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 Domenica 26 giugno a Montepaone, la Libera Associazione Culturale L’A.R.C.A. ha promosso l’emissione di un trittico di cartoline celebrative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con annullo filatelico speciale, alla presenza di Vincenzo Nicoletti e Luigi Simone, funzionari di Poste Italiane. L’iniziativa dal titolo: I luoghi della memoria – Esserci per non dimenticare – L’OLMO di Montepaone: Albero della Libertà, ha riscosso particolare interesse e curiosità. Nello specifico, Giovanna Vecchio, Presidente L’ARCA, ha evidenziato che “finalità dell’iniziativa è quella di pubblicizzare e storicizzare l’evento per mantenere viva la memoria del Risorgimento Italiano, ovvero il sacrificio di uomini e donne, che con l’intrapresa comune, hanno valorizzato il nostro patrimonio di umanità, civiltà e cultura e a cui è segno di civile responsabilità rendere sempre omaggio per non dimenticare e per dire basta a guerre e sopraffazioni.Si è scelto come soggetto della cartolina filatelica l’OLMO secolare di Montepaone proprio perché, sopravvissuto alle intemperie, alle incursioni, alle infestazioni di parassiti e funghi, è ancora lì, fiero e maestoso, ad impreziosire Piazza Immacolata e a ricordarci che anche un borgo calabrese come Montepaone ha partecipato con i suoi eroi e martiri, personaggi illustri e gente comune, alla battaglia contro la tirannide e l’oscurantismo per l’affermarsi della libertà, del senso di appartenenza ad un’unica nazione, dei diritti di cittadinanza.Valori, questi, che oggi si ripresentano più pressanti alla luce anche delle dinamiche determinate dai flussi migratori, che impongono una riflessione seria sul rapporto in essere tra cittadino e stato e sulle misure orientate ad includere, piuttosto che ad escludere gli immigrati da quel sentimento nazionale in cui buona parte di noi ancora si riconoscono.L’Olmo di Montepaone è l’ultimo degli “Alberi della Libertà” sotto ai quali si celebravano i momenti più importanti della comunità; per i cittadini di Montepaone ha un’enorme valenza storico-sociale: esso rappresenta l’albero della libertà, l’emblema del passaggio dalla tirannia alla presa di coscienza collettiva dei diritti civili; dalla sottomissione all’affermazione della volontà popolare e della libertà di pensiero.Si tratta di alberi che vennero piantati nel 1799 dalle popolazioni per festeggiare la fine del potere dei Borbone. Per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia abbiamo sentito il dovere civile e l’obbligo morale di dedicare all’Albero della Libertà di Montepaone l’annullo filatelico anche per ricordare illustri patrioti e rivoluzionari montepaonesi: Gregorio Mattei e Luigi Rossi, entrambi giustiziati a Napoli, in piazza Mercato, pochi mesi dopo la nascita della Repubblica Partenopea; Gregorio Di Siena, sacerdote e poeta di ispirazione liberale, la cui coerenza di pensiero e azione con gli ideali del risorgimento gli costarono la sospensione a divinis dal suo ufficio sacerdotale”

Articolo e foto di Gianni Romano
                       
 
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