, in cui un critico musicale aveva elencato i migliori musicisti della città. È invece noto che la scelta di questa formazione avvenne in seguito a numerose vicissitudini; in un primo tempo dovevano appartenere al gruppo anche Renato Rosset (sostituito da Chiarugi) e Sergio Blandini (sostituito da Di Palo).Il gruppo iniziò a esibirsi nei locali cittadini, proponendo uno stile che univa elementi beat e psichedelici. Nella primavera del 1967 i New Trolls erano già sufficientemente noti da essere scelti da François Bonnier come gruppo di apertura dei concerti italiani dei Rolling Stones. Nello stesso periodo il gruppo incise il 45 giri ”Sensazioni/Prima c’era luce con cui i New Trolls vinsero il premio della critica al Festival di Rieti. Nel 1968 parteciparono al concorso Un disco per l’estate con il singolo Visioni/Io ti fermerò, che vendette oltre 200.000 copie. Sempre nel 1968 fu pubblicato il loro album d’esordio, il concept album dal titolo Senza orario senza bandiera.Nel 1969 i New Trolls approdarono al Festival di Sanremo con il brano Io che ho te, a cui seguirono altri due singoli di successo, Davanti agli occhi miei ed Una miniera. L’anno successivo fu pubblicato l’album New Trolls, che raccoglieva i singoli prodotti dal gruppo fino a quel momento. Nico Di Palo suona la chitarra con i denti (nell’introduzione di Visioni)La svolta progressiveIl 1971 fu un momento di svolta importante per il gruppo. Dopo aver partecipato nuovamente al Festival di Sanremo (con una cover del brano Una storia di Sergio Endrigo), il gruppo incise quello che molti critici considerano il loro capolavoro: Concerto grosso per i New Trolls. L’album è caratterizzato da sonorità ormai pienamente progressive, che uniscono elementi di musica classica a passaggi che ricordano le grandi band del progressive britannico dell’epoca (per esempio Jethro Tull e King Crimson). Il materiale di Concerto grosso fu scritto da Luis Bacalov, e la realizzazione dell’album vide la partecipazione di Maurizio Salvi.Nello stesso anno nacque il primo fan club del gruppo, con sede a Torino, in Corso Ferrucci 72. Fu uno dei primi fan club italiani (all’epoca la parola “fan” non era ancora di uso comune); tuttora in attività, è anche uno dei fan club più longevi d’Italia.TrasformazioniNel 1972, D’Adamo abbandonò il gruppo, sostituito da Frank Laugelli. Anche Maurizio Salvi divenne in questo periodo membro stabile dei New Trolls. Nel 1972, con questa formazione il gruppo pubblicò due album: Searching for a land e Ut. Seguirono alcuni anni in cui i membri del gruppo, per alcune divergenze sorte durante la registrazione di Ut, si dedicarono ad alcuni progetti paralleli: Di Palo, Laugelli, Salvi e Belleno ubblicarono l’album Canti d’innocenza canti d’esperienza, mentre De Scalzi e D’Adamo diedero vita ai New Trolls Atomic System con Tullio De Piscopo alla batteria, Renato Rosset alle tastiere, Giorgio Baiocco ai fiati, Ramasandiran Somusundaran alle percussioni, incidendo due album. In questo periodo inoltre De Scalzi si dedica all’attività discografica, fondando l’etichetta Magma, con sede a Genova e distribuzione curata dalla Dischi Ricordi.
Articolo di Gianni Romano

 

 

>Montepaone – centro storico: le iniziative parla l’assessore Salvatore Galati

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Come cercare di levare dall’isolamento i piccoli centri storici,spopolati da continue emigrazioni e abitati spesso solo da gente per lo più anziana?
È quello che si discuterà,oggi con inizio alle ore 20,presso palazzo Cesare Pirrò,sede abituale del consiglio comunale,a darne notizia l’assessore alla cultura e al centro storico,Salvatore Galati,questo in vista del prossimo consiglio comunale,si parlerà della riduzione dei costi di fabbricazione nel centro storico,proprio per incentivare e proporre di edificare case di civili abitazioni destinate a chi voglia vivere in un piccolo centro collinare ma, a due passi dal mare,e su questa piccola distanza si parlerà in aula anche della possibilità di istituire un servizio navetta del tutto gratuita,da e per Montepaone centro storico e le frazioni,e da qui a Montepaone lido.Sicuramente,le proposte saranno molteplici come le naturali problematiche,tipo quella della paventata chiusura della scuola nel centro storico,con gli accorpamenti si dovrebbe non correre questo rischio,ma sono anche tante le iniziative in itinere per cercare di ridare nuova linfa a centro di notevole importante storica,come quella di Montepaone ,che ha visto dare i natali ad illustri patrioti.

Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – riapre il Giardino dei Sensi.

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L’estate non può fare a meno del “giardino dei sensi”è questa,la risposta che hanno le migliaia di presenze giunte a Montepaone lido per la riapertura del noto locale situato in via nazionale,un tam tam che il popolo della notte ha fatto suo,creando una allegra e colorata movida,musica soft,i cocktail più celebrati,divanetti e comode sedute in rattan con grandi cuscini,candele profumate,e piante esotiche a fare da degno corollario alla bella serata,fatta di bella gente,con le mise giuste,abbronzati e sorridenti in pieno stile del “Giardino”.SEQUESTRATO e poi dissequestrato nell’arco di pochi giorni. Ma non era finita qui,eravamo rimasti così lo scorso anno, L’ordinanza firmata all’epoca dal primo cittadino parlava di problemi «sanitari, igienici e strutturali » riscontrati dagli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine. Era stato, infatti, proprio il noto locale di Montepaone Lido, nei giorni scorsi, ad essere raggiunto dal provvedimento di sequestro per due angoli bar posti nel cortile antistante il locale. «Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento» e «disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone» sono le contestazioni di cui dovrà rispondere il titolare della struttura. Adesso spetta al sostituto procuratore titolare del fascicolo, Simona Rossi, decidere quale nuova iniziativa avviare. Il provvedimento di sequestro, era stato emesso dopo una serie di controlli che le forze dell’ordine hanno programmato per tutta la stagione estiva lungo le strutture balneari e le discoteche della costa ionica. Soprattutto nella zona del soveratese. Non solo forze dell’ordine ma ad affiancare carabinieri, polizia municipale e gli uomini del Nucleo di polizia giudiziaria del Nisa, ci sono anche i tecnici dell’Arpacal. E l’informativa redatta dai tecnici dell’Arpacal sulle rilevazioni fonometriche effettuate nei pressi della struttura, avevano portato il sostituto procuratore a chiedere la convalida del sequestro della struttura. Nell’informativa in questione veniva ad essere rilevato come il locale in questione, avrebbe esercitato attività di intrattenimento senza le prescritte autorizzazioni, recando disturbo ai cittadini abusando di strumenti sonori oltre il limite consentito. Ed è anche per questo motivo che il gip aveva in un primo momento convalidato il sequestro locale. E solo il 9 agosto scorso, aveva accolto, l’istanza di dissequestro della struttura presentata dall’avvocato Nunzio Raimondi, chiamato a difendere il titolare del ristorante. Solo ieri pomeriggio, invece, è arrivata la nuova ordinanza firmata dal sindaco Massimo Rattà con cui si dispone la chiusura del locale, perché, la struttura, non avrebbe alcuni requisiti previsti dalla normativa in vigore. Continuano i controlli effettuati presso tutte le discoteche e i locali notturni presenti sulla costa ionica e che proseguiranno per tutto il periodo estivo. Questo era ieri,ora il “Giardino”grazie ad un mirato restyling riapre in tutto il suo fascino,la domande invece è un’altra,come fare turismo se non si può suonare e fare divertire le tante presenze,senza l’incubo di chiusure affrettate?.



Articolo e foto di Gianni Romano

>Montepaone – l’amministrazione partecipa all’ Avviso pubblico della Regione Calabria in forma associata con i comuni di Montauro e Gasperina

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POR CALABRIA FESR 2007-2013 – Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi finanziari per la realizzazione di centri raccolta di supporto della raccolta differenziata

