Montepaone, Fly Over

Ed ecco la nostra bellissima Montepaone Lido! 🏖 Già, non siamo in California.. ci troviamo in Calabria. ✅ È un racconto fantastico di ogni nostra bellezza naturale. Con le meravigliose riprese di Alfonso Sanso ed il sublime montaggio di Simone Farenza, Montepaone Lido sembra rinascere ai nostri occhi e diventare il paese dei sogni. 🏝

Proloco Montepaone

riprese
Alfonso Sanso
montaggio

Simone Farenza

"Insieme è meglio"- II edizione – conferenza stampa CSV e Protezione Civile, lunedì 26 ore 11 alla Cittadella Regionale

Lunedì 26 giugno, alle ore 11, nella Sala Blu della Cittadella Regionale, il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, in collaborazione con l’Unità Operativa della Protezione Civile della Regione Calabria e le associazioni di volontariato di Protezione Civile, presenta la seconda edizione dei Campi scuola “Insieme è meglio”. Alla conferenza stampa prenderanno parte Luigi Cuomo e Giulia Menniti, rispettivamente presidente e referente dell’area promozione del CSV di Catanzaro, e Michele Folino Gallo, responsabile del settore della Protezione Civile regionale, che illustreranno nel dettaglio i quattro campi – al Santuario di Porto, a Gimigliano, dal 6 al 9 luglio; a Carlopoli, dal 29 giugno al 2 luglio; a Girifalco, dal 6 al 9 luglio, ed a Torre di Ruggiero, dal 29 giugno all’1 luglio – ai quali potranno partecipare ragazzi frequentanti le scuole secondarie di primo grado. Dopo il successo della passata edizione, il Gruppo comunale di Catanzaro, l’associazione Geruv, la Prociv di Gimigliano, il Radio Club Lamezia, i Diavoli Rossi di Tiriolo, il gruppo comunale di Carlopoli, la Prociv di Cortale, la Prociv di Girifalco, la Prociv di Palermiti, la Misericordia di Soverato ed il gruppo comunale di Torre di Ruggiero – con la supervisione del CSV di Catanzaro e del Dipartimento regionale – ciascuno nei propri territori di appartenenza, faranno vivere ai giovanissimi un’esperienza formativa unica nel suo genere. Per qualche giorno lontani da casa, i giovani adolescenti vestiranno i panni di volontari di protezione civile attraverso esercitazioni pratiche e lezioni teoriche, imparando a diventare consapevoli del ruolo attivo che possono svolgere nella tutela dell’ambiente, del territorio e della collettività.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

FESTA DEL CORPUS DOMINI

MONTEPAONE (CZ) –  21 GIUGNO 2017 –  Si sono tenuti presso la chiesa matrice di San Giovanni Battista a Montepaone lido, i solenni festeggiamenti per il corpus Domini a cura del parroco don Bernardo Marascio e del vice don Pietro Pulitanò. Dopo la celebrazione della Santa Messa consueta e molto partecipata processione per le principali vie cittadine, presenti l’amministrazione comunale con il sindaco Mario Migliarese, i gruppi di preghiera e di volontariato, i carabinieri della stazione di Soverato e i volontari dell’associazione nazionale carabinieri .La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Sollemnitas Ss.mi Corporis et Sanguinis Christi)[, o, nella forma straordinaria del rito romano, Festum Ss.mi Corporis Christi[ comunemente nota con le espressioni latine Corpus Domini (“Corpo del Signore”), come in Italia, o Corpus Christi (“Corpo di Cristo”), come nei paesi di lingua inglese e spagnola, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità oppure, in alcuni Paesi tra cui l’Italia, la domenica successiva. Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa nella Cena del Signore (Messa in Cena Domini) del Giovedì santo. La solennità cristiana universale fu istituita ad Orvieto da papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264.

