Montauro – rivive il centro storico con la notte di San Martino

Si è conclusa con grande successo la manifestazione “La Notte di San Martino” giunta alla terza edizione, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Di Montauro. Una serata magnifica che ha visto accorrere nel centro storico di Montauro quasi mille persone provenienti non solo dal comprensorio ma anche dalle altre province. La serata si è svolta come nelle edizioni precedenti con stand di gastronomia, artigianato, artisti di strada e infine il gran concerto. Nella prima piazza la fiera dell’artigianato che ha dato un tocco di festa, con esposte varie creazioni di artigiani non solo Montauresi, (mostra di pittura, creazione di gioielli e tanto altro). Gli stand di gastronomia (zeppole, morzello, “castagne ara badalora”, “muruneda” e altri prodotti tipici) tutti collocati nelle vecchie cantine presenti nel centro storico, sul corso principale che porta fino alle due piazze, grazie al grande aiuto fornito dalle “signore” della pro loco, che dai giorni prima fino alla stessa notte si sono impegnate dando tutto per la manifestazione e per il proprio paese.
Molta affluenza nel piccolo borgo, la piazza colorata da luci, dal sapore di festa, tra gastronomia e vino locale, ottimo vino. Tanti i complimenti anche per il concerto del gruppo “Radici Calabre” che si sono esibiti per chiudere la serata, dando il via alle danze. Questa manifestazione nata dal nulla ogni anno si migliora, si ingrandisce, si fa spazio tra altri eventi organizzati in concorrenza  in altri paesi, ma è, a voce di popolo, la più caratteristica, tradizionale e bella, riconosciuto ormai come un appuntamento da non perdere.  Molti i complimenti giunti agli organizzatori dai turisti presenti che sono giunti proprio per la manifestazione stessa, del resto si sa, il lavoro fatto bene lo riconosce prima il forestiero.  La festa è iniziata molto presto, infatti anche se l’orario ufficiale d’inizio era le 18 gia un’ora prima iniziava il movimento di persone che si spostava per visitare il paese, la chiesa di San Pantaleone che era appunto aperta come nei giorni di festa. La manifestazione ha proprio questo scopo, cioè di “far conoscere Montauro oltre Montauro”  e di metterlo in mostra nella sua parte più bella.  Montauro è un paese che vive anche di questo, ed oltre ad avere grandi eventi d’estate  ha anche un evento fisso in un mese in cui organizzare qualcosa diventa  una sfida. Anche quest’anno la sfida è stata vinta. L’associazione Pro Loco,  tiene a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per amore del proprio paese. Complimenti a tutti.
[box type=”info”] articolo di gianni Romano[/box]

