Torre di Ruggiero – il comune organizza la Rivitalizzazione del Centro

Torre di Ruggiero,un borgo antico ed intatto fedele e attaccato alle sue tradizioni,ed in questo ambito il sindaco Giuseppe Pitaro,ha di concerto con la sua amministrazione pianificato la rivitalizzazione del centro storico quale anello di congiunzione nel percorso monastico culturale e religioso della valle dell’Ancinale,utile ricordare che a Torre di Ruggiero è presente anche il santuario Mariano della Madonna delle Grazie,questo rende questo piccolo borgo sempre al centro di pellegrinaggi di molti fedeli. Richiamata,allo scopo la convenzione stipulata  tra la Regione Calabria – Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio ed il Comune di Torre di Ruggiero nella quale, all’art. 6, viene evidenziata la concessione di un contributo di € 400.000,00 per “rivitalizzazione del Centro Storico quale anello di congiunzione nel percorso monastico culturale e religioso della valle deIl’Ancinale”; Richiamata la determinazione n. 144 con. la quale è stato approvato lo schema di convenzione di incarico, successivamente sottoscritta dai progettisti,che hanno tracciato un percorso spirituale che vede il borgo di Torre di Ruggiero,al centro di un percorso ideale che congiunge idealmente vecchi monasteri presenti,rivalutando antiche vie e acciottolati d’epoca,questo nell’ambito di una reale riscoperta delle bellezze presenti di grande pregio culturale e turistico.

[box type=”bio”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]

Gli ex operai della schillacium recuperano i crediti pregressi

Montepaone – Pasqua tranquilla per gli ex lavoratori della Schillacium di Montepaone,ora assunti dalla nuova ditta subentrata per la RSU,Geo Ambiente di Catania e finisce,quindi nel migliore dei modi il lungo braccio di ferro,tra i lavoratori della Schillacium di Montepaone sui crediti vantati dagli operai e l’azienda con sede a Soverato e, che aveva in essere l’appalto per la RSU nella città jonica. Continui ritardi nei pagamenti,mensilità non versate avevano fatto sì che spesso gli operai scendessero in strada incrociando le braccia,di concerto con il tavolo delle trattative e con i loro sindacati di riferimento,nello stesso tempo scaduto il contratto tra il comune di Montepaone e la stessa Schillacium dopo regolare gara di appalto si decideva di dare mandato per la raccolta della RSU alla Geo Ambiente di Catania, e che aveva assunto proprio i lavoratori di Montepaone,ma questi lavoratori vantavano importanti somme non riscosse,come mandare avanti le famiglie spesso monoreddito e pagare mutui e bollette? Su questa posizione gli operai hanno fatto fronte comune,interpellando l’avvocato Serena Riccio del foro di Catanzaro che per mandato e per conto degli stessi,produceva un decreto ingiuntivo al tribunale di Catanzaro e  come dichiarato dallo stesso legale Serena Riccio,   “i crediti dei dipendenti della Schillacium SPA sono stati recuperati mediante ricorso per decreto ingiuntivo presso il tribunale di Catanzaro sezione lavoro.” “Nel ricorso ho fatto richiesta di concessione,continua l’avvocato Serena Riccio, della provvisoria esecuzione del decreto dal momento che i crediti vantati rappresentavano l’unica fonte di reddito per i dipendenti,successivamente,continua l’avvocato Serena Riccio ho provveduto a notificare atto di precetto e poi pignoramento presso il comune di Montepaone in qualità di debitore nei confronti  della Schillacium per somme derivanti dai lavori svolti. Il Comune di Montepaone pagherà integralmente le somme ai dipendenti della Schillacium SPA,conclude l’avvocato Serena Riccio.” In buona sostanza il comune di Montepaone dovrà stornare debiti pregressi verso la Schillacium e pagare invece direttamente i lavoratori,come deciso in camera di consiglio dal tribunale di Catanzaro,sezione del lavoro,questa cosa metterà finalmente la parola fine al lungo contenzioso tra operai capofamiglia monoreddito e la ditta Schillacium.

