“A Varese davanti all’ospedale,abbiamo dormito una settimana in macchina!”
Tanti i disagi che una famiglia di Montepaone lido, composta da padre, madre e due figli minori, deve necessariamente subire a causa della mancanza di lavoro di entrambi i genitori. A questo stato di fatto si aggiunge una difficile situazione sanitaria che necessita di spese continue. Tutto inizia quando il figlio di appena tredici anni comincia avere seri problemi di salute, apnee notturne con rischio di soffocamento, copiose e inarrestabili emorragie dal naso con svenimenti. Da qui inizia il calvario di questa famiglia, con il bimbo che sottoposto a visita di controllo all’ospedale di Soverato viene inviato, vista la complessità del caso, ad una visita più approfondita al presidio ospedaliero di Germaneto di Catanzaro. Il medico che lo visita , intuendo la complessità del caso, prepara il minore con un intervento chirurgico di sei ore al trattamento specialistico successivo e consiglia la famiglia di recarsi presso il centro specialistico di Varese (Circolo fondazione “Macchi” polo universitario di Milano). Con grandi difficoltà e con l’aiuto economico di parenti, la famiglia inizia con la propria macchina quello che viene definito un viaggio della speranza, mille chilometri lontano dalla Calabria. Giunti a Varese, subito la visita e la triste diagnosi di ”angiofibroma nasofaringeo destro,con abbondanti lacerazioni al massiccio frontale con inevitabile ricostruzione ossea nei tre piani dello spazio. “Una diagnosi terribile, per un bambino di soli tredici anni, che porta il minore nuovamente in sala operatoria per un intervento in anestesia totale di ben tredici ore. L’intervento anche se complesso si conclude con l’asportazione della massa tumorale ed il bambino viene trasferito in reparto dove deve rimanere una settimana per le medicazioni. La famiglia contenta per il buon esito dell’intervento deve fari i conti con i pochi soldi in possesso e per fare economia il padre, la madre e l’altra figlia minore sono costretti a dormire in macchina, dovendo risparmiare per il necessario viaggio di ritorno. Una volta dimesso, il minore e la famiglia si mettono in viaggio verso al Calabria, ma i disagi continuano, ora servono cure costose e farmaci continui ma questa famiglia non può provvedere da sola. Ha bisogno di aiuto, e così parte la richiesta di aiuto al comune di Montepaone che risponde in senso affermativo producendo fino ad oggi solo un piccolo aiuto,una goccia nel mare del bisogno. E’ notizia di pochi giorni fa che la Regione Calabria ha istituito un progetto per finanziare le famiglie in difficoltà. Le risorse destinate al progetto sono di 20 milioni e, si stima, potranno attingere al fondo circa 4 mila famiglie calabresi. I fondi saranno erogati con lo strumento del “credito sociale” e verranno destinate a persone fisiche che versano in temporanea difficoltà finanziaria,questo è uno di quei casi dove la buona politica deve necessariamente incontrare le famiglie bisognose,lontano da tessere di partito e di colore politico,perché il bisogno non ha colore,ma necessita solo di un aiuto concreto. Ci saranno i fondi per questa famiglia bisognosa? questa la domanda che ci poniamo…….. augurandoci che la risposta possa essere positiva.
[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano, rivisitato dalla redazione[/box]
Si dovrebbe creare un conto corrente x fare dei bonifici. se c e`pubblicatelo
Il Comune poteva fare di più, trovateli un lavoro al padre
visto che ha Montepaone ci sono due supermercati
FORZA ASSESSORI DATEVI UNA MOSSA