Soverato – sfrattato il “Morgana” signori si chiude

Cala il sipario,e si spengono i riflettori sull’area comunale dove insisteva da ben venticinque anni il“Morgana,”locale adibito a ricreazione con pista di pattinaggio,go kart,area ristorativa e vero centro di aggregazione culturale,non sono bastati dunque tutti questi lunghi  anni al servizio di Soverato e del suo comprensorio,il tanto atteso miracolo non si è avverato,puntuali alle ore 9 e 30,funzionari del comune di Soverato,il luogo tenente dei carabinieri Giuseppe Di Cello,il vice sindaco Salvatore Riccio,il gestore Vito Pipicelli con il socio e l’avvocato di parte,questi gli attori presenti per lo sfatto esecutivo per fine locazione dell’area concessa in locazione.
Tutto questo nel silenzio assordante delle tante associazioni culturali che si riempiono la bocca con parole di cui non conoscono neanche il significato,dove erano i partiti politici,le tante associazioni di volontariato sempre alla ricerca di sedi idonee e dove era la minoranza in seno al consiglio comunale e perché non si chiede che fine andrà a fare questa area allocata in pieno centro cittadino di ben 1200 m.q. ma ancora, dove erano le persone che in questi lunghi anni hanno frequentato e usufruito in modo del tutto gratuito del “Morgana”centro culturale di spessore,già dove erano,perché lo sfratto esecutivo,per carità un atto sicuramente legittimo per fine locazione,ma impopolare  nei risultati,se poi si chiede e si dice “mancano gli spazi culturali”,quando ci sono invece si preferisce chiuderli non rinnovando la concessione,allora quale è il metro di giudizio? Nell’ ottobre del 2006, forti del rinnovo della concessione, avvenuto tacitamente, il sig. Giuseppe Pipicelli, nipote del titolare della concessione Vito Pipicelli, subentrò nella società,Morgana diventata poi successivamente “Speedy Bar S. a. s di Pipicelli G & co., in qualità di socio accomandatario.
Nell’ottica di un rinnovo che avrebbe garantito il prosieguo dell’attività per ulteriori vent’anni, fu investita un’ingente somma di denaro per apportare migliorie alla struttura e al verde circostante, al fine di poter offrire maggiori servizi alla comunità.
La riformulazione dei patti sociali, offrì occupazione a un giovane disoccupato, la cui iniziativa fu fin da subito creare nuovi posti di lavoro, progetto che avrebbe continuato a perseguire potendo accedere ai finanziamenti che la Comunità Europea aveva stanziato per la Regione Calabria. Nel lontano 2009, per come previsto dalla delibera di convenzione, fu chiesto al comune di Soverato, che fosse data al sig. Vito Pipicelli l’ autorizzazione a cedere la concessione alla Società, di cui lui stesso faceva parte in qualità di socio accomandante, al fine di poter accedere ai finanziamenti in questione. In sede di Consiglio comunale, martedì 22 dicembre 2009, il Vicesindaco Sonia Munizzi, intervenendo sul caso in questione, asserì che la richiesta del Pipicelli non poteva essere accolta in quanto la Concessione era da ritenersi scaduta nel 2006, in virtù un Regolamento europeo, entrato in vigore del 2005, che derogava il principio del tacito rinnovo.
Da questa data, da parte del Comune nessuna comunicazione è più pervenuta al titolare della concessione, il quale si è visto costretto a tenere l’attività chiusa, in mancanza di ordinanze in merito alla questione su citata. La Società comunque rimase in essere, e nonostante fosse a reddito zero dovette continuare a pagare di tasca propria : contributi, tasse, nonchè spese inerenti commercialista e consulente del lavoro. “Oggi 12 novembre 2012, queste le parole di Giuseppe Pipicelli,abbiamo perso un piccolo pezzo del nostro mondo.”
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – grosse crepe minacciano abitazione.

Un spada di Damocle,pende su un cittadino residente in località “Conca”del comune di Montauro,a seguito dei lavori occorrenti per realizzare lo svincolo di collegamento in località”Pietragrande – Costaranci”di Montauro,un opera imponente per un importo di  600 mila euro,sono stati realizzati grossi muri di sostegno per impedire che il costone della montagna collasso verso il basso,ma come ha rilevato questo cittadino,in questi muri a ridosso della sua abitazione si sono create delle grosse e preoccupanti crepe,nonostante il cittadino abbiamo informato l’ufficio tecnico comunale,ad oggi non ci sono novità di rilievo,in una prima lettera indirizzata all’ufficio tecnico,si chiedeva”il sottoscritto proprietario di un fabbricato e di un appezzamento di terreno,premesso,si legge nella nota,che il comune di Montauro ha avviato i lavori in oggetto i quali prevedono anche la costruzione di un muro in c.a. per la realizzazione di una strada in corrispondenza della mia proprietà,e che da quanto è dato sapere,il terreno su cui dovrà insistere il suddetto muro è instabile e di natura franosa e che eventuali crolli e dissesti dell’opera pubblica potrebbero causare danni gravi alla proprietà del sottoscritto.”
Questa la prima lettera inviata all’ufficio tecnico del comune di Montauro,ma come dichiara il residente,ad oggi senza avere nessuna risposta,anzi le crepe si sono allargate ulteriormente,da qui la richiesta di intervento con una seconda lettera”il tracciato stradale in oggetto ricade in zona soggetta a rischio P. A. I. ,pertanto,continua la lettera chiedo,perché la restante parte della fondazione del muro non è stata realizzata su pali e come,continua la lettera,intende procedere alla sistemazione della scarpata,onde evitare l’inutilizzo della stessa e il danneggiamento del piazzale sottostante a seguito di possibili smottamenti del terreno,considerato,continua la lettera che la maggior parte del territorio calabrese,compreso quello dove si andrà a realizzare lo svincolo,si trova in una condizione dal punto di vista idrogeologico a elevato rischio,basti ricordare ad esempio,continua la lettera le frane di Janò e Campagnella,chiede,conclude la lettera al responsabile dell’area tecnica di voler effettuare un sopralluogo per accertarsi della situazione sopra citata e di volere fornire una relazione scritta a quanto richiesto.”
[box type=”bio”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – la giunta è per l’accorpamento del giudice di pace