[box type=”bio”] Articolo di Gianni Romano[/box]

furto con scasso alla ESSO

Soverato – Un furto con scasso è stato commesso intorno alle ore una al TIGER Bar della ditta Corapi, locale situato presso il distributore di carburante ESSO sulla statale 106 jonica nel comune di Soverato. Due persone con il viso coperto da un passamontagna,hanno dapprima tagliato il filo della telecamera posta a protezione del retro del noto locale, scavalcando poi il cancello di ingresso hanno, grazie ad una mazza spacca legna rinvenuta poi sul posto,tagliato il coinbentato della parete e una volta ultimato questo lavoro,si sono introdotti nel locale,questa volta le telecamere interne hanno effettivamente ripreso due persone con il volto travisato da passamontagna,i due si sono diretti con passo spedito all’interno del Bar Tiger asportando,i soldi della cassa,stecche di sigarette e sette televisori al plasma destinati alle vincite dei premi benzina della Esso,il tutto per un ammontare che supera i diecimila euro. Ma la cosa grave che il titolare tiene a rimarcare, è che, nonostante l’allarme sia suonato sia sul posto che alla centrale radio operativa della Securpol Group dove il commerciante è collegato,nessuna guardia giurata si sia presentata ne abbia fatto una telefonata per verificare che sia tutto a posto,al titolare non restava altro alla vigilia della festività della Santa Pasqua di allertare i carabinieri della locale stazione di Soverato per effettuare la denuncia per furto.

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In fiamme lo stabilimento balneare “ON THE BEACH”

Montauro – “Basta,non è possibile che il sudore e i sacrifici dei commercianti vada in fumo così”è il grido accorato,con la richiesta di aiuto di commercianti e privati cittadini,fermi,immobili e impotenti davanti all’ennesimo incendio di probabile natura dolosa,e che ha mandato letteralmente in cenere una attività che dava lustro al comprensorio e lavoro a giovani del luogo. La telefonata con la richiesta di intervento,arrivava alle ore 4 in piena notte al centralino dei vigili del fuoco di località “Caldarello”di Soverato,destinazione lungomare di località Calalunga di Montauro,dove lo stabilimento balneare “On The Beach”di proprietà di una donna L .T . nativa di Cariati(CS)ma domiciliata a Montepaone lido,era preda di un incendio furioso,le fiamme alte ed un fumo nero e denso avvolgevano tutti,i vigili del fuoco intervenivano con due autobotti agli ordini del caposquadra Antonio La Croce,ma l’incendio era così elevato che era necessario fare intervenire altre due unità dei vigili del fuoco dal distaccamento di località”Foresta”di Chiaravalle Centrale. Completamente distrutto uno stabilimento balneare fiore all’occhiello del comprensorio aperto da ben dieci anni,servizio spiaggia con il posizionamento di sdraio e ombrelloni,parco giochi,ristorante e pizzeria con forno a legna,bar,area priveè con salottini in vimini e comode sedute in Rattan,discoteca,l’attrezzatura necessaria allo svolgimento dell’attività,è tutta andata letteralmente in fumo e cenere,così come il sudore e i sacrifici dei titolari che nel periodo estivo danno lavoro a decine di giovani del luogo,cercando così di evitare che ancora nel 2012 i giovani scappino da questa terra bella e benedetta da Dio e umiliata e mortificata dagli uomini,la cronaca di tutti i giorni mostra incendi e atti vandalici,furti e danneggiamenti,come può un commerciante fare impresa e non cercare invece di stabilirsi al nord in cerca di fortuna,con queste prerogative negative?Queste le domande, a chi invece il compito di dare risposte certe?  Dello stabilimento balneare “On The Beach”non è rimasto nulla,se non qualche trave annerita,l’incendio era ancora padrone di tutto e di tutti,alla mattina ancora il fuoco era presente e consumava in modo imperioso i sacrifici di imprenditori,che ancora non si capacitano di un simile gesto di probabile natura dolosa in quanto l’energia elettrica nel periodo invernale non è presente,sul posto oltre che le squadre dei vigili del fuoco di Soverato e Chiaravalle Centrale,anche il nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Soverato,i baschi verdi della guardia di finanza della compagnia di Sellia Marina,e i carabinieri della stazione di Gasperina competenti per territorio agli ordini del maresciallo capo Domenico Misogano.

