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Ha compiuto un secolo di vita, Antonietta De Vito, eppure non lo dimostra. Qualche ruga le solca il viso, ma lo sguardo è vispo e la memoria tenace. Donna di tempra forte ha così festeggiato il suo centesimo compleanno attorniata da familiari, parenti e amici. Nata a Gasperina nel lontano 20 agosto 1911, rimasta orfana del padre Giuseppe morto durante la prima guerra mondiale, seconda di tre figli, Francesco e Mariannina (poi Suor Amelia delle Figlie della Carità di Santa Giovanna Antida) è rimasta con la madre Maria Teresa fino a quando sposa Domenico Mosca di Stalettì, paese nel quale si trasferirà. Dopo la nascita del primo figlio Francesco il marito è costretto a lasciare la famiglia per partire al fronte. Sono gli anni della seconda guerra mondiale. Dopo dieci anni di prigionia Domenico ritorna a casa e nel 1948 nascerà la seconda figlia, Rosa Amelia. Nel frattempo il fratello di Domenico, Francesco ha raggiunto una posizione di prestigio in Etiopia, ad Addis Abeba tra i funzionari del negus Hailé Selassié e coinvolge i fratelli Domenico e Saverino che con le rispettive famiglie lasciano l’Italia per trasferirsi in Etiopia. Qui nasce la terza ed ultima figlia di Antonietta, Maria Teresa (1949). Dopo alcuni anni il ritorno a Stalettì dove si dedica unitamente al marito alla famiglia, all’educazione dei figli e alla gestione del Bar Jonio, dapprima nella centralissima Piazza Roma, poi su Via Italia, per tanti anni luogo di incontro della comunità stalettese. Rimasta vedova nel 1976 ha continuato a gestire da sola il bar fino al 1986 anno in cui si è trasferita con la figlia Maria Teresa a Montepaone Lido, senza perdere mai i contatti con Stalettì laddove fino a qualche anno fa, quando le condizioni di salute lo consentivano, ritornava per trascorrere il periodo estivo.
Lucida nel ragionamento, si è intrattenuta con i numerosi amici e parenti che si sono fatti presenti per formularle gli auguri più belli per il prestigioso traguardo, ripercorrendo gli anni passati. Anche il Sindaco di Montepaone, Francesco Froio, nella doppia veste di primo cittadino e di medico curante della signora Antonietta non è voluto mancare all’appuntamento consegnando alla festeggiata una targa con la seguente incisione “Alla sig.ra Antonietta De Vito, per i suoi cento anni, passo dopo passo… le orme lasciate nelle stagioni, sono luci accese nella memoria, testimoni di un cammino di amore e saggezza”. Il sindaco Froio, ha cosi portato i saluti dell’amministrazione comunale sottolineando l’affetto con cui la signora De Vito lo accoglie ogni qual volta si reca a casa a farle visita. “Lo straordinario traguardo raggiunto – ha sottolineato Froio – è ancora una volta indice non solo della salubrità del nostro territorio capace di offrire ancora stili di vita sani (Montepaone ha registrato la presenza anche di Cecilia Gualtieri e Saverio Rattà entrambi venuti a mancare all’eta di 104 anni e di Nicola Pastino e di Antonio Rattà spentisi rispettivamente a 102 e 100 anni) ma anche soprattutto l’importanza per i nostri anziani di essere accuditi amorevolmente dai propri familiari che, come nel caso della sig.ra De Vito, non le hanno mai fatto mancare l’affetto e le cure di cui ha bisogno”. Oltre al Sindaco di Montepaone, presenti ai festeggiamenti anche il Sindaco di Montauro Pantaleone Procopio e quello di Stalettì Pantaleone Narciso con il vice-sindaco Gerardo Griffo e l’assessore Salvatore Bocchino. Il parroco di Montepaone, don Bernardo Marascio unitamente a quello di Stalettì, don Roberto Corapi e al diacono Piero Lo Guzzo hanno invitato i presenti a ringraziare con la festeggiata il Signore per i benefici concessi durante la lunga esistenza, una esistenza fatta di gioie e dolori, ma sempre fortificata e sostenuta dalla fede in Dio. Don Bernardo ed il diacono hanno sottolineato il fervore con li cui accoglie ogni qual volta si recano a farle visita, mentre don Roberto ha dichiarato come la gente di Stalettì, la ricorda da buona terziaria francescana, sempre presente alla vita della comunità parrocchiale. Di nonna Antonietta tutti ricordano la bravura nell’arte del ricamo particolare ricamo e nella realizzazione di frange di asciugamani di lino ottenute mediante una sapiente, attenta e minuziosa legatura delle frange stesse, Da parte sua nonna Antonietta, visibilmente emozionata, ha ringraziato tutti. Tanti fiori, un ricco buffet, il taglio della torta ed il brindisi finale con tanto di fuochi d’artificio, la presenza dei nipoti, di parenti e degli amici più cari hanno suggellato il felice avvenimento che ha ricordato a tutti l’importanza dei valori della famiglia, centro nevralgico della vita quotidiana saldamente ancorata agli insegnamenti che l’anziana donna ha saputo impartire con lungimiranza e sacrificio. Grande festa dunque a Montepaone per i 100 anni di nonna Antonietta che diventa così la nonna più anziana del paese.

Articolo e foto di Gianni Romano
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