Con apposita delibera di giunta il comune di Torre di Ruggiero,alla presenza del sindaco Giuseppe Pitaro,considerato che l’ente intende condividere la ratio legis insita nella legge finanziaria e ispirata alla riduzione della spesa pubblica, dividendo i costi fra più Enti locali che a loro volta si prefiggono gli stessi scopi;Approvazione schema di convenzione per l’Istituzione ed il funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace nel Comune di Chiaravelle Centrale mediante accorpamento delle sedi di Badolato, Davoli e Chiaravalle Centrale,considerato che il Governo ha stabilito la soppressione degli Uffici del Giudice di Chiaravalle Centrale, di Badolato e di Davoli, nonché la soppressione della sezione distaccata di Tribunale di Chiaravalle Centrale”;la determina queste le parole di Pitaro,che la soppressione di tali presidi di giustizia e di legalità determinerà un grave pregiudizio ai cittadini dei Comuni che ricadono nella giurisdizione delle tre sedi sopra citate,continua Pitaro, ammontanti a circa 70 mila abitanti nei complessivi 22 Comuni interessati alla soppressione;e che le popolazioni delle aree geografiche interessate alla soppressione, sono già in condizione di grave svantaggio,continua Pitaro,per effetto di un carente sistema di trasporti locali, che verrebbe ad aggravarsi per la conformazione oro geografica del territorio, in relazione alla sede futura del Giudice di Pace di Catanzaro, così come prevista dalla normativa vigente. La sede del Giudice di Pace nella città di Catanzaro, continua il sindaco Pitaro,così come prevista dalla legge, determinerebbe in ogni caso un aumento dei costi a carico dei cittadini e degli utenti in generale, derivante dalla necessità di raggiungere quella sede e dalle ore di lavoro che andrebbero perse già solo per il viaggio verso la sede; che al fine di scongiurare la soppressione di un servizio importantissimo per i cittadini,il Sindaco di Chiaravalle ha promosso una iniziativa finalizzata a verificare la possibilità di mantenere il servizio ai cittadini,gli enti locali interessati entro 60 giorni dalla pubblicazione delle tabelle relative agli elenchi degli uffici soppressi, anche consorziati tra loro,continua Pitaro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del gdp con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione anche tramite eventuale accorpamento, facendosi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi , ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione degli enti medesimi e che per verificare la concreta possibilità di realizzare il nuovo ufficio del Giudice di Pace di Chiaravalle, conclude il sindaco Giuseppe Pitaro,attraverso l’accorpamento delle tre precedenti sedi, si è reso necessario elaborare una analisi delle esigenze per il funzionamento del costituendo ufficio ed un dettagliato piano dei costi che le amministrazioni interessate devono sostenere; Che grazie ad una sinergica utilizzazione di beni e risorse umane e strumentali garantite dal Comune di Chiaravalle, dalla Comunità Montana Fossa del Lupo ed all’Unione dei Comuni del versante Ionico, si potranno utilizzare risorse economiche  per oltre 120.000 euro senza che le stesse incidano sui costi effettivi da sostenere.”

