“Percival Beach” e “On the beach” i due locali dati alle fiamme nei giorni scorsi e che ora sono solo un triste ricordo di serate in allegria, musica e colori per i tanti turisti che affollano le rinomate spiagge di Montepaone e Montauro non si sa se riusciranno a riaprire nella imminente stagione estiva. I locali nati con sudore e fatica di due imprenditori del luogo, i quali visti gli elevati costi di costruzione si sono recati alla provincia di Catanzaro, per chiedere se in assenza della struttura intera, si poteva ovviare con il posizionamento di un chiosco prefabbricato, idoneo a svolgere almeno il posizionamento di ombrelloni, sdraio e la vendita di qualche bibita rinfrescante. Ma si sa che la politica e la burocrazia sono sordi, e interpretando una legge regionale sull’ambiente e sui beni demaniali,ai titolari non solo non verrà riconosciuto nessun indennizzo per potere ricostruire, ma non verrà dato neanche il permesso per posizionare un piccolo e non invadente chiosco sulla spiaggia. Questi imprenditori che cercano di fare turismo e dare un posto di lavoro in un terra come la Calabria, già messi in ginocchio dai gravi accadimenti hanno ottenuto oltre al danno la beffa. La lapidaria risposta dall’ente provincia è stata ”o ricostruite tutto lo stabilimento balneare nella sua interezza, oppure niente chiosco, non è previsto dal PIR (piano indirizzo regionale), ma si chiedono questi imprenditori, ricostruire in toto? e come, con quali soldi? a noi bastava solo per il momento vista l’imminente stagione estiva alle porte il posizionamento di un piccolo chiosco, neanche quello!”
[box type=”bio”] da un articolo di Gianni Romano[/box]