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

 

SI È INSEDIATO IL COMMISSARIO PREFETTIZIO: È MAURO BRESCIA

Si è insediato il commissario prefettizio Mauro Brescia. Reggerà l’amministrazione comunale sino alla prossima primavera, dove si terranno nuove elezioni comunali per la carica della nuova amministrazione. Le elezioni di giugno avevano visto una sola lista partecipare alla competizione, quella di “Montauro paese mio” capeggiata da Pasquale Clericò che aveva  avuto 677 voti pochi per raggiungere il quorum necessario. Ora bisognerà attendere un anno intero.

Articolo di Gianni ROMANO

"Vele di Ulisse" e l'utilizzo sociale della navigazione

L’associazione “Vele di Ulisse”, guidata da Sergio Poggi, ha scelto la Baia di Caminia per dare il via al suo ricco programma di tutela ambientale (consultabile sul sito www.velediulisse.it) attraverso la promozione dello sport velico, in particolare tra le persone che vivono uno stato di disagio.Con la partecipazione a “Marinando”, l’iniziativa che sta coinvolgendo studenti ed artisti nella creazione di opere con materiali da scarto a Caminia, “Vele di Ulisse”, con il supporto del Coordinamento delle Associazioni di Salute Mentale (Casm), si è spesa per una domenica di normalità a chi la normalità la vive poco. In un clima distensivo e di piena condivisione, ragazzi con problemi di dipendenze, con disabilità fisica e mentale, anziani, bambini e genitori si sono ritrovati a dare una pennellata di vernice a bidoni arrugginiti restituiti dal mare, a ripulire la spiaggia dai detriti e ad abbellire lo spazio che circonda la bellissima pineta. La risposta che viene, così, data all’inquinamento, al degrado ed all’abbandono attraverso l’arte, si lega all’attività sportiva vera e propria, con l’apprendimento dei primi rudimenti della nautica, che traggono origine dall’utilizzo della canoa (oggi kayak) ricavata dal tronco, a cominciare dai famosi “nodi” marinari e dall’approccio al motore vela. “Vele di Ulisse”, che aderisce all’Unione Vela Solidale Italiana, ha come precipua finalità, infatti, l’utilizzo sociale della navigazione: a breve, con il progetto “La barca di Pietro”, verrà riportata in mare una barca antica di cent’anni, abbandonata sulla spiaggia, alla quale è stata restituita “nuova vita”. Un po’ come avviene a tutti quei ragazzi che, a mare aperto, e con la guida di “capitan Poggi” e dei volontari, si lasciano dietro le proprie problematiche e godono delle potenzialità terapeutiche che solo un viaggio in barca, trascorso in allegra compagnia, può assicurare.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

Il volontariato al Salone del Libro: il CSV Catanzaro porta la storia di Luana Maurotti