 [box type=”bio”] articolo a cura di Gianni Romano[/box]

Torre di Ruggiero – commemorazione del 4 novembre

Tutta la comunità di Torre di Ruggiero,si è stretta per la commemorazione del 4 novembre e tanti sono stati i caduti di Torre di Ruggiero nelle due guerre mondiali,ricordati i loro nomi nel corso di una toccante cerimonia,la mattinata iniziava con il corteo che da palazzo Anna,sede del comune si snodava per le antiche vie dell’intatto borgo,presenti il sindaco Giuseppe Pitaro, il presidente del consiglio Domenico Barbieri,vari amministratori comunali,il corpo della polizia municipale con il comandante Vito Sangiuliano con il gonfalone del comune, la protezione civile con il responsabile Gabriele Raimondo, la stazione carabinieri di Cardinale con il maresciallo Alfredo Maio. Il lungo corteo accompagnato dalle note della banda di Cardinale-Torre di Ruggiero diretta dal maestro Nicola Salvi, arrivava fino a piazza del popolo dove nella chiesa di Santa Domenica veniva celebrata la santa messa da don Fiore Capace che con parole toccanti e preghiere ricordava i  caduti per la patria. Alla fine della santa messa il corteo ha percorso le antiche vie in pietra e porfido mentre una bella giornata di sole rendeva ancora più coinvolgente la cerimonia fino al monumento dei caduti che è situato accanto al santuario Mariano della Madonna delle Grazie,la solenne celebrazione e la benedizione,mentre la tromba intonava il silenzio,molto toccante il discorso del sindaco Giuseppe Pitaro che ricordando la figura e i nomi dei caduti e ha ringraziato i tanti giovani che grazie al loro sacrificio hanno creato una nazione democratica nel rispetto delle regole. Perchè il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia? Perchè si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria – Ungheria, concluse sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto della dedizione, del sacrificio e dell’unità del popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a 689.000 italiani mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti: cifre che devono far riflettere, numeri da ricordare.Come cominciò? Il 28 giugno 1914 uno studente serbo spara contro l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria. L’attentato, di matrice anarchica, innesca una serie di reazioni che culminano il 28 luglio del 1914 quando l’Austria presenta la dichiarazione di guerra alla Serbia: è l’inizio di un conflitto che, per la prima volta nella storia, assume un carattere mondiale. L’Austria, la Germania e poi la Turchia scendono in campo contro la Serbia, mentre con quest’ultima si schierano la Russia, la Francia, l’Inghilterra e poi il Giappone e gli Stati Uniti. La guerra sul fronte italiano durò 41 mesi: più di tre anni di freddo e fame sotto il rombo delle artiglierie nemiche, con in prima linea ragazzi provenienti dalle più diverse aree geografiche d’Italia, uniti tutti da una bandiera: il Tricolore. Le perdite italiane e in uomini e in materiali furono gravissime. Nel pomeriggio del 3 novembre i delegati austriaci firmano la resa. L’armistizio (patto di Villa Giusti) entra in vigore il 4 novembre 1918. Termina così la guerra sul fronte italo – austriaco, pochi giorni prima della conclusione generale del conflitto, che vede il crollo della Germania e dell’Impero austro – ungarico.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – il Catanzaro in pizzeria

La squadra del Catanzaro, in crisi di risultati sceglie di ritrovarsi a Montepaone per una buona pizza che sia da portafortuna per il proseguo del campionato di prima divisione .
Presente nella storica pizzeria il Ghiottone tutta la rosa della squadra giallorosa, il mister Ciccio Cozza, edi vari Carboni, Russotto, Masini e tutto il valido staff. Foto di rito e autografi da parte dei calciatori con i  tanti sostenitori presenti. Prima del Catanzaro, il giallo e il rosso erano solo un colore, ora il “giallorosso” è fede, amore e passione, questo è il Catanzaro e lo si è visto da tanti calorosi saluti dei presenti a Montepaone.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Gagliato – celebrata la festa del 4 novembre

