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Girando per le strade spesso ci si imbatte in persone singolari,è il caso di Clementina di transito nella piazza di Montepaone lido,una donna di cinquanta anni di mamma siciliana e papà altoatesino,quasi tedesco ribadisce lei,che ha scelto di girare l’Italia a piedi,portando così come lei stessa dice “il suo mondo”appresso,il suo mondo è il carrello di un supermercato dove Clementina tiene le sue povere cose e i suoi ricordi. Si è trasferita da anni per le strade della penisola,una scelta difficile dettata da chissà quale situazione,Clementina alla vita comoda ed agiata del ricco nord dove abitava con la famiglia,ha scelto quella di “clochard”,allegra con i suoi capelli castani nascosti da un grande cappello di lana rosa,basta una birra per fare quattro chiacchere con lei,è invece impossibile farla stare ferma. E’ letteralmente un fiume in piena,non sta seduta, si alza spesso allargando le braccia e canta canzoni tedesche,canzoni con una dizione perfetta del tedesco con qualche ricordo di infanzia,ma di questo Clementina non vuole parlare,oggi dice sono stata al vicino fiume per lavare i miei panni,nonostante il freddo di questi giorni,era con le guance di un rosso fuoco e esprimeva la gioia di chi forse questa vita l’ha scelta per davvero,ma cosa spinge queste persone a scelte così drastiche?Cosa spinge una persona a vivere di stenti e della carità cristiana?E’ una situazione che porta per lungo tempo una persona lontano da casa e dagli affetti,facendo così un loro stile di vita,lontano da schemi riconducibili a persone abitudinarie. La condizione di queste persone è diventata una normalità,nelle grandi metropoli,crac finanziari o un matrimonio sbagliato,possono portare sotto un ponte una persona da un giorno all’altro,ma chi c’è veramente dietro un sorriso fatto di pochi denti?Chi c’è dietro un apparente modo di vivere di stenti,è un fatto normale,oppure una storia antica,figlia del nostro tempo un barbone o una persona senza fissa dimora, come dicono gli inglesi -Homeless-,ma il tempo di Clementina con noi è finito come la sua birra,il tempo per un’altra canzone e via con il suo carrello,anzi il suo mondo-appartamento,via verso un’altra destinazione tra il freddo della notte,solo il tempo di un saluto con la mano,e uno sguardo che si perde nel tempo,ciao Clementina.
Articolo e foto di Gianni Romano