Il comune di Montepaone ha inviato a dieci famiglie che hanno occupato abusivamente dieci alloggi di proprietà comunale,l’ordinanza di sgombero forzato,ma su questa ordinanza qualche occupante grazie all’avvocato Serena Riccio del foro di Catanzaro loro legale di fiducia, ha presentato ricorso al tribunale di Catanzaro e al TAR della Calabria,chiedendo la sospensione di questo provvedimento   cercando di provare l’illegittimità dell’ordinanza sindacale,ma il comune con apposita delibera di giunta ha deciso di resistere in giudizio,ora il braccio di ferro continua e la situazione si complica e di molto,da una parte dieci famiglie che hanno occupato  abusivamente dieci alloggi comunali,dall’altra il comune che vuole il rilascio immediato di questi,in mezzo ora una azione legale che cerca di accertare e dichiarare illegittima questa ordinanza visto il ricorso ex art. 700 CPC proposto davanti al Tribunale Civile di Catanzaro, relativamente alla sfera giuridico – soggettiva del ricorrente e per l’effetto provvedere alla disapplicazione dell’ordinanza n. 29 del 10/6/2013notificata in data 11/6/2013,tutto comincia quando dieci famiglie decidono  quasi in modo simultaneo di occupare dieci alloggi di proprietà comunale situati in via De Siena già ribattezzata piazza della rivoluzione a Montepaone centro storico,già  disatteso il primo invito al rilascio bonario degli immobili,ora il comune intende proseguire  con questo provvedimento,bisognerà capire se il comune intende aspettare l’esito di questi ricorsi o nel frattempo procederà allo sgombero con la forza pubblica. Case ultimate ma mai assegnate ,da qui la recessività vitale di occuparle da chi non possiede un reddito tale da permettersi di pagare un fitto, il comune di Montepaone, a firma del responsabile del procedimento aveva fatto recapitare a queste famiglie l’ ordinanza n. 29 con protocollo  n. 5082,di sgombero alloggi di edilizia residenziale,con il termine massimo per il rilascio bonario di trenta giorni,si legge nella ordinanza allo sgombero forzato a cura della forza pubblica,allora in quel caso,persone e cose saranno oggetto di sgombero,anche se chi abita ha figli disabili,anche se chi abita è malato,anche se chi abita non lavora, anche se chi abita non ha reddito,anche se chi abita non ha un tetto sulla testa che questi appartamenti,e una burocrazia sorda che tra l’altro ha intimato di denunciare gli abusivi occupanti  con il reato di danneggiamento al patrimonio pubblico con impedimento,si legge nell’ordinanza, alla sua naturale fruibilità,con ripercussioni legali ed economiche a danno dell’amministrazione comunale,qualcuno di questi ha fatto ricorso tramite il loro legale di fiducia,per ottenere in modo legale la assegnazione di questi immobili, il comune aveva dato quindici giorni per produrre delle deduzioni scritte e documentate,cosa che avveniva puntualmente,ma il comune di Montepaone aveva contro dedotto per il non accoglimento delle richieste. Il comune di Montepaone ha rimarcato che in caso di mancato spontaneo rilascio dell’immobile da parte degli occupanti l’amministrazione comunale non è in grado di garantire autonomamente l’esecuzione forzata dell’ordinanza di rilascio tramite il proprio corpo di polizia municipale e che quindi,continua l’ordinanza sarà necessario l’intervento della forza pubblica,che dovrà essere disposta e coadiuvata dalla prefettura di Catanzaro. Abusivi forse,ma per necessità impellenti in tempi di crisi globale,senza un lavoro è difficile vivere in modo dignitoso,questi alloggi di edilizia popolare e di proprietà del comune di Montepaone erano ultimati da tempo,ma una graduatoria ferma ,per motivi non noti,impediva la consegna di appartamenti ultimati e già oggetto di furti e di danneggiamenti da parte di ignoti,da qui l’occupazione in modo simultaneo di dieci famiglie che vorrebbero solo un appartamento degno di questo nome.

[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]

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