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Grande successo di presenze all’hotel Santa Caterina di Scalea(CS) per la decima edizione del campionato nazionale pizzaioli,nel corso di questa manifestazione presente una sezione per la pizza senza glutine,una intolleranza che vede l’associazione italiana celiachia,presente su tutto il territorio,con locali abilitati e informato sulla celiachia e sul glutine.Presente alla grande manifestazione,il referente per la provincia cosentina,dott. Angelo Grisolia e il referente provinciale catanzarese per la ristorazione e le gelaterie,prof .Antonio Cantaffa docente all’istituto professionale alberghiero di Soverato,il docente in questi anni ha fatto conoscere l’intolleranza a qualificati esercizi commerciali di tutta la Calabria,permettendo cosi alle persone intollerante al glutine di uscire e potere pranzare in tutta sicurezza presso questi locali. A Scalea, nella sezione pizzaioli per la pizza senza glutine presenti Luca Voci del ristorante Pizzeria “Il Capriccio” di Montepaone lido e Sergio Cappuccino,del ristorante” La sfiziosa” di Soverato. Buona è stata l’affermazione dei due esperti pizzaioli che hanno avuto modo di dimostrare tutta la loro bravura. Grande soddisfazione per il docente alberghiero Antonio Cantaffa che grazie al suo operato meritorio con l’informazione e la conoscenza dell’intolleranza al glutine diventa sempre più presente sul territorio. Oggi si sa sempre di più sulla sintomatologia della malattia celiaca (celiachia). I soggetti possono presentare sintomi lievissimi, come una lieve distensione addominale; qualche episodio di diarrea e flautolenza, inoltre ci sono casi si in cui la malattia celiaca (celiachia) è quasi asintomatica; a volte una causa scatenante come una febbre o un antibiotico, possono far manifestare la malattia celiaca (celiachia), e ci sono casi in cui la celiachia è diagnosticata in età avanzata. E’ molto importante diagnosticare precocemente la celiachia, perché questa malattia è stata associata ad un aumento della frequenza di linfomi; infatti il linfoma è una complicanza a cui può portare la celiachia. Esporre per lunghi periodi l’intestino al danno del glutine, causa un aumento delle probabilità di insorgenza di linfoma. Il linfoma spesso si trova nell’ileo e si può vedere radiograficamnete con il bario. I linfomi danno due complicanze: stenosi (restringimento del lume) e sanguinamento. Queste complicanze possono portare molti pazienti al ricorso alla chirurgia. Uno dei sintomi più diffusi della malattia celiaca (celiachia) è l’anemia sideropenica, legata al ridotto assorbimento di ferro tra il duodeno e il tenue. Questo può essere l’unico sintomo, associato agli altri sintomi tipici del malassorbimento come la diarrea. In pazienti in cui si sospetta malattia celiaca (celiachia) si deve fare il peso delle feci nelle 24 ore per 3 giorni consecutivi. Il sangue occulto delle feci non deve esserci, ma se c’è la presenza di emorroidi per esempio possiamo trovarlo. Altro esame da effettuare nelle feci è quello parassitologico per scartare le cause di tossinfezioni batteriche. Esame chimico fisico delle feci: concentrazione dei grassi è la cosa più importante, se è superiore a 6-8 grami nelle 24 ore siamo di fronte a steatorrea. Se nelle feci ci sono delle fibre indigerite di solito non rappresentano un problema, ma la steatorrea si. Nella steatorrea possiamo anche pensare ad una insufficienza pancreatica, oppure tutte le patologie che interessano il digiuno e l’ileo, come i linfomi, la malattia di Crohn, digiuno ileiti, e i pazienti operati che hanno una resezione dell’ileo.
Articolo di Gianni Romano