Non ha esitato un attimo,il bagnino dello stabilimento balneare “Pegaso”,Antonio Rattà ha visto davanti allo specchio d’acqua della spiaggia libera un bambino di quattro anni che si era allontanato da solo in mare per recuperare un giocattolo gonfiabile,ma il bambino non sapeva ancora nuotare ed era in chiara difficoltà in un tratto di mare profondo. Immediato il tuffo in acqua di Antonio Rattà poche e decise bracciate e riusciva a prendere e a mettere in salvo il bambino riconsegnandosi ai genitori  che sono in vacanza in città,e che lo hanno ringraziato in modo caloroso,Antonio Rattà è un ragazzo di Montepaone alto e imponente ,una statura di un metro e novantacinque centimetri ,che gli vale il soprannome di “Tsunami”,e una abbronzatura invidiabile,amico di tutti ,un sorriso e una parola per iniziare il buongiorno sulla lunga e bianca spiaggia di Montepaone. Il bagnino deve prevenire gli incidenti in acqua o farvi fronte se avvenuti, mettendo in atto quelle tecniche di salvataggio e di primo soccorso acquisite nel corso di formazione e periodicamente aggiornate;regolare le attività di balneazione vegliando sul comportamento degli utenti;applicare e far rispettare le ordinanze della Capitaneria di porto o il regolamento della piscina;verificare periodicamente la chimica delle acque nelle piscine e le condizioni igieniche dell’ambiente. Formazione,]Le competenze acquisite nel corso di formazione gli consentono di intervenire in modo adeguato per praticare le tecniche di primo soccorso, anche in caso di asfissia e arresto cardiaco (Basic Life Support). In Italia necessita dell’abilitazione dalla Società Nazionale di Salvamento di Genova, dalla Federazione Italiana Nuoto sezione salvamento, o dalla Federazione Italiana Salvamento Acquatico, ed ha compiti di soccorso verso chi si trova in situazione di pericolo in acqua.

[box type=”info”] Gianni Romano[/box]

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