Dopo il grave atto intimidatorio,compiuto ai danni del noto locale estivo”Percival Beach”dato alle fiamme e di proprietà dell’assessore comunale all’urbanistica Roberto Sestito,il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci,convoca per giovedì p.v. un incontro,in prefettura con il comitato sicurezza e ordine pubblico,mentre prende la parola il sindaco di Montepaone Francesco Froio“solidarietà tutta,qualunque sia la matrice del grave atto intimidatorio,si tratta continua il sindaco Froio comunque di un evento,che da una parte mette in ginocchio un imprenditore capace,cresciuto nelle mille difficoltà nelle quali può crescere un ragazzo di una famiglia numerosa in un piccolo paese di Calabria,e che ha costruito le sue attività con tanto duro lavoro e enormi sacrifici,nell’altra ipotesi,continua il sindaco Francesco Froio,tende a bloccare quel crescere di un giovane politico con l’entusiasmo,la caparbietà la passione,e la voglia di realizzare nel pubblico gli stessi sogni che è riuscito a realizzare nel privato,il sogno più bello,continua il sindaco Froio è quello di migliorare la qualità della vita,di un angolo di questa nostra cara terra di Calabria. Gli amministratori,continua il sindaco Froio parlando dell’assessore Roberto Sestito, insieme a tutti numerosi assessori gli sono vicini per aiutarlo a superare questo grave momento per riprendere da subito e con immediato vigore il compito ed il ruolo che i suoi concittadini gli hanno voluto assegnare poco meno di un anno fa desta comunque preoccupazione questa escalation criminale che turba il vivere civile e la serenità di un cittadina tranquilla quale è Montepaone da qui l’impegno a proseguire tutte le strade possibili per aprire in città un posto fisso di P. S.,vista anche l’enorme crescita demografica conclude il sindaco Francesco Froio ,le forze dell’ordine che operano in assoluta e perfetta collaborazione con l’amministrazione comunale,ma vista la crescita continua residenziale non sono più sufficienti visto il grande territorio di loro competenza.”
[box type=”bio”] Articolo e foto di Gianni Romano[/box]