Premesso che,queste le parole del sindaco di Montepaone,Francesco Froio, una maggiore salvaguardia del territorio e dell’ambiente e in particolare il raggiungimento dell’obiettivo di un maggiore quantitativo di raccolta differenziata corrispondono alle linee di indirizzo dell’Amministrazione comunale e al tempo stesso rappresentano un’opportunità di sviluppo economico e sociale per l’intero territorio comunale,la Regione Calabria – dipartimento politiche dell’ambiente – ha emesso l’avviso pubblico per l’assegnazione di contributi finanziari a favore di comuni, consorzi e/o forme associative di comuni e comunità montane, per la realizzazione di centri di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani; è intendimento delle Amministrazioni Comunali di Montepaone, Montauro e Gasperina dotarsi di un centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati, nel rispetto del D.M. 8 Aprile 2008 e s.m.i.;allo scopo,VISTO il parere favorevole di regolarità tecnico-contabile, rilasciato dal Responsabile dell’Area Tecnica, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000;Ad unanimità di voti; DELIBERA,1) Di dare avvio al procedimento per la partecipazione del Comune di Montepaone e dei Comuni di Montauro e Gasperina al bando regionale di cui in premessa per realizzare un centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati, nel rispetto del D. Lgs. 152/2006, al fine di evitare l’abbandono dei rifiuti in aree pubbliche non presidiate;Di associarsi nell’eventualità che il bando abbia esito positivo per la gestione associata della costruenda isola ecologica; Di nominare il Geom. Francesco Ficchì, quale Responsabile del Procedimento; Di delegare il Sindaco, quale rappresentante legale dell’Ente, a trasmettere alla Regione Calabria la documentazione richiesta per la partecipazione al bando unitamente alla relazione illustrativa della proposta progettuale di intervento, l’approvazione dell’iniziativa per la realizzazione del centro di raccolta il cui costo complessivo è di 111.804,00 € e di dare mandato al legale rappresentante di avanzare domanda di finanziamento; l’impegno alla partecipazione economica per un importo del 10,56% del costo complessivo,pari a 11.804,00 €, l’accettazione delle modalità di erogazione del contributo di cui all’art. 12 dell’avviso,pubblico regionale suddetto; l’impegno ad assumere a proprio carico ogni eventuale maggiore onere imprevisto o imprevedibile senza procedere ad alcuna riduzione quali – quantitativa dell’intervento approvato; l’impegno a rispettare il cronoprogramma previsto per la realizzazione del progetto,l’impegno a fornire ai competenti organi della Regione Calabria ogni ulteriore,documentazione richiesta in ordine alla proposta presentata; l’impegno ad eseguire l’intervento nel rispetto delle scadenze e condizioni fissate per il beneficiario finale nell’avviso pubblico di cui sopra.