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Montepaone – solenne processione

Si é tenuta a Montepaone lido,la solenne processione della Madonna Addolorata e Cristo Morto,il corteo partito dalla chiesa matrice di San Giovanni Battista,si è snodato per le principali vie cittadine,presente il parroco don Bernardo Marascio,i gruppi di preghiera,i volontari della Misericordia,l’amministrazione comunale con il sindaco Francesco Froio,i carabinieri della stazione di Soverato e tanti fedeli,che come sempre partecipano in modo numeroso alle manifestazioni di fede.La devozione alla Vergine Addolorata si sviluppa a partire dalla fine dell’XI secolo, con un primo cenno a celebrazioni dei suoi 5 gaudi e dei suoi cinque dolori, simboleggiati da 5 spade, anticipatrici della celebrazione liturgica istituita più tardi. Quando un ignoto scrisse: Il Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius iniziano le composizioni sul tema del Pianto della Vergine. Poi nel XII secolo, anche a seguito di apparizioni della Madonna, si ebbe un incremento di questo culto e la composizione dello Stabat Mater attribuito a Jacopone da Todi.Ma la sua storia ha un inizio preciso: il 15 agosto 1233, quando sette nobili fiorentini iscritti all’Arte dei Mercanti e poeti-attori della compagnia dei Laudesi erano soliti esprimere il loro amore a Maria in laudi davanti un’immagine dipinta su parete di una via, come i giullari facevano con la donna amata. Improvvisamente videro l’immagine animarsi, apparire addolorata e vestita a lutto per l’odio fratricida che divideva Firenze. Questi giovani gettarono le armi, indossarono un abito a lutto, istituirono la compagnia di Maria Addolorata, detta dei Serviti e si ritirarono in penitenza e preghiera sul Monte Sanario.Alle origini essi pregarono la Vergine gloriosa regina del cielo perché Maria era nella gloria, e la vedevano vestita della sua storia terrena di sofferenza e di privazione – l’abito di vedovanza, segno della sua passione sul Calvario. Con il passare dei secoli queste motivazioni dettero origine a varie espressioni di devozione.

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solenne celebrazione in Coena Domini

Montepaone – Si è celebrata presso la chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone lido,la solenne messa in Coena Domini,la santa messa celebrata dal parroco don Bernardo Marascio ha visto la presenza di tantissimi fedeli,come sempre il coro parrocchiale”Laudato Sii”diretto dal maestro Francesca Pallone,ha intonato canti religiosi. La liturgia comincia, come tutte le messe, con il saluto iniziale e l’Atto penitenziale;è stata preceduta dalla presentazione degli olii (Crisma, Olio dei Catecumeni e Olio degli Infermi), benedetti durante la messa crismale, mediante una breve processione fino all’altare, dove vengono appoggiati ed incensati. Al Gloria si suonano le campane a festa, secondo gli usi locali, in tutte le Chiese: dopodiché vengono “legate” le campane e non vengono più suonate fino al Gloria della Veglia pasquale, nella notte fra il Sabato santo e il giorno di Pasqua, per sottolineare con il silenzio l’attesa della gioia pasquale, quando le campane stesse risuonano a festa. Come Preghiera eucaristica si recita tradizionalmente il Canone Romano, che contiene diverse parti proprie di questa messa. Le Preghiere eucaristiche II e III sono tuttavia possibili. La comunione si può amministrare sotto le due specie. Dopo la Comunione, la pisside, contenente ostie consacrate, non viene riposta, ma rimane esposta sull’altare per una breve adorazione; quindi, accompagnata dalle prime quattro strofe dell’inno Pange lingua, comincia una processione eucaristica fino all’Altare della reposizione, il luogo della reposizione del Santissimo Sacramento, (dove vengono intonate le ultime due strofe, cioè il Tantum ergo). Quindi l’assemblea si scioglie in silenzio, senza benedizione o segno di croce. In alcuni luoghi, da quel momento si prolunga l’adorazione per tutta la notte, fino al giorno seguente.Fino alla veglia pasquale non si celebra più l’eucaristia. Il Venerdì Santo infatti non ha luogo la messa ma l’azione liturgica nella Passione del Signore, che non contempla la consacrazione, ma soltanto la comunione con le particole consacrate nella messa in Cena Domini.