Tante sono le motivazioni all’origine di un libro. Nel caso di Luana Maurotti, che con le Edizioni Rubbettino ha pubblicato “A spasso con il lupo”, riaprire ferite così dolorose per poi rimarginarle, attraverso la capacità lenitiva della scrittura, è stata un’esigenza. A questa si lega un’altra finalità di fondo: far conoscere al mondo intero l’esistenza di una malattia definita “rara”, ma che in realtà così rara non è, visti i 60mila casi annoverati in Italia. Luana ha scelto la platea “errante” delle migliaia di visitatori del Salone Internazionale del Libro di Torino per farlo, entrando a pieno titolo nell’elenco delle presentazioni dei libri a sfondo sociale predisposto dal Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio, tramite il CSV di Catanzaro. E con il supporto di Benedetta Garofalo, addetta stampa del CSV di Catanzaro in qualità di moderatrice; di Luigi Cuomo, presidente del CSV di Catanzaro, e di Rosa Pelissero,  vicepresidente del Gruppo Les Italiano, ha affidato a dei cucchiai, distribuiti ai presenti incuriositi che hanno affollato lo stand–cantiere di CSVnet, la spiegazione della sua malattia. Ogni cucchiaio, infatti, rappresenta il tempo che ogni persona affetta da “lupus eritematoso sistemico” – una malattia autoimmune, definita “dei mille volti” perché di difficile identificazione, che attacca, senza alcun preavviso, gli organi, le articolazioni, la pelle ed ogni tipo di tessuto connettivo – ha imparato a dosare, visto che le forze devono essere indirizzate al compimento dei normali gesti quotidiani ed a quello a cui si tiene di più. In “A spasso con il lupo” Luana Maurotti racconta la sua esperienza di “lupetta” (come amano definirsi le ammalate di lupus, che nella stragrande maggioranza dei casi sono donne in giovane età) che ha dovuto patire per due anni, peregrinando da un ospedale all’altro, prima di avere una diagnosi. L’incompetenza dei medici, la “somiglianza” con altre patologie, la tendenza a sentirsi emarginate e “diverse” accomuna la storia di Luana a quella di altre raccolte nel libro: ed è per questo che l’autrice ha scelto la formula della “medicina narrativa” per raccontarsi, mettendo in evidenza come essa, attraverso il processo di ascolto del paziente, possa andare a completamento della medicina tradizionale. Nello stand di CSVnet, domenica pomeriggio, la storia di Luana ha tenuto tutti col fiato sospeso (l’intervistatore Marco Bani di “Volontariato Torino” in primis), perché davvero, questo “lupus”, fa paura solo a sentirlo. Ma a Luana Maurotti no: lei, il “lupus”, ha imparato a tenerlo a bada, ritagliandosi il tempo per se stessa, per gli affetti, per l’impegno all’interno del direttivo nazionale del Gruppo Les, a fianco a Rosa Pelissero, e di altre associazioni, quali i “Clown Vip” di Catanzaro, con cui ha iniziato un percorso di condivisione finalizzato a portare gioia ed allegria all’interno dell’ospedale. Perché lei, e tutte le “lupette”, “non sono la malattia”.

 

Ufficio stampa CSV Catanzaro

 

Soverato capitale dell'electro house con Maurizio Gubellini

Attesa a Soverato per l’arrivo del top dj Maurizio Gubellini che, questa sera, sbarcherà in Calabria per presentare le sue produzioni, aprendo la stagione della movida del basso Jonio. Spazio quindi all’electro house nella proposta musicale che rilancia le atmosfere disco delle più rinomate realtà turistiche come quelle di  “Villa de Rose”, “Pascia” “Echoes Liz” di Riccione, di “Villa Papeete” di Milano Marittima e di “Zangola e Des Alpes” di Madonna di Campiglio. Un artista fuori dal comune Gubellini la cui carriera si innalza nell’esperienza realizzata all’interno dello  Slava Club, il club in cui impera l’ electro house suonato solo dai top Dj di tutto il mondo. Produttore e direttore artistico della Label Spectra, suo è “Moscow Trip”, il pezzo che dal giorno della sua uscita, a giugno del 2005, è stato suonato ovunque, trovando consensi anche nelle esigentissime Ibiza e Mykonos. Gubellini parte dalla disco music per poi, nei primi anni ’80, dedicarsi alla new wave passando all’hip pop per poi identificarsi come uno dei produttori più apprezzati della house music. Su di lui è ricaduta la scelta di  David Guetta, dj e produttore francese, per remixare il suo  successo “Play Hard”. L’artista, ospite questa sera nella cittadina soveratese, è protagonista di quella rivoluzione elettronica che ha imposto l’Italia come una delle nazioni più creative e ricercate nella scena dance internazionale permettendo di far ritagliare alla nostra nazione uno spazio di riferimento per gli artisti in cerca di prestigiose collaborazioni. A regalare al sabato soveratese una carica di adrenalina imperdibile, sarà il “Just Marinella” che accoglierà il popolo della notte calabrese nella sua serata inaugurale.