Articolo  di Gianni Romano

>Montepaone – Rubrica il personaggio: l’arte del tatuaggio

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Arriva la bella stagione,e con questa la necessità di esibire corpi abbronzati,palestrati e tatuati,sì proprio tatuati,è la nuova tendenza a disegnare in modo indelebile e duraturo un disegno che racconti una storia o semplicemente fatto solo per il gusto di avere un tatuaggio,che racconti di sé.A Montepaone lido,è presente un vero maestro nell’arte del tatuaggio,Salvatore Narda,sposato e con due figli in tenera età,il suo studio prende il nome da -Enatà Tatto – ,proprio dal nome dei dio dei tatuaggi polinesiani,che predilige un solo colore,il nero e soggetti tribali,una condizione millenaria ancora in voga in Polinesia,gli antichi guerrieri era tutti tatuati in base al loro valore in guerra o nella caccia,ma anche le loro donne,bellissime e tatuate,ma solo in alcune parti del corpo,e precisamente dall’ombellico in giù, e se loro appartenevano ad un uomo,erano tatuate sul mento -il moko – come senso indiscusso di appartenenza,Salvatore Narda è un vero e profondo conoscitore dell’arte dei tatuaggi,lui ha studiato a Bologna presso lo studio di Marcello Zechini,Narda disegna a mano libera il soggetto tatuando con appositi inchiostri la sua arte di stile tribale, e che vede presenti nel suo studio,persone di tutte le età,giovani al primo tatuaggio,ma anche donne e persone mature che si avvicina a questa arte dell’esibire il corpo tatuato. I ragazzi polinesiani di 14 anni probabilmente aspettavano con agitazione il momento in cui la loro pelle veniva incisa dalle mani esperte dei tatuatori del villaggio. Essere tatuati significava maturare, diventare uomini o donne; avere coperte alcune parti, e con disegni ampi, significava essere potenti, nobili, valorosi; una donna tatuata era affascinante e desiderata. Questa storia sa di mari del sud, di isole tropicali, di mondi lontani. Questa storia sa di donne bellissime, guerrieri indomabili, navigatori infaticabili. Ma questa storia sa anche di aspre battaglie, conquiste e prepotenze. È la storia del tatuaggio, dal polinesiano tatau che vuol dire “battere” o “marchiare” e indica il picchiettare del legnetto sull’ago( una volta denti di squalo) per bucare la pelle. A Tahiti si racconta che l’arte di tatuare abbia un’origine divina. Durante il “Periodo Oscuro”, l’arte del tatuaggio è stata creata da due figli del dio Ta’aroa, Mata Mata Arahu e Tu Ra’i Po, che in seguito diventò il protettore delle arti. Le due divinità facevano parte di un gruppo di artigiani che comprendeva Taere, di grande abilità, Hina Ere Ere Manua, la luce sottomessa dal carattere impetuoso, la figlia più anziana del primo uomo, Ti’i, e della prima donna, Hina. Durante la maturità Hina Ere Ere Manua cambiò nome in Pahio e fu rinchiusa dalla mamma per preservare la sua verginità. I due fratelli Mata Mata Arahu e Tu Ra’i Po decisero di sedurla tatuandosi con un motivo chiamato Tao Maro Mata e riuscirono a incuriosirla a tal punto che Hina riuscì a fuggire dal posto in cui era rinchiusa, presa dalla irrefrenabile voglia di farsi tatuare.Così nacque l’arte del tatuaggio, all’inizio praticata solo dai figli di Ta’aroa, la più importante divinità tahitiana, che si decisero a tramandarla agli esseri umani. Così Mata Mata Arahu e Tu Ra’i Po divennero gli dei del tatuaggio. Gli artisti polinesiani prima di iniziare la cerimonia dei tatuaggi, invocano le due divinità affinché tutto vada bene e, in particolare, i disegni riescano bene. Ancora oggi i tatuatori custodiscono i ritratti delle due divinità all’interno dei loro laboratori. “Decorano i loro corpi con piccole incisioni, o pungendo la pelle con piccoli strumenti fatti di ossa e denti di animale. Le incisioni vengono colmate con una mistura blu scura o nera ottenuta dal carbone di una pianta oleosa. Questa operazione, chiamata dagli indigeni tattaw, lascia un segno indelebile sulla pelle. Generalmente viene applicata ai bambini dai dieci anni in su in diverse parti del corpo”. Così scriveva il capitano James Cook nel suo diario The Voyage in H.M.Bark Endeaver, di ritorno dal primo dei tre viaggi, compiuto nel 1771, che gli aveva permesso di scoprire l’isola di Tahiti. La breve descrizione di Cook introdusse il termine tattaw da cui sarebbe derivata la parola tattoo, “tatuaggio” in italiano.Ed è grazie ai ritratti di Sydney Parkinson e alla cronaca di Joseph Banks, anche loro della spedizione, che gli europei imparano a conoscere i corpi tatuati degli abitanti della Polinesia. E pensare che l’arte del tatuaggio era arrivata in Polinesia lungo un percorso di 4.500 anni che, dall’Egitto, ha toccato tutte le regioni dell’Asia. In verità, già prima del 1771 gli abitanti dell’Europa avevano avuto qualche “incontro ravvicinato” con esseri umani tatuati. Nel settembre del 1691, per esempio, i reali d’Inghilterra avevano potuto ammirare come un fenomeno da baraccone il primo uomo tatuato da testa a piedi sbarcato in Europa, il principe Giolo delle Filippine, catturato e trasportato a Londra dal grande pirata ed esploratore William Dampier che, a sua volta, l’aveva comprato dall’ufficiale di marina William Moddy. Il povero principe Giolo venne letteralmente esposto al pubblico a Londra e morì di vaiolo tre mesi dopo. Una piccola rivincita i tatuaggi se la presero qualche anno dopo, il capitano James Cook fu mangiato dagli indigeni hawaiiani nel 1779 e, dieci anni dopo, gli ammutinati del Bounty furono identificati e condannati grazie ai tatuaggi che si erano fatti fare sull’isola caraibica.