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Montauro – il pensiero dei cittadini sul lungomare di località “Calalunga”.

Il costruendo terzo lotto funzionale del lungomare di località Calalunga nel comune di Montauro,appaltato dalla ditta “Baglione Piante srl ”di Lamezia terme,per un importo di 330 mila euro e progettato dall’architetto Saverio Schipani,ha creato pareri discorsi nella cittadinanza. Se da una parte l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pantaleone Procopio vuole continuare un’opera partita da lontano con il naturale completamento del lungomare già in essere,dall’altra parte qualcuno vorrebbe che la località Calalunga”restasse sempre così,ma il turismo avanza velocemente e questo necessita di strutture a supporto per favorire un importante volano di sviluppo sociale ed economico. Per Felice Scalfaro,catanzarese ma residente da sempre in località Calalunga,proprietario di una bella villa proprio davanti alla casa del poeta Achille Curcio”il sindaco Pantaleone Procopio,sta realizzando un’opera certamente importante,speriamo che le curve del tracciato siano solo una componente estetica,e continua Scalfaro non si sia voluto favorire qualcuno,il lavoro dipenda da come viene realizzato,può,continua Scalfaro, migliorare una zona oppure abbruttirla,questa ricorda Scalfaro è una località balneare e residenziale che andrebbe gestita meglio, il discorso tra il volume in caso di feste nei locali adiacenti il lungomare e il sonno dei residenti,le regole ci sono basterebbe solo applicarle.”Per Luciano Masciari,pescatore  di professione e residente proprio nella casa dei pescatori a ridosso del lungomare”è sicuramente un’opera importante,se conciliata continua Masciari con quello che esiste nei dintorni,non si può parlare di turismo se non ci sono tutte le componenti,utili allo sviluppo.”Per Salvatore Narda,residente a ridosso del lungomare e commerciante ittico”il lungomare serve solo se si mette fine alle brutture presenti,dice Narda,non si può assolutamente permettere che una passeggiata a mare così bella venga deturpata da case fatiscenti con giardini non curati e muri pericolanti,se continua Narda,non si mette mano a questo,il lungomare non serve allo scopo per cui si sta realizzando.”Per Fabrizio Messina,ristoratore”il lungomare di località Calalunga come tutte le opere presenti,serve a riqualificare un’area abbandonata da anni,il nuovo lungomare,continua Messina servirà come attrattiva turistica,ma è importante che a corollario di questa ci siano a supporto,valide strutture ricreative e ristorative,e impensabile continua Messina pensare che una famiglia vada a passeggiare sul lungomare,senza che poi non si riesce a consumare un gelato o una pizza per mancanza di adeguate strutture.” Concludiamo la nostra giornata con Nicola Grande,”io sono cresciuto da queste parti e vedo spesso dei miglioramenti che servono continua Grande, per fare crescere finalmente questa zona ferma al palo da anni,importanti lavori come il costruendo lungomare saranno propedeutici per uno sviluppo  lavorativo di tutta la zona.”

 Articolo e foto di Gianni Romano

Santa Caterina dello Jonio – Benvenuti al sud, milanese abbandona il nord per la Calabria