 

Ufficio stampa “Just Marinella”

Al via la campagna estiva di comunicazione dell'Avis

Lo spirito aggregante dell’Avis, capace di attrarre sempre nuovi donatori, fa cultura anche con l’impiego delle nuove tecnologie. Forte del successo rinvenuto l’anno scorso, l’Avis provinciale di Catanzaro si affida ad un concorso fotografico a premi (con tanto di spot, da parte di Enzo Colacino, all’insegna del buonumore) per diffondere il messaggio di solidarietà, specie tra i più giovani: un concorso ad immagini con una frase abbinata che sappia andare dritta al cuore, riservato a chi ha un massimo di trent’anni di età, che ha il 18 maggio come data di inizio ed il 31 agosto come data di scadenza. Un concorso a premi (un I- phone 7, un drone ed una chitarra acustica) al quale si può accedere dal sito www.avisprovincialecatanzaro.it, ed i cui proventi saranno devoluti alla lotta contro l’Aids. “E’ una campagna che vogliamo riproporre per diffondere il messaggio del dono tra i giovani – ha spiegato il responsabile della comunicazione dell’Avis, Francesco Broso, all’incontro di presentazione dell’iniziativa che ha avuto luogo nella sede provinciale, a Caraffa, martedì mattina, e che è stato moderato dalla giornalista Rossella Galati. In realtà i giovani, all’Avis, sono di casa: all’interno dell’associazione c’è una Consulta giovanile che tiene costantemente i rapporti con l’Università (con la collaborazione del consigliere dell’Avis Giovanni Torcasio, dal 18 al 20 maggio gli studenti della  “Magna Graecia” daranno vita nel quartiere Lido ad eventi musicali, teatrali, di dibattito e di promozione della cultura della donazione) e con le altre realtà associative, e ci sono i ragazzi del servizio civile che prestano il proprio contributo ogni giorno, e che in molti casi, all’Avis, decidono di restare.

Del resto, è difficile andarsene dall’Avis: il clima familiare che c’è tra i volontari si avverte anche tra chi va a donare, come ha ben riportato Giulia Menniti, nella duplice veste di donatrice e di referente del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro che non ha fatto mancare il proprio sostegno alla realizzazione della campagna. All’Avis, oltre alla promozione del valore del dono e della solidarietà, si fa cultura, a maggior ragione se si avverte di appartenere ad una comunità: la comunità dell’Avis Calabria, inoltre, è cresciuta (si parla di 36mila donatori) ed ha raggiunto l’autosufficienza, tanto da essere stata l’unica regione, durante i mesi estivi, a non avere bisogno di altre sacche di sangue. Quest’anno, però – ha chiarito il presidente regionale Rocco Chiriano – le criticità rinvenute nei centri trasfusionali di Vibo, Polistena e Reggio Calabria rischiano per la prima volta di compromettere l’autosufficienza così duramente conquistata, visto che l’Avis dovrà sostituirsi alle strutture pubbliche.

Ma l’Avis riuscirà a sopperire alle carenze ed a contenere le emergenze del periodo estivo come ha sempre fatto, ha ribadito il neo presidente provinciale Franco Parrottino: senza le sacche di sangue dell’Avis il piccolo Fabrizio Mirante, presente all’incontro per dare testimonianza della sua vicenda, non sarebbe di certo sopravvissuto al terribile impatto con un’auto che gli ha tranciato di netto l’arteria femorale. Oggi il giovanissimo Fabrizio, che sognava di fare il calciatore, non ha più una gamba, ma è felice di vivere e di riuscire a trasmettere la sua gioia agli altri: ed è con questo spirito Giuseppe Parrottino ha composto il testo musicale “All’improvviso”, dal quale è stato realizzato il video nella Presila che vede per protagonisti i membri della “Music in Soul Band” di Sorbo San Basile, e che sarà presentato a giorni alla Conferenza Nazionale dell’associazione.