Celebrata a Gagliato la festa del 4 novembre,celebrata una santa messa nella chiesa matrice di San Nicola Vescovo,e poi in corteo l’amministrazione comunale con il gonfalone alla presenza del sindaco Francesco Fodero,il corpo della polizia municipale e i carabinieri della stazione di Petrizzi competenti per territorio,una giornata che ha avuto momenti toccanti e che ha visto il sindaco Fodero impegnato nel ricordo dei tanti caduti di Gagliato,il corteo dopo la santa messa ha proseguito fino al monumento dei caduti dove il sindaco Francesco Fodero ha deposto una corona di alloro.
Il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate cade il 4 novembre, in ricordo del 4 novembre 1918, celebrandosi l’anniversario della fine della prima guerra mondiale per l’Italia, la festa delle Forze Armate italiane e la festa dell’Unità nazionale.
Il 4 novembre è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919, abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Fino al 1977 è stata un giorno festivo a tutti gli effetti. Da quell’anno in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi, è stata resa “festa mobile” che cadeva nella prima domenica di novembre. Nel corso degli anni ’80 e ’90 la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando, ma recentemente (in corrispondenza con la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi) è tornata a celebrazioni ampie e diffuse.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montauro – autovettura in fiamme

A pochi giorni dall’incendio che ha distrutto un escavatore impegnato nei lavori di recupero del centro storico e il ritrovamento di materiale infiammabile, nello stabilimento balneare,”Mediterraneo”, ancora fuoco e fiamme nella notte. Questa notte intorno alle ore una, una autovettura Wolswagen Golf di colore nero,andava completamente distrutta da un incendio sulle cui cause scatenanti sono in corso indagini da parte dei carabinieri della stazione di Gasperina,competenti per territorio  intervenuti agli ordini del maresciallo capo,Domenico Misogano. L’autovettura, di proprietà del titolare di un noto stabilimento balneare del luogo, era parcheggiata davanti al locale in una piazzetta con accanto  edifici di civile abitazione. Tanta la paura tra i residenti che allarmati telefonavano ai vigili del fuoco di località “Caldarello” in  Soverato ma  nonostante il tempestivo intervento di questi ultimi la macchina andava completamente distrutta dalla furia delle fiamme che si sprigionavano  alte con un fumo nero e denso. La zona veniva messa successivamente in sicurezza dai vigili del fuoco intervenuti, mentre i carabinieri di Gasperina iniziavano i rilievi di rito per stabilire l’esatta causa scatenante.

[box type=”bio”] da un articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – la storia di Patrizia,per casa un tetto di stelle

Cosa spinge certe persone a lasciare il certo per l’incerto,i punti fermi come la casa e la famiglia,per la strada e la solitudine?Questa è una storia come molte ormai, in tempi di globalizzazione è facile vedere per le strade del mondo,persone che fanno della strada la loro vita,è il caso di Patrizia,di nazionalità belga 58 anni,una bellezza che anni di strada e di disagio non hanno certo cancellato,capelli biondi,occhi azzurri senza tempo,un sorriso fatto di pochi denti,lei vedova da anni ha lasciato i suoi quattro figli e la sua bella casa in Belgio e si è messa a girare per la strada toccando come in questo caso anche la piazza di Montepaone lido,la sua è una vita di strada vissuta con grande dignità,non chiede nulla a nessuno, arriva con il suo vecchio e scolorito passeggino pieno di giocattoli di ogni tipo trovati chissà dove,vecchie bambole,macchinine,soldatini,vecchi peluche e tanto altro ancora,messi li in bella mostra accettando quello che i passanti gli offrono.
Patrizia parla in francese e dice che in un cassetto chissà dove,è conservato il suo vecchio diploma al commerciale,poi il matrimonio andato male,la morte del compagno,la solitudine e all’improvviso forse senza neanche un perché si trova da sola e in mezzo alla strada,inizia a dormire sotto i ponti,o in ricoveri di fortuna,sale di aspetto di stazioni ferroviarie,notti piene di sogni e di paura ,lei è sempre una donna e in giro il malintenzionato di turno è sempre in agguato,anche se l’emarginazione sociale e la povertà sono le caratteristiche di chi non ha una casa e una famiglia. Per loro il Natale rischia di essere un giorno come tanti altri, se non ci fossero i volontari.
Li vediamo subito. Sono lì, per strada, cenciosi con la testa affogata in un cassonetto in cerca di un brandello di rifiuto che li sostenga, di un tozzo di pane che li sfami, di uno straccio che li rivesta. I barboni sono l’icona di una società, che tende a escludere chi non riesce a stare al passo con un modello di vita improntato al successo. Sono vulnerabili perché non hanno risorse né personali né relazionali. Per dormire le loro coperte sono i cartoni, per tetto le stelle,lontani anni luce da copertine di riviste patinate o dalla pubblicità televisiva che lancia spesso messaggi sbagliati,il buono è il bello e l’arrivato con macchine di lusso e vestiti griffati,il resto nella vita di tutti i giorni non conta nulla,se non in cambio un sorriso anche se fatto con pochi denti,ma sincero senza chiedere nulla in cambio,se non a fine intervista un caldo cornetto,questa è la vita di tutti i giorni e Patrizia la vita la vive con la dignità di chi,come lei ha scelto di avere per tetto le stelle e la complicità della luna,che vede,osserva, e sorride dall’alto.