Un emigrazione al contrario,negli anni eravamo abituati a vedere i nostri emigrati partire da caldi e polverosi paesini del sud in cerca di fortuna al nord,ma Christian Dellisanti,chef  milanese creativo mosso da un irrefrenabile bisogno di natura,con la sua famiglia, circa due anni fa,ha deciso di cercare e trovare un  posto in paradiso nel golfo di Squillace a Santa Caterina dello jonio presso l’agriturismo “Gocce d’oro”.”Ho sempre sentito un forte richiamo verso la terra sin da bambino,dice Dellisanti, pur essendo nato nella  zona più cementificata d’Europa e denunciata sin dagli anni ’70 da poeti e cantanti come Celentano, con la famosissima canzone “I ragazzi della via Gluck”.”Subito dopo la nascita del nostro primo figlio,continua Dellisanti io e la mia famiglia abbiamo deciso di trasferirci è maturata man mano come logica conseguenza. Forti della convinzione che la terra rappresentasse il futuro, continua lo chef Dellisanti abbiamo intrapreso un’esperienza che potesse permetterci di vivere la terra e ciò che ne deriva, per fare di un sogno una realtà! Ed eccoci benvenuti al sud,ma mi fu subito chiaro che il mondo dell’agricoltura in Calabria versasse in condizioni di semi auto-gestione, ad eccezione dei soliti pochi eroi presenti nelle istituzioni,continua Dellisanti che si fanno in quattro per tutti. La cosa mi sconvolse, dato che ovunque si volga lo sguardo in Calabria,si possono ammirare fattorie più o meno grandi disparate in ogni luogo, e di conseguenza mi domandai come una potenza di fuoco così grande, potesse essere abbandonata a se stessa e talvolta inutilizzata. Il turismo di massa, oltre che distruggere l’identità dei luoghi, ne colonizza le abitudini, e ci si ritrova che gli abitanti del luogo si adeguano alle richieste educate della  globalizzazione dei loro clienti, che ordinano in agriturismi calabresi il Brunello, continua Dellisanti credendo che l’Italia sia la Toscana… e trovano finti agriturismo che, per non deludere ignoranti richieste, lo servono ubbidendo, inconsapevoli entrambi di far danno l’uno all’altro!Il patrimonio eno-gastronomico e culinario della regione è vastissimo, e si tratta di eccellenze inimitabili, che inspiegabilmente restano inespresse e snobbate, anzi,continua lo chef Dellisanti quasi relegate ad un’epoca di ignoranza e povertà. I contadini sono stati mortificati nella loro cultura e costretti a indossare l’unica veste di zappatori, che nulla sanno e nulla capiscono. L’appello che faccio a tutti i calabresi, ma soprattutto agli under 30, è di riprendere in  mano, con entusiasmo e volontà, le terre di famiglia abbandonate, che giacciono con centinaia di ulivi da potare sotto il sole, e di dedicarsi con passione alla madre terra.  Noi possiamo rappresentare il Made in Italy in modo eccellente, solo utilizzando e valorizzando quello che abbiamo e nulla più.” L’elenco di eccellenze e primati in Calabria, è sorprendente,conclude lo chef Dellisanti per quantità e poca diffusione:dal fico dottato alla liquirizia, dai cedri al bergamotto, dal peperoncino pluri-premiato alla dolcissima cipolla di tropea, dai salumi tradizionali ai formaggi da pascolo.”

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Palermiti- si insedia il nuovo sindaco Francesco Aloisi e nomina la giunta

Una grande festa popolare ha suggellato l’insediamento del nuovo sindaco di Palermiti,Francesco Aloisi che ha,nel cortile dell’istituto comprensivo accolto moltissima gente che non ha voluto mancare ad un appuntamento così importante,bandiere tricolori,banda musicale e tanti affezionati che con le loro magliette dedicate alle lista di Aloisi,hanno dato un tocco di colore in più alla bella giornata.Un lungo corteo ha accompagnato il nuovo sindaco fino all’ingresso dell’istituto comprensivo,dove ad attenderlo tra fuochi artificiali si trovavano molte persone.Dopo la lettura della formula di rito,il sindaco Aloisi ha nominato la sua giunta,Roberto Giorla vice sindaco e assessore all’urbanistica,Natale Aloisi presidente del consiglio comunale,Danilo Aiello assessore sport e turismo,Roberto Truglia assessore al commercio e servizi,i consiglieri di maggioranza, capo gruppo Elisa Sestito,Massimo Fulciniti,Pasquale Aloisi,Fiorenzo Sestito,per il gruppo di opposizione Enrico Comi,Domenico Notaro e Domenico Emanuele,mentre Eliano Aiello ha rassegnato le dimissioni per motivi personali,al suo posto entra in consiglio all’opposizione il primo dei non eletti Rocco Loiacono.Presenti alla bella festa tante autorità,il presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro con il consigliere provinciale Enzo Bruno,i consiglieri regionali Tonino Scalzo e Mario Magno,i sindaci dei comuni di Squillace,Vallefiorita,Girifalco,Montauro,Centrache,Gasperina,Stalettì e di Torre di Ruggiero il presidente regionale di Anapi pesca Renato Alecci,il presidente della comunità montana “Fossa del lupo”Tonino Laugelli,l’amministratore Eugenio Ripepe e molti  altri amministratori del comprensorio,un caldo sole ha fatto da degna cornice alla bella cerimonia,nel corso del suo insediamento il sindaco Francesco Aloisi ha ringraziato tutti quelli che hanno reso possibile questa vittoria,i suoi tanti elettori e il suo legale di fiducia avvocato Giuseppe Pitaro che ha avuto il merito di proporre ricorsi risultati poi vincenti,fino al consiglio di stato in Roma sezione V°,un iter alquanto travagliato,ma come ha ribadito il sindaco Aloisi”,lasciamo tutto  alle spalle ,da oggi sarò il sindaco di tutti e lavorerò per il bene di tutto il paese di Palermiti.”