Un video che, attraverso le immagini di un incidente in moto, racchiude l’apprensione di quanti si ritrovano attorno al proprio congiunto, costretto in un letto di ospedale, in attesa di una trasfusione che può restituirgli la vita. E’ proprio questo, d’altronde, il bello della comunità avisina: il ritrovarsi per condividere un gesto semplice ma di grande valore, senza neanche sapere chi sarà il destinatario del sangue donato. I donatori di sangue, specie se periodici, non se la pongono nemmeno questa domanda: il loro sangue aiuterà una persona in difficoltà, questo è certo, e tanto basta.

 

Gli uffici stampa

CSV Catanzaro e Avis Provinciale Catanzaro

 

 

Just Marinella: le avanguardie dell’entertainment, sbarcano a Soverato

Un tributo alla musica attraverso una programmazione di eventi dal forte impatto emotivo ed artistico che siano capaci di creare uno luogo in cui abitare gli spazi mentali dell’essere e fornire numerose sfumature all’esperienza. Si presenta così il “Just beach, disco, club” nato da un progetto di professionisti soveratesi che decidono di far sbarcare in Calabria le avanguardie nel mondo dell’entertainment all’interno di un progetto culturale pensato per ricondurre la movida estiva al principio di creatività. Molto di più che un locale notturno per la città di Soverato che si presenta come al centro di una rivoluzione imprenditoriale pronta a lanciare la perla dello Jonio tra le località turistiche di riferimento per l’estate 2017. L’idea nasce dall’intenzione di trasformare la storica location del Lido la Marinella in uno spazio che allarga l’identità storica della nightlife soveratese ad una nuova concezione di offerta turistica, orientata ad accompagnare le giornate dei vacanzieri con forti esperienze emozionali capaci di rimanere impresse nella memoria. A spiegare il progetto è Carmelo Pagnotta architetto soveratese che, per realizzarlo, si è avvalso della collaborazione di diverse professionalità locali, da anni servizio del turismo. <<Negli ultimi anni la nostra cittadina è cresciuta molto- spiega il titolare del Just Marinella– arrivando ad essere inserita tra le località insignite della bandiera blu. Abbiamo sentito che fosse arrivato il momento di offrire un’immagine migliore dell’imprenditoria turistica, da adeguare agli standard delle più blasonate località rivierasche e così, con un team di professionisti, abbiamo dato vita ad un progetto di ampie vedute che risulta difficile racchiudere in un’unica gabbia interpretativa. La programmazione estiva allarga il range di partecipazione ad una clientela multigenerazionale, che sarà stimolata attraverso i vari eventi che animeranno il nostro beach- disco club per tutto l’arco della giornata. Siamo partiti dalla location, realizzando forse una delle nostre scelte più audaci in controtendenza con l’attitudine di creare locali dal design standardizzato. Protagonista degli allestimenti diventerà la luce con lighter designer impiegati per strutturare le diverse aree del locale che coniugano estetica e funzionalità. Led colorati sono usati per creare una sorta di spazio 3.0 in cui le opinioni architettoniche sposano le intenzioni contenutistiche dei vari eventi musicali che spazieranno dai concerti live alle session music con i più rinomati dj del momento, dagli aperitivi musicali al tramonto, ai beach party>>. Un ambiente insolito e ricercato per il “Just”, salotto a cielo aperto in cui gli spazi si fondono progressivamente con l’ambiente naturalistico, rispettando la necessità di presentare in riva allo Jonio le avanguardie dell’entertainment, sull’ispirazione delle ambientazioni romagnole. Un’esperienza immersiva con l’energia del giorno e la magia della notte che partirà con l’opening party il prossimo 20 maggio. Ospite della serata come guest star Maurizio Gubellini, figura di riferimento del panorama House Italiano tra i pochi connazionali chiamati a suonare allo Slava Club di Mosca che annovera solo i top dj internazionali. Tra i suoi pezzi più suonati vi è suo è “Moscow Trip” ricordato per essere entrato nel tra le tracce della compilation dello Space Club di Mykonos. Gubellini sarà affiancato nella serata da una delle voci più importanti dello scenario dance italiano, quella di Max the voice, Massimiliano Marabini, sax performer e voce ufficiale dell’estate “JUST Marinella 2017” in coppia con il dj resident Beppe Zoveralli che modellerà l’impronta musicale di un’estate da ricordare.

