Un altro tassello importante alla cultura e alla comunicazione si è aggiunto alla sala didattica dell’Urban Market di Montepaone lido, dove alla presenza di esperti del settore si è discusso di celiachia e vivere senza glutine. Continuano i percorsi culturali organizzati dall’associazione Sgrò servizi che si occupa questa volta di Celiachia. Ad intervenire il professor Antonio Cantaffa responsabile dell’associazione Celiachia Calabria e due medici specialisti ,la dottoressa Rosa Femia e la dottoressa Petrelli. Presente lo chef Christian Dellisanti che ha deliziato il palato dei numerosi presenti. L’incontro è stato moderato dal giornalista Salvatore Condito. Si parte inquadrando il problema per poi allargare la discussione al superamento dei limiti che possono determinare non solo il miglioramento della qualità di vita degli affetti dall’intolleranza ma anche il rilancio commerciale di ristoratori e commercianti. Riassumendo i concetti, la celiachia si delinea come un intolleranza permanente alla gliadina, componente  alcool-solubile del glutine, un insieme di proteine contenute nel frumento nell’orzo, nella segale, nel farro e nel kamutun e come patologia che non ha remissione spontanea. “Da trent’anni, spiega il prof. Cantaffa, abbiamo voluto un’associazione sul territorio per sensibilizzare al problema. Sono tanti gli obiettivi raggiunti che speriamo di allargare a tutti i centri calabresi organizzando corsi di formazione per ristoratori che possono così allargare l’offerta con un menù specifico per celiaci e sopratutto per preparare i cuochi di mense scolastiche ed ospedaliere per garantire al celiaco che si ammala una giusta nutrizione all’interno della struttura. Lavoriamo poi per fare in modo che anche i supermercati adottino sempre di più i prodotti senza glutine fino a qualche anno fa venduti solo in farmacia. “Interessante poi l’intervento della dottoressa Femia che scardina un luogo comune: “La collega Petrelli ha introdotto un tema che mi è caro perché dobbiamo dire quello che spesso non si ha il coraggio di enunciare e cioè che una dieta a basso contenuto di glutine è importante non solo per chi è celiaco ma anche per chi non soffre di questa intolleranza.” Una migliore educazione alimentare per tutti quindi che poi, per quanto si è potuto constatare nella degustazione del menù senza glutine, non sembra così dura da attuare.

[box type=”info”] da un articolo di Gianni Romano[/box]

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