Nel Mare di casa, nelle acque cristalline del Mar Jonio, l’atleta milanese Homar Leuci, già pluriprimatista di apnea, raggiunge un altro importante traguardo, il suo diciottesimo, il Record Italiano di apnea profonda a rana, con -72 mt.. Il record precedente era detenuto da Michele Tomasi che nel 2014 aveva raggiunto -71 mt. La prestazione è valevole sia come record italiano FIPSAS , essendo stato omologato dal giudice internazionale Antonio Mancuso, che come migliore prestazione mondiale CMAS. L’atleta milanese della prestigiosa società federale Atlantisub di Milano, ha strappato il cartellino alla profondità da record di -72 mt. sotto la superficie del Mare, con un solo respiro durato 2′ e 49”, senza l’ausilio di attrezzi, ma solo nuotando con le sue forze sia in discesa che in risalita, nello stile della rana subacquea. Sotto il vigile occhio della sua squadra di assistenza coordinata magistralmente da Camillo Viscomi, inventore tra l’altro  di un sistema di sicurezza senza precedenti nella subacquea, che permette di recuperare l’atleta in caso di emergenza in tempi brevissimi. Grazie a tale sistema è possibile  ridurre i rischi a zero e schierare solo  apneisti di sicurezza, pronti ad intervenire, in questo caso Nando Formisano, che conosce l’atleta e per completare la squadra Paolo Paltrinieri. Dopo la  competizione internazionale alle Bahamas , il prestigioso Vertical Blue,  dove l’atleta ha partecipato ad un challenge internazionale con i migliori al mondo, e  dove ha stabilito due importanti record, uno in assetto costante (nuotando con una monopinna) con -105 mt. e l’altro in Free immersion (l’atleta si tira lungo il cavo guida con le braccia) con -95 mt.. Con questo ennesimo  centro, dimostra di essere un apneista profondo completo e forte in tutte le discipline  e soprattutto ben preparato per i prossimi impegni: il mondiale di apnea profonda previsto in turchia per i primi di ottobre.La dedica va all’amico di sempre, un vero appassionato, Camillo Viscomi, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile e ad Alessio Pacello, membro della squadra, che lo ha incoraggiato a ritornare alla rana.

                                                                                                                                                        Gianni Romano

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