Torre di Ruggiero (Cz) – Sul servizio di Matrix andato in onda su “Torre di Ruggiero batte il record dell’astensionismo per le Europee”,ascoltiamo le parole del sindaco Giuseppe Pitaro che dice : ”trovo che sia il migliore dei modi per accorgersi della fragilità sociale di questa parte del Mezzogiorno letteralmente cancellato dall’Europa dei tecnocrati, degli organismi comunitari dalle leadership non elettive e dalla spregiudicatezza delle banche.”Ancora una volta, continua Pitaro,nel silenzio delle istituzioni europee, che non sanno neppure che sulle mappe geografiche c’è un borgo che si chiama Torre di Ruggiero fondato nel 1070, nell’indifferenza dei sondaggisti da talk show e degli analisti di vaglia, tocca all’informazione libera ed intelligente gettare fasci di luce sulle realtà in cui il disagio sociale esplode, per fortuna nelle forme democratiche del non voto. “Se l’informazione, in questo caso l’ottimo reportage tv di Matrix, non si fosse accorta del dato dell’astensionismo elevato del borgo di cui sono sindaco, tutto sarebbe continuato nel deplorevole clima di atarassia che contraddistingue l’approccio delle classi dirigenti verso i problemi della gente. “Considero,dice Pitaro, il ‘non voto’ dei Torresi per il rinnovo del Parlamento europeo un gesto di disubbidienza civile per l’Europa distante anni luce da questa parte della Calabria colpita, oggi in maniera drammatica, dall’ emigrazione massiccia, falcidiata dallo spopolamento e dalla disoccupazione giovanile mentre i soloni dell’establishment comunitario teorizzano ‘lacrime e sangue’ per i cittadini e, incentrando ogni politica economica sull’austerità, allargano a dismisura le diseguaglianze sociali, infischiandosene se in territori come il mio l’ente locale non ha risorse neppure per i sussidi ai poveri, per tenere aperto un asilo nido, per garantire il diritto alla studio. “Il ‘non voto’ dei Torresi per l’Europa è l’ennesimo, continua Pitaro,forte, ‘Sos’ lanciato da una comunità alle Istituzioni, perché non chiudano gli occhi sui problemi delle persone in carne ed ossa e riflettano, individuando fin da subito i rimedi più adeguati, sulle inadempienze, ormai storiche e non più tollerabili, verso i bisogni del Mezzogiorno italiano più svantaggiato e su quelle che più direttamente concernono le infrastrutture di base, come per esempio il completamento della Trasversale delle Serre, i cui lavori sono iniziati mezzo secolo fa, ed oggi, nonostante le infinite proteste formali, sono perlopiù interrotti. “Matrix ha colto benissimo il disagio di un borgo che,continua Pitaro, è simbolo del disagio più generale di una regione dell’Italia del Sud. Un disagio che ha in sé, oltre che un evidente atteggiamento passivo, sebbene non incoerente, anche due messaggi chiari per la politica e per le istituzioni: a) si restituisca alla politica il primato di strumento necessario a fare scelte che migliorino la qualità della vita delle persone, ripristinando con immediatezza il circuito virtuoso del dialogo Centro/Periferia e ridando ruolo e forza ai comuni ed ,conclude il sindaco Pitaro,ai poteri orizzontali che sono presenti nei singoli territori; b) le istituzioni smettano di farsi travolgere dal ‘cupio dissolvi’ del tutto contro tutti che fa crollare la fiducia dei cittadini e rischia di rendere inconcludente la democrazia”.
[box type=”info”] Gianni Romano [/box]