Si è svolta a Montepaone Centro nello storico Palazzo Cesare Pirrò, nella sala convegni allestita di tutto rispetto con colori della nostra Italia ed opere importanti di due artisti del posto, Francesco Iemmello e Giuseppe Casaletto un importante dibattito sulla legalità. Fortemente voluto dall’Associazione Culturale L’Olmo guidata dalla giovane ed entusiasmante presidentessa Maria Antonietta Macrillò che dal giorno del suo incarico sta continuando a stupire e lasciare a bocca aperta per l’impegno e la dedizione continuamente dimostrati per il suo paese. Alla guida del timone c’era il giornalista Francesco Cirillo Gallucci che con domande inaspettate e importanti ha fatto si che la discussione si animasse e riempiesse la sala di gente che non aveva più voglia di tacere ma di alzare la mano e farsi sentire. Presenti alla tavola della legalità, sono stati: la dott.ssa Maria Antonietta Macrillò, il dirigente scolastico Saverio Candelieri; l’Avvocato Serena Riccio; il Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, il sindaco di Montepaone Dott. Franco Froio, il Tenente di Vascello comandante uff. Marittimo Guardia Costiera di Soverato Mauro Sciarra; il Capitano del Comando dei Carabinieri di Soverato Saverio Sica. Tra i tanti temi affrontati le domande sono state:1) Equazione assenza dello stato/presenza antistato; 2) Disoccupazione e delinquenza;3) basso risalto dei media rispetto a mafia e camorra. 4) Criminalità minorile 5) Ecomafie- Abusivismo edilizio e scempi ambientali; 6) Confisca dei beni e riqualificazione;7) Percorso privilegiato della ndrangheta con il sud America per il traffico di cocaina; 8) Il contrabbando che viene dal mare; 9) Affiliazioni dei familiari e pentiti di ndrangheta; 10) Proventi illeciti ripuliti e reinvestiti in attività lecite;11) Infiltrazioni mafiose negli enti pubblici 12) Trattativa Stato Mafia.“E’stato un vero piacere” dice il presidente Macrillò, “avere l’onore di poter confrontare le idee con personaggi illustri quali i presenti, poiché sono del parere che Insieme si può realizzare molto”, <<la prima legalità è data dal rispetto inizialmente della persona e di conseguenza di tutto ciò che la circonda perché se è vero che siamo il risultato di ciò che pensiamo è una perdita di tempo lamentarsi ed accusare gli altri.>>Molto intraprendenti sono stati i rappresentanti della “giustizia” soprattutto il prefetto Reppucci, tra le sue parole una in particolare è stata più volte sostenuta ovvero che” la legalità parte dal cittadino, non esiste Legalità laddove si pratica solo l’illegale, laddove in pieno giorno sotto agli occhi di tutti si riesce a mettere na bomba in un luogo e come per incantesimo nessuno ha visto nulla, laddove il ragazzo per avere i soldi facili si adopera ad esperto spacciatore, laddove si gettano i rifiuti per strada o peggio ancora in mare con assoluta tranquillità puntando poi facilmente il dito sulle istituzione accusando queste di mancata presenza”.Pensiero questo fortemente condiviso dalla maggior parte dei presenti.La presidentessa conclude salutando e ringraziando tutti invitandoli a deliziare un rinfresco preparato nella saletta accanto fatto di capocollo, pane fatto in casa al forno a legna, olive nostrane, e deliziose torte, il tutto gentilmente offerto e preparato dalle famiglie associate. e continua dicendo che L’Associazione ha voluto questo incontro per sensibilizzare gli animi e per dare Almeno cinque minuti di legalità di pensiero, perché afferma il Presidente Macrillò l’obiettivo che l’Associazione attraverso questa tavola rotonda si è prefissato è quello di dedicare anche solo cinque minuti in quasi tre ore di confronto e dibattito, pensando che è veritiera l’esclamazione: “Solo insieme di Può Cambiare in meglio poichè la legalità siamo noi così come l’illegalità”.
[box type=”info”] articolo di Gianni Romano[/box]