Superate le incomprensioni, Pro Loco e “Amici di San Martino” si sono messe di buona lena a lavorare per l’omonima festa, in calendario a Soverato venerdì 11 e sabato 12 novembre. L’accordo tra le due associazioni illustrato ieri mattina in conferenza stampa. Al tavolo, di fronte ai giornalisti locali, per la Pro Loco il Presidente Pietro Melia, Aldo Pullano e Francesco Infusino, il Presidente Salvatore Lomanno e Giovanni Matacera. Dalla “premessa” di Pietro Melia, le ragioni della ritrovata armonia. “Eravamo e siamo convinti – ha detto il Presidente della pro Loco – che solo unendo le forze si possono ottenere risultati migliori nell’esclusivo interesse della nostra Comunità. Le divisioni – ha aggiunto – non servono e fanno male. E la cooperazione tra le varie Associazioni è un bene per tutti”. Di egual tenore, le parole di Giovanni Matacera. “Ha prevalso il buon senso, e non poteva essere altrimenti; e in questa occasione abbiamo dato – ha ammesso Matacera – una prova di saggezza e di grande maturità. E di ciò ha molto bisogno Soverato”. E qui il Presidente della Pro Loco ha colto la palla al balzo per riproporre uno degli obiettivi strategici della sua azione. “Fin da quando mi sono insediato – ha spiegato Melia – ho formulato una richiesta al Sindaco e all’Amministrazione comunale: il mio sogno, per il quale mi spenderò ora e in seguito, è quello di conoscere tutte le Associazioni impegnate sul territorio, per costruire con loro un progetto che possa dare a Soverato iniziative di promozione turistica e culturale, di valorizzazione delle risorse eccezionali di cui disponiamo, anche sul piano enogastronomico, da programmare non soltanto per il periodo estivo, ma per tutto l’arco dell’anno”. E per dare cuore e gambe al suo progetto, Melia si è dichiarato disponibile ad ospitare, nella sede della pro Loco, ottenuta in comodato d’uso da Trenitalia (“che va ringraziata per la sua generosità”), quanti volessero eventualmente aderire. “Sarebbe anche un modo per poterci anche – secondo Melia – conoscerci personalmente, scambiarci idee e opinioni e collaborare nell’interesse unico ed esclusivo di una popolazione che ha bisogno non di litigi e divisioni ma di condivisione”. Quanto alla festa di San Martino in se, la sera di venerdì (a partire dalle 19) sarà dedicata in prevalenza alle castagne e al vino, alle zeppole e al peperoncino (che sarà cucinato da Mico Prunestì, Presidente dell’omonima Accademia), al tradizionale panino con la salsiccia. Con intrattenimento, dal palco, di gruppi musicali. Ma l’evento clou, a sfondo assolutamente umanitario, è previsto per l’indomani, sera di sabato (con intrattenimento del gruppo folk “I Figli di Calabria”). In sinergia con l’Istituto Alberghiero (e grazie al nullaosta concesso dal suo dirigente scolastico, il Preside Giuseppe Fioresta) si darà vita all’”Amatriciana della solidarietà”. 600 vassoi con un piatto abbondante della tipica pasta (preparata dagli studenti e da un gruppo di professori), una fresa grande al pomodoro e un bicchier di “rosso” saranno distribuiti al prezzo simbolico di 5€ e tutto l’incasso sarà devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. “So per certo – ha commentato Pietro Melia – che i soveratani non mancheranno di mettere in campo tutta la loro generosità. E noi ci impegniamo, magari dopo aver constato l’ottima riuscita della nostra sfida, a consegnare la somma al Sindaco di Amatrice magari in occasione di un gemellaggio tra la sua e la nostra Comunità”.
Gianni Romano