Ufficio stampa Just Marinella

Il patrimonio architettonico e storico-artistico prima e dopo il terremoto: giornata di studio sul centro storico di Petrizzi

Si è svolto nell’ambito delle iniziative dell’IC Corrado Alvaro di Chiaravalle C.le, di cui le scuole di Petrizzi fanno parte, l’importante evento formativo con tema: Il patrimonio architettonico e storico-artistico prima e dopo il terremoto. La giornata ha coinvolto non solo gli alunni del plesso, ma la popolazione tutta e ha visto la partecipazione delle associazioni presenti sul territorio, del Sindaco Prefettizio del comune, dott. Luigi Bigagnoli, del Dirigente scolastico dell’IC Corrado Alvaro prof.ssa Rita Elia, della prestigiosa presenza del dott. Giuseppe Mirarchi vice direttore dell’U.S.R Calabria, dell’arch. Giuseppe Macrì presidente dell’ordine degli Architetti PPC Catanzaro, dell’arch. Oreste Sergi-Pirrò.

Lo svolgimento si è articolato in tre fasi: le attività al mattino, svolte in aula, dal docente referente del progetto prof. arch. Eros Corapi, presso le classi della scuola secondaria di primo grado del Comune di Petrizzi, con le quali si è discusso con i ragazzi del patrimonio urbanistico, architettonico, storico–artistico, e demo-etnoantropologico del loro Comune, ponendo il focus sulla loro percezione delle caratteristiche peculiari dei luoghi ad essi più cari. Nel primo pomeriggio, alle ore 15, si è svolta una passeggiata per il centro, accompagnati dall’ esperto arch. Oreste Sergi-Pirrò, il quale ha illustrato le caratteristiche di quanto discusso al mattino, in un’ottica tecnica del patrimonio storico-artistico. In tal modo i ragazzi hanno potuto cogliere il rapporto tra la loro percezione del vissuto, nel rapporto quotidiano con il patrimonio comunale, con quella tecnica. Al termine dell’itinerario si è giunti all’edificio comunale, che il Commissario prefettizio del comune, dott. Bigagnoli ha cortesemente concesso in uso per lo svolgimento delle attività. Qui i ragazzi hanno esposto i loro lavori, aventi come tema la rappresentazione di uno spazio ad essi particolarmente caro del territorio in cui vivono; nel contempo si è svolto il seminario, al termine del quale tutti i partecipanti ed il pubblico presente, hanno potuto ammirare i lavori dei ragazzi. Il seminario, ha visto una prima parte di interventi e saluti istituzionali da parte del commissario prefettizio dott. Bigagnoli, del Dirigente Scolastico dell’IC Corrado Alvaro prof.ssa Rita Elia, ed una seconda parte di interventi tecnici, con l’arch. Oreste Sergi-Pirrò, il prof. Tripodi di arte, che ha collaborato nel coadiuvare i ragazzi per la realizzazione delle tavole grafiche ed il prof. Corapi. A conclusione del seminario, l’affettuoso saluto ed il “sentito” intervento del dott. Mirarchi, tra l’altro nativo del luogo, il quale ha voluto sottolineare, l’importanza della conservazione dei luoghi storici e del patrimonio artistico-culturale, nonché sociale, dei nostri piccoli borghi, incitando le giovani generazioni a “vivere il proprio paese” dal vivo, nel concreto, a preservarlo, ad essere costruttori reali, affinché non vada perso nel tempo, in un mondo sempre più incentrato sul virtuale e sull’eccessivo uso della tecnologia.

La giornata dunque, si è improntata principalmente sulla percezione della città. In particolare sul rapporto tra la percezione dei ragazzi, che fungono da cartina di tornasole delle scelte urbanistiche che stanno alla base della città come la conosciamo, ed una visione più tradizionale, imperniata sulla conoscenza del patrimonio storico artistico nella sua accezione classica.