Articolo e foto di Gianni Romano
 

>Montepaone – Caso di buona sanità

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“Nella guerra dei numeri,che speranze hanno i deboli,se non brillare per un attimo,e poi tornare nell’oscurità”è l’inizio di una grande canzone di Renato Zero,”da un balcone improbabile vedo gli alberi crescere”continua la stupenda canzone,è vero,i deboli,le persone indifese brillano solo un attimo,ma è un attimo che dura tutta una vita,basta guardare negli occhi Rosalba Tuccio, di Montepaone,affetta da una malattia tremenda come la sclerosi laterale amiotropica,gambe e braccia paralizzate,senza l’uso della voce,anch’essa bloccata,senza potere avere la possibilità di comunicare con il mondo,ma non è il solito caso di malasanità,al contrario,quando si può,quando si vuole,quando la politica,quella buona si mette al servizio di chi soffre,e cerca come in questo caso di risolvere un grave problema,Si sa che le notizie negative fanno presa più di quelle positive che più delle volte sono date per scontate e sono quasi ignorate o vengono emarginate in piccoli trafiletti di seconda o terza pagina. Oggi,però, vogliamo raccontare una storia che riguarda la tanto “vituperata” sanità calabrese, bollata il più delle volte quale esempio di malasanità al cospetto dell’Italia tutta. La storia che vi segnaliamo è emblematica e nello stesso tempo significativa e potrebbe servire a sfatare certi luoghi comuni. Tutto ha inizio 4 anni fa quando la Signora Rosalba Tuccio, all’epoca 40 anni, sposata, mamma di due figli di professione Insegnante, comincia ad avvertire i sintomi di quella, che poi tutta una serie di accertamenti ed esami, hanno dimostrato che altro non essere “malattia del motoneurone” per dirla in parole povere Sclerosi Laterale Amiotrofica. La Signora prendeva atto dell’infausta diagnosi e conscia delle conseguenze che tale tipo di patologia comporta cerca di anticipare quanto più possibile gli eventi. Constatato che in Calabria all’epoca non esisteva centro specializzato che si interessasse di tale tipo di patologia, o meglio, la diagnosi è stata emessa dal Dipartimento di Neuroscenze dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ma è il dopo che ha lasciata molto perplessa Rosalba, ma abbiamo detto che oggi vogliamo parlare di cose positive, così si prendono i contatti con il Laboratorio di Scienze Neurologiche e per la Cura della SLA dell’Ospedale “Molinette” di Torino che fin dalla prima visita portano a conoscenza della paziente e della famiglia di tutto quello che c’è da sapere ed, eventualmente da fare, per tutte quelle problematiche che via via che la malattia evolve si presenteranno, con l’accento posto soprattutto dal punto di vista psicologico ed affettivo. La malattia in questi 4 anni ha avuto un decorso devastante che ha privato la signora dall’uso delle gambe delle braccia e della parola, pertanto, se per deambulare esistono vari tipi di ausili non si può dire per farsi capire da chi la circonda. E qui che l’equipe delle Molinette mette al corrente della famiglia che per far si che Rosalba possa farsi capire e compiere tutte quelle azioni quali: parlare, scrivere, navigare sul web, poter cambiare programma alla tv ecc. la tecnologia ha messo a punto dei sistemi tecnologicamente avanzati. Alla famiglia viene spiegato che già dal 2007 tutte le Regioni Italiane hanno avuto dal Ministero per le Politiche Sociali dei fondi dedicati per tali tipi di ausili ma che non erano al corrente se la Regione Calabria avesse predisposto il relativo Progetto per poter disporre dei fondi. Nonostante tutto viene predisposta tutta la documentazione per poter fare richiesta per la fornitura dell’importante ausilio che viene regolarmente presentata agli Uffici dell’ASP di Catanzaro, non senza una punta di giustificato scetticismo seppur mitigato dalle notizie della stampa Regionale che riportano più volte come il Presidente del Consiglio Regionale Franco Talarico, ha subito, non appena insediatosi, posto l’accento e preso l’impegno affinchè a tutti coloro che soffrono di questa patologia vengano ad essere fornite tutta una serie di misure necessarie al fine di poter dare dignità facendole uscire dall’isolamento a cui la malattia li costringe. Trascorso un breve lasso di tempo dalla richiesta il Dipartimento 13 – Tutela della salute della Regione Calabria con lettera n. 6803 del 9 marzo 2011 autorizza l’ASP di Catanzaro all’espletamento dell’iter amministrativo per l’acquisto del comunicatore ad alto contenuto tecnologico nell’ambito del Progetto Regionale “Facilitazione della comunicazione nei pazienti con gravi patologie neuromotorie”. Finalmente il 9 giugno scorso il Responsabile della Ditta fornitrice dell’apparato ha consegnato a Rosalba il comunicatore che le permetterà di uscire dall'”isolamento” a cui la malattia l’ha costretta dandogli la possibilità di poter interagire con il mondo intero. Alla fine della conversazione la stessa ci ha espressamente “detto” di voler “ringraziare tutte le persone che sono state vicine a lei ed alla sua famiglia per il raggiungimento di questo importante obiettivo, ed in particolare il Dott. Andrea Calvo, Neurologo, la Dott.ssa Valentina Pasian, Logopedista, delle Molinette di Torino, la Dott.ssa Montepaone dell’Ufficio Ausili ,ASP Catanzaro, la Struttura del Dipartimento n. 13 – Tutela della Salute – Politiche Sanitarie della Regione Calabria, tutto il Personale Medico e Paramedico dell’Unità di Riabilitazione del Presidio Ospedaliero di Chiaravalle Centrale e da ultima, ma non per importanza, la Dott.ssa Corea, Assistente Sociale dell’ASP “, infine l’appello alla politica affinchè possa adottare provvedimenti che facciano fare un salto di qualità all’offerta sanitaria regionale al pari di tutte le altre Regioni Italiane.

 
Articolo di Gianni Romano
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