 [box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

Montepaone – consiglio comunale

Consiglio comunale a Montepaone,tanti i punti all’ordine del giorno ma subito da registrare la protesta pacifica del segretario di rifondazione comunista Antonio Staglianò che è rimasto per tutto il tempo dei lavori consiliari in aula con un cartello appeso al collo recante una scritta ”Giù le mani da Palacrati”,una grande area di 65 ettari donata al comune da Cesare Pirrò e che era al vaglio dell’amministrazione comunale per discutere sulle ipotesi di valorizzazione. Il punto veniva rimandato un’altra volta, molte le presenze in aula per un punto di grande importanza,ma andiamo con ordine,discusso il punto riguardante la variazione al bilancio comunale per iscrizione di un mutuo di 250 mila euro alla cassa depositi e prestiti per realizzare un grande centro di rifiuti,ma non la solita isola ecologica,ma invece un centro di raccolta e trasformazione per la differenziata,cosa questa che permetterà una volta a regime di realizzare ricavi importanti,dove invece come oggi sono solo costi passivi. Relazionava il sindaco Franco Froio”abbiamo privilegiato insieme all’assessore all’urbanistica Roberto Sestito,un centro da allocare diceva Froio dove oggi insiste il depuratore dismesso di località Fiumarata,riqualificando un’area e realizzando introiti importanti”prendeva la parola l’assessore Roberto Sestito che progetto alla mano rendicontava in modo esaustivo,i costi per la raccolta della RSU comunale,”costi elevati,diceva Sestito,ma con questo centro avremo una possibilità di introiti certi,la raccolta differenziata e la vendita del composto,ci permetterà diceva Sestito di fare veramente la raccolta differenziata e allo stesso tempo di guadagnare portando sollievo alle casse dell’ente comunale tenendo conto che ogni anno il comune spende per il conferimento della RSU in discarica 720 mila euro,quello che oggi è un costo concludeva l’assessore Roberto Sestito,domani sarà sicuramente un ricavo,”ma così non era per il gruppo di opposizione Migliarese,Lucia,Venuto e Voci”sono altre le priorità diceva la minoranza, scuole,asilo nido ed altre impellenze presenti, perché accendere un mutuo importante in momenti di grande difficoltà economica,forti dubbi esprimeva la minoranza sulle possibili spese gestionali del nascente centro di stoccaggio e trasformazione,il punto passava a maggioranza con i voti contrari del gruppo di opposizione. Il punto riguardante lo schema di convenzione per gli organismi di valutazione tra i comuni di Montepaone – Settingiano e Soveria Simeri passava all’unanimità,mentre l’ultimo punto riguardante la località Palacrati vero polmone verde di Montepaone con i suoi 65 ettari di verde,veniva rinviato,il punto in questione è di fondamentale importanza perché darà ulteriore sviluppo alla città jonica,creando case alberghi,insediamenti turistici – residenziali o altro ancora da valutare e, potrà creare una volta realizzato qualche opera,un sicuro indotto lavorativo e turistico.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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