Da qui ci si è mossi per sfociare nella riflessione, ovvero, quanto quello che “ci diciamo” in termini di città, territorio, patrimonio artistico, panorama urbano, trovi effettivo compimento nel “modo” complessivo di vivere il territorio, palesato dalle esposizioni dei ragazzi, sia in termini di rappresentazione (attraverso gli elaborati da essi prodotti, oggetto della piccola mostra avente per tema “lo spazio  che più ami del tuo paese”) che di racconto (attraverso le indicazioni nate dalla  lettura di piccoli brani di loro composizioni, svolte in proposito). La giornata ha così fornito interessanti spunti di riflessione e analisi per scoprire quanto una buona o cattiva urbanistica, abbia raggiunto i propri obiettivi di vivibilità della città, attraverso il franco, onesto e mai preconcetto punto di vista dei ragazzi. Significative a tal proposito anche le parole del l’arch. Oreste Sergi-Pirrò durante il suo intervento: “È da anni, a mio parere che l’urbanistica come la conosciamo, come siamo stati abituati a studiarla, a conoscerla, da tecnici, sia completamente fallita. Ne sono testimonianza le nostre città. Ne è testimonianza il disagio delle nostre periferie, l’abbandono dei nostri centri, l’impraticabilità dei nostri complessivi sistemi. E la cosa che trovo drammatica è che gli stessi protagonisti dei decenni che hanno condotto a questo disastro pretendono oggi di rappresentarcene le soluzioni”. Per noi che ci abitiamo, Petrizzi non è importante per la sua storia, ma per quello che noi viviamo al suo interno. Noi usciamo con gli amici, giriamo in bici, giochiamo a “nascondino” e “guardie e ladri”, l’anno scorso abbiamo perfino ballato la tarantella in piazza. Quindi per noi che ci abitiamo, non è importante per l’architettura o per il duca, ma per quello che viviamo…poi però Petrizzi non è molto industrializzato, non ha la palestra o il parco giochi e quindi delle volte si dice che non si vuole più stare qua, ma dopo tutto noi passiamo bei momenti. Questo, il punto di vista di un ragazzo di 11 anni. Sono ricorrenti, inoltre, il tema degli anziani e della carenza di spazi pubblici. Molti giovani nel pomeriggio, dopo aver pranzato e fatto i compiti, scendono a Soverato perché qui non c’è molto quindi, secondo me, se si costruissero o se si aggiustassero i luoghi pubblici, Petrizzi sarebbe più popolato da ragazzi e non solo da persone anziane, anche perché i giovani sono il futuro. Credo, tristemente ma onestamente, (continua l’architetto Sergi-Pirrò), che ci sia una analisi delle strutture urbane migliore nelle righe che ho letto in questo intervento, che in molti dei progetti che in vita mia ho avuto la sfortuna di leggere. Non è banale. Discuto da due anni con ragazzi della loro età, di città, reti e sistemi urbani. Dei motivi che portano una comunità a decidere di stabilirsi in un punto piuttosto che in un altro. Di mobilità. Di risorse. In loro ho trovato punti di vista e concetti che talvolta, per la loro brillante semplicità, semplicemente sono giusti. Semplicemente sono tecnicamente rilevanti. Semplicemente sono ottima analisi urbanistica. Per fortuna i ragazzi, che non si rendono ancora conto del prezzo sociale che noi adulti gli facciamo pagare, trovano poi in sé stessi i motivi per amare il loro paese. Di un amore talvolta incomprensibile che, come ogni amore, sa accontentarsi del poco che trova. Per me Petrizzi è un posto molto speciale. Molto speciale perché ci sono cresciuto, ci ho fatto amicizie, ci ho giocato, ho passato la mia infanzia. Insomma Petrizzi è il luogo più importante che abbia mai avuto nel mondo.                                                                   

      A. M. Colabraro

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