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Torre di Ruggiero – riunione del consorzio Giubileo Calabria

Si sono riuniti nell’antico palazzo Martelli,nel centro storico di Torre di Ruggiero, i sindaci dei comuni aderenti al consorzio del Giubileo 2000, Conflenti, Cerchiara di Calabria,Seminara,Serra San Bruno,Vallelonga, Dipignano, Feroleto, Gimigliano, Magisano, Pentone, San Luca e Torre di Ruggiero, si  passa dunque alla riscoperta dei luoghi dove sono allocati i santuari Mariani in Calabria con l’unica basilica presente,quella di Seminara della “Madonna dei poveri”con all’interno una statua lignea datata anno1100,un incontro operativo che ha permesso ai presenti di firmare il protocollo di intesa, un vero accordo quadro di programma per riprendere un cammino interrotto dieci anni fa,rilanciando allo scopo bellezze intatte come quelle presenti nei borghi dove insistono questi santuari,il pellegrinaggio religioso non conosce stagionalità,anzi è quello che serve per promuovere un autentico volano di sviluppo dell’intero entroterra calabrese,paesi che non sono interessati al turismo di massa , quello balneare, ma che invece proprio per quello possono proporre oltre che ai pellegrini,un intero pacchetto culturale, con all’interno i saperi e i sapori di un territorio. Del resto,gli amministratori presenti sono uniti oltre che al fatto di avere nei loro comuni un santuario Mariano,anche la volontà e lo stimolo giusto per proporre prima e realizzare dopo significative iniziative come quelle di oggi,”il nostro,esordisce il sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro,non è certo un pennacchio,ma è invece lo strumento importante e ricco di contenuti per valorizzare, continua Pitaro,intere aree,cercando di contrastare lo spopolamento,per una disaffezione generale della politica,molto importante continua Pitaro è il connubio tra religione e turismo,oggi,conclude il sindaco Pitaro è importante per questo fare rete.” Dello stesso tenore l’intervento del sindaco di Conflenti e presidente del consorzio,Giovanni Paola”un appuntamento importante,quello di oggi,queste le parole di Paola,situazioni che racchiudono importanti realtà,per una Calabria in crescita innovativa,questo è il peso contrattuale dei nostri piccoli centri,l’unicità continua Paola dei santuari Mariani per un accordo di programma che prevede di raggiungere grandi risultati,un progetto di viaggiatori per i santuari itineranti Mariani che servirà per fare uscire,conclude Paola dall’isolamento i nostri centri.” Di particolare interesse ai lavori in aula gli interventi dei sindaci presenti,proposte e idee da mettere subito in campo,quello del turismo religioso è sicuramente un progetto vincente,tenendo presente che si punta all’attivazione di un complesso di progettazioni per ottenere dagli organismi preposti i finanziamenti messi a disposizione dai bandi della comunità europea.

[box type=”bio”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]

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